sabato 28 marzo 2015

Domenica V dei Digiuni - 29 Marzo 2015 Santa Madre Maria l’Egiziana

Domenica V dei Digiuni 
 Santa Madre Maria l’Egiziana


LETTURA DELLA DOMENICA
29 Marzo 2015

Apolitikion

In te, o Madre, hai avuto cura   di   conservare intatta  l’immagine divina, poiché   hai  abbracciata   la   croce   per   seguire   Gesù,   insegnando   con l’esempio  a  disprezzare  la   carne    corruttibile,   e ad   apprezzare invece l’anima, opera immortale. Giustamente ora il tuo spirito, o Madre Maria, esulta in mezzo agli angeli.

Domenica V di Quaresima: Santa Maria Egiziaca

Kondakion

O invincibile  Protettrice    dei Cristiani,  inconcussa   mediatrice   presso   il Creatore, non disprezzare le voci di supplica di noi peccatori, ma affrettati, pietosa, a venire in aiuto di noi che con fede a Te gridiamo: o Madre di Dio, non tardare ad intercedere per noi; orsù, muoviti a pregare per noi, Tu che ognora proteggi quanti ti venerano.

Maria Egiziaca



Apostolo
Gal 3, 23 – 4,5

 Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo verso Cristo, perché fossimo giustificati dalla fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco, non c’è schiavo né libero, non c’è uomo o donna: voi tutti siete uno, in Cristo Gesù. E se voi appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Dico ancora: per tutto il tempo in cui l’erede è bambino, non è per nulla differente da uno schiavo; è padrone di tutto, ma è soggetto a tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il Figlio suo, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. 

Vangelo
Mc 10, 32-45

 In quel tempo Gesù prese in disparte i Dodici e cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non sarà così, ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servo, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».





martedì 24 marzo 2015

AVVISO 28/03/2015 DIVINA LITURGIA A ORTONA

AVVISO 28/03/2015   

DIVINA LITURGIA A ORTONA

PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D'ITALIA E MALTA

Parrocchia ortodossa di San Tommaso Apostolo

Ὀρθόδοξος Ἐνορία

Константинопольский Патриархат Православная Митрополия в Италии и Мальте
ПРАВОСЛАВНИЙ ПРИХОД
Святого Апостола Фомы

Православна парафія Святого Апостола Фоми

CELEBRAZIONE DIVINA LITURGIA

SABATO : 28/03/2015
ore 15.30 - Confessioni / Исповедь / Сповідь
ore 16.00 - Santa Liturgia / Бож.Литургия / Св'ята Літургія
Per informazioni : Padre Anatoliy tel: 3388772387

sabato 21 marzo 2015

Domenica IV dei Digiuni del nostro Santo Padre Giovanni Climaco - 22 Marzo2015

 Domenica IV dei Digiuni
 del nostro Santo Padre Giovanni Climaco


Lettura della Domenica
22 Marzo 2015





Apolitikion


Con lo scorrere delle tue lacrime, hai reso fertile la sterilità del deserto e con gemiti dal profondo hai fatto fruttare al centuplo le tue fatiche, e sei divenuto un astro che illumina e risplende su tutta la terra. Per i tuoi  prodigi, o santo padre nostro Giovanni, intercedi presso Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.

Kontakion

A te che, qual condottiera, per me combattesti, innalzo l’inno della vittoria; a te porgo i dovuti ringraziamenti io che sono la tua città, o Madre di Dio. Tu, per la invincibile tua potenza, liberami da ogni sorta di pericoli, affinché possa a te gridare: salve, o sposa sempre vergine.





Apostolo

Eb 6, 13-20

Fratelli, quando Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per qualcuno superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento, perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un forte incoraggiamento ad afferrare saldamente la speranza che ci è posta davanti. In essa noi abbiamo per la nostra anima un'ancora sicura e salda, che penetra fin nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per l’eternità secondo l’ordine di Melchisedek.

Vangelo

Mc 9,17-31

 In quel tempo un uomo si avvicinò a Gesù, si inginocchiò davanti a lui e disse: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora, in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo e questi, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Signore, credo! Aiutami nella mia incredulità!» Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più». E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in disparte: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera e il digiuno». Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà». 




sabato 14 marzo 2015

Domenica dell’adorazione della Croce - 15 Marzo 2015

Domenica dell’adorazione della Croce

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Lettura della Domenica
15/03/2015

Apolitikion
Salva, o Signore,  il  tuo  popolo  e  benedici la tua eredità,  concedi   ai regnanti vittoria sui barbari e custodisci con la tua Croce il tuo regno.

Kontakion

A te che, qual condottiera, per me combattesti, innalzo l’inno della vittoria; a te porgo i dovuti ringraziamenti io che sono la tua città, o Madre di Dio. Tu, per la invincibile tua potenza, liberami da ogni sorta di pericoli, affinché possa a te gridare: salve, o sposa sempre vergine.

Apostolo
 Eb 4,14 - 5,6

 Fratelli, avendo un sommo sacerdote grande, che ha attraversato i cieli - Gesù, il Figlio di Dio –, rimaniamo fermi nella fede che professiamo! Non abbiamo, infatti, un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato provato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. Infatti, ogni sommo sacerdote, scelto tra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, perché offra doni e sacrifici per i peccati. Poiché anch’egli è soggetto a debolezza, a motivo di essa deve – per sé e per il popolo- offrire sacrifici per i peccati. Nessuno può attribuirsi da sé questo onore, ma lo riceve quando sia chiamato da Dio, come Aronne. Allo stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato. Altrove egli dice anche: Tu sei sacerdote in eterno, secondo l’ordine di Melchisedek. 

                                                                                 
Vangelo
Mc 8, 34 - 9, 1

 In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la propria anima? Che potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non gusteranno la morte senza aver visto il regno di Dio venire con potenza".

sabato 7 marzo 2015

Domenica II dei Digiuni - 8 Marzo 2015 - di San Gregorio Palamas (tono II plag.) Teofilatto monaco, il Confessore (842)

Domenica II dei Digiuni






 di San Gregorio Palamas  


 San Teofilatto monaco, il Confessore (842)



Lettura della Domenica

8 Marzo 2015

Apolitikion

Astro  dell'ortodossia,   sostegno  e   maestro  della   Chiesa,    bellezza  dei monaci, imbattibile  difensore dei   teologi,   o  Gregorio   taumaturgo,    vanto   di Tessalonica,  araldo di grazia, prega sempre per la salvezza delle anime nostre.

Kontakion

A te   che, qual   condottiera,   per   me   combattesti, innalzo   l’inno   della vittoria; a te   porgo  i  dovuti ringraziamenti io che   sono   la tua città,   o Madre di Dio. Tu, per   la invincibile tua potenza, liberami   da   ogni   sorta  di   pericoli,  affinché   possa    a  te gridare:  salve,  o sposa sempre vergine.

Apostolo 
Eb 1,10 - 2,3

 Fratelli, Dio Padre ha detto del Figlio: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai,come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita.

Vangelo
Mc 2,1-12

In quel tempo Gesù entrò in Cafarnao. Si seppe che era in una casa, e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: ‘Ti sono rimessi i peccati’, o dire: ‘Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina’? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». 

Domenica I di Quaresima o del trionfo dell’Ortodossia (foto)

Domenica I di Quaresima o del trionfo dell’Ortodossia (foto)