sabato 26 dicembre 2020

DOMENICA DOPO NATALE - 27 DICEMBRE 2020 - SANTO STEFANO PROTOMARTIRE

 DOMENICA DOPO NATALE 

 Άγιος Στέφανος ο Πρωτομάρτυρας και Αρχιδιάκονος - oraiokastro 24 Η  ενημέρωση δεν έχει ώρα

SANTO STEFANO PROTOMARTIRE 

LETTURA DELLA DOMENICA

27 DICEMBRE 2020

 

APOSTOLO 

LETTERA AGLI EBREI

 2, 11-18

 Fratelli, infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi;e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

 VANGELO

MATTEO 

2,13-23

 Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».  Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,  dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi.  Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

           Un grido è stato udito in Rama,

               un pianto e un lamento grande;      

     Rachele piange i suoi figli            

 e non vuole essere consolata,

perché non sono più. 

 Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto  e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino».  Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele.  Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea  e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

 

giovedì 24 dicembre 2020

25 Dicembre 2020 - Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo

 

 

Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo

 Καλά Χριστούγεννα – 2ο Δημοτικό σχολείο Ιλίου

Lettura della Festa

25 dicembre 2020

 

Apostolo

Gal 4, 4-7

 

Fratelli, quando giunse la pienezza del tempo, Dio inviò il Figlio suo, fatto da donna, fatto sotto la legge, per riscattare quelli che sono sotto la legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. Poiché siete figli, Dio ha inviato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori, il quale grida Abbà, Padre!

Così non sei più schiavo ma figlio; e se figlio, anche erede di Dio per grazia di Cristo.

I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani. Giorno a giorno trasmette la parola e notte a giorno annuncia la conoscenza.

                     Εορτή Χριστουγέννων 25 Δεκεμβρίου – Η κατά σάρκα γέννησις του Κυρίου Ιησού  Χριστού (Ἀπολυτίκιον Χριστουγέννων) | Sovara

 

Vangelo

Mt 2, 1-12

 

Nato Gesù a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, ecco giungere a Gerusalemme dall’oriente dei magi, i quali domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo”. All’udire ciò il re Erode fu turbato, e con lui tutta Gerusalemme. Convocò tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo e si informava da loro dove dovesse nascere il Cristo. Essi gli dissero: “A Betlemme di Giudea. Infatti così è stato scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la più piccola tra i capoluoghi di Giuda; da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. Allora Erode chiamò di nascosto i magi e chiese loro informazioni sul tempo esatto dell’apparizione della stella; quindi li inviò a Betlemme dicendo: Andate e fate accurata ricerca del bambino; quando poi lo trovate, fatemelo sapere, in modo che anch’io possa andare ad adorarlo”. Essi, dopo avere ascoltato il re, si misero in cammino. Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva finché non andò a fermarsi sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella si rallegrarono assai di gioia grande; ed entrati in casa videro il bambino con Maria sua madre e caddero a terra per adorarlo. Poi aprirono i loro tesori e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno di non tornare da Erode, si allontanarono verso il loro paese.

                                      Γέννησις του Κυρίου ημών Ιησού Χριστού - Συναξαριστής

dal Sinassario: 25 dicembre

 

Natività del Salvatore Dio amorevolissimo, avendo visto il genere umano sotto il potere tirannico del diavolo, ebbe compassione e mandò il suo angelo Gabriele ad annunziare alla Madre di Dio: Salve, piena di grazia, il Signore è con te!

E subito il Signore nostro e Dio fu concepito nel grembo incontaminato. Compiuti i nove mesi dal concepimento, uscì una disposizione di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l’universo e Quirino fu mandato da Gerusalemme a Betlemme per esegui re il censimento. Anche Giuseppe, il custode della Madre di Dio, discese con lei a Betlemme per farsi censire, ed ivi la Vergine stava per partorire e, non avendo trovato un’abitazione libera a causa della molta folla, si rifugiò in una povera spelonca, e diede alla luce incorruttibilmente il Signore nostro Gesù Cristo ed avvolse in fasce come bambino il Creatore dell’universo e lo depose nella mangiatoia di animali irrazionali, giacché avrebbe liberato noi dall’irrazionalità.

 25 Δεκεμβρίου: Η κατά σάρκα γέννησις του Κυρίου Ιησού Χριστού

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In quei giorni vi fu un indovino chiamato Balaam, nella regione dei Persiani; egli fra le altre cose, predisse anche questo: Sorgerà una stella da Giacobbe, che disperderà i figli di Moab. Pertanto gli altri indovini e maghi, avendo ricevuto una siffatta profezia, la tramandarono a loro volta a tutti gli indovini persiani e così raggiunse quei magie re dei Persiani, che erano tre, e vigilavano con cura, qualora avessero visto questo astro. Come astronomi, appena videro la stella di Cristo, che non faceva il corso come tutti gli altri astri da oriente a occidente, ma verso mezzogiorno, conobbero che manifestava la nascita del Grande Re. E seguirono la stella e trovarono Cristo il Signore e prostratisi lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. E così, al comando dell’Angelo, se ne tornarono con gioia alla loro regione.

