sabato 30 agosto 2014

Domenica XII di Matteo - Deposizione della Santa Cintura della Vergine

 Domenica XII di Matteo 
Deposizione della Santa Cintura della Vergine 


Lettura della Domenica
31/08/2014


Apostolo
 Ebrei 9, 1-7 
Fratelli, anche la prima alleanza aveva norme di culto e un santuario terreno. Fu allestita infatti una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell’offerta: essa veniva chiamata “il Santo”. Dietro il secondo velo, poi, c’era la tenda chiamata “Santo dei Santi”, che aveva l’altare d’oro dell’incenso e l’arca dell’alleanza tutta ricoperta d’oro, nella quale vi erano un’urna d’oro con la manna, il bastone di Aronne che era fiorito, e le tavole dell’alleanza; sopra l’arca stavano i Cherubini della gloria che facevano ombra sul 
propiziatorio. Ma ora non è il caso di parlare nei dettagli di tutte queste cose. 
Disposte in tal modo le cose, nella prima tenda entrano sempre i sacerdoti per celebrarvi il culto; nella seconda invece entra solo il sommo sacerdote, una volta all’anno, non senza portarvi del sangue che offre per se stesso e per i peccati d’ignoranza del popolo. 



 Deposizione della veneranda cintura della Ss.ma Madre di Dio in Calcopratia


Vangelo
 Matte 19, 16-26 

In quel tempo, un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: 
“Maestro, che devo fare per avere la vita eterna?” Gesù gli rispose: “Perché mi interroghi intorno a ciò che è buono? 
Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. “Quali?” gli chiese. E Gesù rispose: “Questi: non uccidere, non commette-re adulterio, non rubare, non testimoniare il falso. Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso”. E il giovane a lui: “Tutte queste cose 
le ho osservate; che mi manca ancora?” Gesù gli disse: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi”. Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni. E Gesù disse ai suoi discepoli: “Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. I suoi discepoli, udito questo, furono sbigottiti e dicevano: “Chi dunque può essere salvato?” Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: “Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile”. 


giovedì 28 agosto 2014

AVVISO 30/08/2014 DIVINA LITURGIA A ORTONA

AVVISO 30/08/2014

 DIVINA LITURGIA A ORTONA

PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D'ITALIA E MALTA

Parrocchia ortodossa di San Tommaso Apostolo

Ὀρθόδοξος Ἐνορία

Константинопольский Патриархат Православная Митрополия в Италии и Мальте
ПРАВОСЛАВНИЙ ПРИХОД
Святого Апостола Фомы

Православна парафія Святого Апостола Фоми

CELEBRAZIONE DIVINA LITURGIA

SABATO : 30/08/2014
ore 15.30 - Confessioni / Исповедь / Сповідь
ore 16.00 - Santa Liturgia / Бож.Литургия / Св'ята Літургія
Per informazioni : Padre Anatoliy tel: 3388772387

sabato 23 agosto 2014

XI DOMENICA DI MATTEO - SAN COSMA DI ETOLIA E SAN EUTICHIO IEROMARTIRE

XI DOMENICA DI MATTEO 

 SAN COSMA DI ETOLIA E SAN EUTICHIO IEROMARTIRE




San Cosma di Etolia


San Eutichio ieromartire


LETTURA DELLA DOMENICA

24 AGOSTO 2014





Apostolo 

(I Cor 9, 2-12) 
Fratelli, se per altri non sono apostolo, certo per voi lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore. Questa è la mia difesa contro quelli che mi accusano. Non abbiamo forse noi il diritto di mangiare e di bere? Non abbiamo il diritto di portare con noi una sorella, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? Ovvero solo io e Barnaba non abbiamo il diritto di non lavorare? E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? O chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge? Io non dico questo da un punto di vista umano: la Legge non dice forse così? Sta scritto infatti nella Legge di Mosè: “Non metterai la museruola al bue che trebbia”. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? O parla proprio per noi? Certamente fu scritto per noi! 
Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza. Se noi abbiamo seminato in voi le cose spirituali, è forse gran cosa se mietiamo beni materiali? Se altri hanno tale diritto su di voi, non l’avremmo noi di più? Noi però non abbiamo voluto avvalerci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non recare intralcio al Vangelo di Cristo. 

Vangelo 

(Mt 18, 23-35) 

Disse il Signore: ‘Il regno dei cieli è simile a un re che volle 
fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu 
presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non 
avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò 
che fossero venduti lui, la moglie, i figli e quanto possedeva e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, sii paziente con me e ti restituirò ogni cosa. 
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò libero e gli 
condonò il debito. Appena uscito, quel servo si imbatté in uno dei suoi compagni il quale gli doveva cento denari. Lo afferrò e, quasi strozzandolo, diceva: Rendimi quanto mi devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Sii paziente con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non acconsentì, e andò a farlo gettare in prigione, finché non gli avesse pagato il debito. Visto quel che accadeva, gli altri servi se ne rattristarono grandemente e andarono a riferire ogni cosa al loro padrone. 
Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo 
malvagio, ti ho condonato tutto quel debito perché mi avevi supplicato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, come io ho avuto pietà di te? Preso dall’ira, il padrone lo consegnò agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Proprio così anche il Padre mio celeste tratterà voi, se non perdonerete di cuore ciascuno al proprio fratello’.

sabato 2 agosto 2014

3 Agosto 2014 - Domenica VIII di Matteo - San Dalmazio e Giovanni di Pantelleria



 Domenica VIII di Matteo

 3 Agosto 2014

Прп. Исаакий Далматский
   San Dalmazio


                                         


LETTURA DELLA DOMENICA
3 Agosto 2014


Apostolo
 (1 Cor 1, 10-17) 

Fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo vi esorto ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetto accordo di pensiero e di sentire. 
Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai 
familiari di Cloe che tra di voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo». È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo? Ringrazio Dio di non avere battezzato nessuno di voi, eccetto Crispo e Gaio, perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefàna, ma degli altri non so se io abbia battezzato qualcuno. Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, e non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.


                                            
  San Dalmazio, San Isacco e Santa Fausta


Vangelo
 (Mt 14, 14-22)

In quel tempo Gesù vide una grande folla e sentì compassione per loro, e guarì i loro malati. Giunta la sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi: congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". Ma Gesù rispose: "Non hanno bisogno di andare; voi stessi date loro da mangiare". Gli risposero: "Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci". Ed egli disse: "Portatemeli qui!” E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e a precederlo sull`altra riva, mentre egli avrebbe congedato la folla.