 

sabato 19 dicembre 2020

Domenica prima del Natale - 20 Dicembre 2020 - Si fa memoria di tutti i padri che dall’inizio del mondo si sono resi graditi a Dio, da Adamo sino a Giuseppe, sposo della Santissima Theotokos, San Ignazio il Teoforo ieromartire e San Giovanni di Kronstadt

Domenica prima del Natale

 Κυριακή μετά την Χριστού Γέννησιν – Δοκιμασίες και διωγμοί. - Askitikon

Si fa memoria di tutti i padri che dall’inizio del mondo si sono resi

graditi a Dio, da Adamo sino a Giuseppe, sposo della Santissima Theotokos.

Αέναη επΑνάσταση: Άγιος Ιγνάτιος ο Θεοφόρος και Ιερομάρτυρας και η  ευχαριστιακή ενότητα της Εκκλησίας.

San Ignazio il Teoforo, ieromartire

 Άγιος Ιωάννης της Κροστάνδης | Μοναστήρι

San Giovanni di Kronstadt

 

Lettura della Domenica

20 dicembre 2020

 

Apostolo

Eb 11, 9 - 10; 32 - 40

 

Fratelli, per fede Abramo soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla ricompensa. E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per mezzo della fede hanno conquistato regni, hanno esercitato la giustizia, hanno conseguito le promesse, hanno chiuso le fauci dei leoni, hanno spento la violenza del fuoco, sono sfuggiti al taglio della spada, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono divenuti forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere degli stranieri, alcune donne riebbero per risurrezione i loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una risurrezione migliore. Altri subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, vagarono coperti di pelli di pecore e capre, bisognosi, tribolati, maltrattati –m di loro il mondo non era degno! - errando nei deserti e sui monti, tra le grotte e le spelonche della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa, avendo Dio predisposto qualcosa di meglio per noi, perché non ottenessero la perfezione senza di noi.

Vangelo

Mt 1, 1-25 

Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Farès e Zara da Tamar, Farès generò Esrom, Esrom generò Aràm, Aràm generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Boòz da Racàb, Boòz generò Obed da Ruth, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboàmo, Roboàmo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafàt, Giosafàt generò Ioràm, Ioràm generò Ozia, Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliakìm, Eliakim generò Azòr, Azòr generò Sadòk, Sadòk generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattàn, Mattàn generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale fu generato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni,da Abramo a David è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo è, infine, di quattordici. Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe il suo sposo era giusto e non voleva ripudiarla, e così decise di rimandarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei è dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele”, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio. E gli diede nome Gesù.

 

domenica 13 dicembre 2020

Domenica XI di Luca - 13 dicembre 2020 - dei Progenitori, Santa Lucia

Domenica XI di Luca

 Κυριακή των Προπατόρων» | Dogma

dei Progenitori

 Αγία Λουκία - Βιογραφία - Σαν Σήμερα .gr

Santa Lucia martire


 

Lettura della Domenica

13 dicembre 2020

 

Apostolo

Col 3, 4-11

Fratelli, quando Cristo, la nostra vita, apparirà, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Fate dunque morire ciò che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passione, desideri sfrenati e quell’avidità di guadagno che è idolatria; a motivo di questi vizi l’ira di Dio viene sui figli della disobbedienza. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora però deponete anche voi tutte queste cose: ira, sdegno, malizia, maldicenza, parole oltraggiose che escono dalla bocca. Non mentitevi gli uni gli altri, poiché vi siete spogliati dell’uomo vecchio e del suo modo di agire e vi siete rivestiti del nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, a immagine del suo Creatore: in questa condizione non c’è più Greco o Giudeo, circonciso o incirconciso, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

 Αγία Λουκία η Παρθενομάρτυς στις Συρακούσες της Σικελίας στην Ιταλία (+304)  & Video με το άφθαρτο Ι. Λείψανό της – Saints of my heart – St John  Maximovitch & St Kevin of Ireland

Vangelo

 Lc 14, 16-24. 

Mt 22,14

Il Signore ha detto questa parabola: "Un uomo diede un grande banchetto, e fece molti inviti. All'ora della cena,mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, tutto è pronto. Ma essi, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primogli disse: Ho comprato un campo e ho necessità di andare avederlo; ti prego di scusarmi. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi. Un altro disse: Ho preso moglie, e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa, pieno di sdegno, disse al suo servo: Esci subito per le piazze e le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi .Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto.  Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare perché la mia casa sia piena. Vi dico infatti: nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gusterà la mia cena, perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.

 

sabato 5 dicembre 2020

Domenica X di Luca - 6 Dicembre 2020 - San Nicola, Taumaturgo Arcivescovo di Mira

                                       
                      Domenica X di Luca
 

San Nicola il Taumaturgo, 

arcivescovo di Mira

 

Lettura della Domenica

                               6 Dicembre 2020

Άγιος Νικόλαος Αρχιεπίσκοπος Μύρων της Λυκίας, ο Θαυματουργός |  agrinioreport
dic

 Άγιος Νικόλαος Αρχιεπίσκοπος Μύρων της Λυκίας, ο Θαυματουργός. 6 Δεκεμβρίου  ε.ε. - Askitikon

Apostolo

Eb 13, 17-21

 

Fratelli, obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano sulle vostre anime, come chi ha da renderne conto; possano farlo con gioia e non con dolore, perché ciò sarebbe svantaggioso per voi. Pregate per noi; crediamo infatti di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci bene in ogni cosa. Con maggiore insistenza poi vi esorto a farlo, perché io vi sia restituito al più presto. Il Dio della pace che ha risuscitato dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Cristo Gesù, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amin

 

Vangelo

Lc 13, 10-17

 

In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che da diciotto anni uno spirito teneva inferma. Era curva e non poteva in alcun modo stare diritta. Quando Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei liberata dalla tua malattia. Impose le mani su di lei e quella subito si raddrizzò e glorificava Dio. Intervenne allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, e disse alla folla: Sono sei i giorni in cui si deve lavorare: venite dunque a farvi curare in quelli e non di sabato!Il Signore allora rispose: Ipocriti! Ognuno di voi non scioglie forse di sabato il suo bue o l’asino dalla mangiatoia per portarlo ad abbeverarsi? E costei, figlia di Abramo, che satana teneva legata da diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame anche se era di sabato? Quando diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla si rallegrava per tutte le meraviglie da lui compiute.

 Αγιος Νικόλαος, Αρχιεπίσκοπος Μύρων της Λυκίας, ο Θαυματουργός – Ψήγματα  Ορθοδοξίας

sabato 28 novembre 2020

Domenica XIII di Luca - 29/11/2020 - San Paramono e altri 370 martiri e san Dionigio vescovo di Corinto

Domenica XIII di Luca

 ΙΕΡΑ ΜΟΝΗ ΑΓΙΟΥ ΓΕΩΡΓΙΟΥ ΕΠΑΝΩΣΗΦΗ: Άγιος Παράμονος και οι Τριακόσιοι  Εβδομήντα Μάρτυρες που μαρτύρησαν μαζί μ' αυτόν

San Paramono e altri 370 martiri

O Aγιος Διονύσιος ο Αρεοπαγίτης - Κιβωτός της Ορθοδοξίας

San Dionigi vescovo di Corinto

 

Lettura della Domenica

29 novembre2020

 

 

APOSTOLO

 Ef 4, 1-7

 

Fratelli, vi esorto – io, prigioniero per il Signore – a condurre una vita degna della vocazione con cui foste chiamati, con ogni umiltà, dolcezza e pazienza, sopportandovi a vicenda nell’amore, attenti a conservare l’unità dello spirito col vincolo della pace: un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza cui foste chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo; un solo Dio e Padre di tutti, che è sopra tutti, agisce per mezzo di tutti e dimora in tutti voi. A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono del Cristo.

 

 

Vangelo

Lc 18, 18-27

 

In quel tempo un uomo, per metterlo alla prova, chiese a Gesù: "Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?" Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre". Quello allora disse: "Tutte queste cose le ho osservate fin dalla giovinezza". Udito ciò, Gesù gli disse: "Una cosa ancora ti manca: vendi tutti quel che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi". Ma quello, udite queste parole, divenne assai triste perché era molto ricco. Quando Gesù lo vide così triste, disse: "Quant'è difficile per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio! E' più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!". Quelli che ascoltavano dissero: "Ma allora chi può essere salvato?" Egli allora disse: "Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio".

 

sabato 21 novembre 2020

Domenica IX di Luca - 22 novembre 2020 - San Filomone apostolo

Domenica IX di Luca 

San Filemone apostolo

 

Lettura della Domenica

 22 novembre 2020


Apostolo

Ef 2, 14-22

 Fratelli, Cristo è la nostra pace, lui che di due popoli ne ha fatto uno solo abbattendo il muro di divisione, annullando nella sua carne l’inimicizia - la legge dei precetti dogmatici – per creare in se stesso, dei due popoli, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare con Dio entrambi - in un solo corpo - mediante la croce, dopo aver ucciso in se stesso l’inimicizia. E venne per annunciare la pace a voi, i lontani, e pace ai vicini, perché, per suo mezzo, entrambi abbiamo libero accesso al Padre in un solo Spirito. Così dunque non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni edificio cresce in armoniosa disposizione come tempio santo nel Signore; in lui anche voi siete incorporati nella costruzione come dimora di Dio nello Spirito.

Vangelo 

Lc 12, 16-21

 Il Signore ha detto questa parabola: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: Non ho dove riporre i miei raccolti, come farò? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni, e dirò a me stesso: Anima mia, hai molte provviste per molti anni. Riposati, mangia, bevi e divertiti. Ma Dio gli disse: Stolto, questa stessa notte ti verrà richiesta la tua vita, e a chi andranno le cose che hai preparato? Così accade a chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio".