venerdì 24 dicembre 2021

26/12/2021 ' DOMENICA DOPO IL NATALE - SINASSI DELLA THEPTOKOS - SAN EUTIMIO DI SARDI

                                Domenica dopo il Natale


          Sinassi della della Theotokos




SAN EUTIMIO DI SARDI


Lettura della Domenica
26 dicembre 2021

Apostolo
Gal 1, 11-19

Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunciato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo la maggior parte dei coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei padri. Quando poi piacque a Dio - che mi aveva scelto fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia - di rivelare in me il Figlio suo affinché lo annunciassi ai pagani, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Pietro e rimasi presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi nessun altro se non Giacomo, il fratello del Signore.  

Vangelo
Mt 2, 12-23

 In quel tempo, appena i Magi partirono verso il loro paese, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò. Infatti Erode sta per cercare il bambino per ucciderlo”. Egli allora si alzò e prese con sé il bambino e sua madre e, nella notte, fuggì in Egitto. Là rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse quanto fu annunziato dal Signore per mezzo del profeta che dice: “Dall’Egitto ho chiamato mio figlio”. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, secondo il tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia, che dice: “Un grido si è udito in Rama, pianto e lamento grande; Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata, perché non sono più”. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, e va’ in terra di Israele, perché sono morti quelli che insidiavano la vita del bambino”. Egli allora si alzò, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò in terra di Israele. Avendo saputo che Archelao era re di Giudea al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse quel che era stato detto dai profeti: Sarà chiamato Nazareno.

25/12/2021 Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo

 Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo 

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Lettura della Festa
25 dicembre 2021

Apostolo
Gal 4, 4-7

 Fratelli, quando giunse la pienezza del tempo, Dio inviò il Figlio suo, fatto da donna, fatto sotto la legge, per riscattare quelli che sono sotto la legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. Poiché siete figli, Dio ha inviato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori, il quale grida Abbà, Padre! Così non sei più schiavo ma figlio; e se figlio, anche erede di Dio per grazia di Cristo. 

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Vangelo 
Mt 2, 1-12

Nato Gesù a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, ecco giungere a Gerusalemme dall’oriente dei magi, i quali domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo”. All’udire ciò il re Erode fu turbato, e con lui tutta Gerusalemme. Convocò tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo e si informava da loro dove dovesse nascere il Cristo. Essi gli dissero: “A Betlemme di Giudea. Infatti così è stato scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la più piccola tra i capoluoghi di Giuda; da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. Allora Erode chiamò di nascosto i magi e chiese loro informazioni sul tempo esatto dell’apparizione della stella; quindi li inviò a Betlemme dicendo: Andate e fate accurata ricerca del bambino; quando poi lo trovate, fatemelo sapere, in modo che anch’io possa andare ad adorarlo”. Essi, dopo avere ascoltato il re, si misero in cammino. Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva finché non andò a fermarsi sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella si rallegrarono assai di gioia grande; ed entrati in casa videro il bambino con Maria sua madre e caddero a terra per adorarlo. Poi aprirono i loro tesori e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno di non tornare da Erode, si allontanarono verso il loro paese.

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dal Sinassario: 
25 dicembre
Natività del Salvatore 

Dio amorevolissimo, avendo visto il genere umano sotto il potere tirannico del diavolo, ebbe compassione e mandò il suo angelo Gabriele ad annunziare alla Madre di Dio: Salve, piena di grazia, il Signore è con te! E subito il Signore nostro e Dio fu concepito nel grembo incontaminato. Compiuti i nove mesi dal concepimento, uscì una disposizione di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l’universo e Quirino fu mandato da Gerusalemme a Betlemme per eseguire il censimento. Anche Giuseppe, il custode della Madre di Dio, discese con lei a Betlemme per farsi censire, ed ivi la Vergine stava per partorire e, non avendo trovato un’abitazione libera a causa della molta folla, si rifugiò in una povera spelonca, e diede alla luce incorruttibilmente il Signore nostro Gesù Cristo ed avvolse in fasce come bambino il Creatore dell’universo e lo depose nella mangiatoia di animali irrazionali, giacché avrebbe liberato noi dall’irrazionalità. *** *** In quei giorni vi fu un indovino chiamato Balaam, nella regione dei Persiani; egli fra le altre cose, predisse anche questo: Sorgerà una stella da Giacobbe, che disperderà i figli di Moab. Pertanto gli altri indovini e maghi, avendo ricevuto una siffatta profezia, la tramandarono a loro volta a tutti gli indovini persiani e così raggiunse quei magi e re dei Persiani, che erano tre, e vigilavano con cura, qualora avessero visto questo astro. Come astronomi, appena videro la stella di Cristo, che non faceva il corso come tutti gli altri astri da oriente a occidente, ma verso mezzogiorno, conobbero che manifestava la nascita del Grande Re. E seguirono la stella e trovarono Cristo il Signore e prostratisi lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. E così, al comando dell’Angelo, se ne tornarono con gioia alla loro regione.

sabato 18 dicembre 2021

DOMENICA PRIMA DI NATALE -19/12/2021 - SS. AGLAIA ROMEA E BONIFACIO MARTIRE

DOMENICA PRIMA DI NATALE 






SS. AGLAIA ROMEA E BONIFACIO MARTIRE



LETTURA DELLA DOMENICA 
19/12/2021



APOSTOLO

EBREI 11, 9-10
32-40


Fratelli... per fede Abrahamo dimorò nella terra promessa, come in paese straniero, abitando in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa,  perché aspettava la città che ha i fondamenti, il cui architetto e costruttore è Dio.
E che dirò di più? Infatti mi mancherebbe il tempo se volessi raccontare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti,  i quali per fede vinsero regni, praticarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole dei leoni, spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trassero forza dalla debolezza, divennero forti in guerra, misero in fuga gli eserciti stranieri.  Le donne riebbero per risurrezione i loro morti; altri invece furono distesi sulla ruota e martoriati, non accettando la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione.  Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia.  Furono lapidati, segati, tentati, morirono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, afflitti, maltrattati  (il mondo non era degno di loro), erranti per deserti e monti, in spelonche e grotte della terra.  Eppure tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza mediante la fede, non ottennero la promessa,  perché Dio aveva provveduto per noi qualcosa di meglio, affinché essi non giungessero alla perfezione senza di noi.

 

VANGELO

MATTEO 1, 1-25


Libro della genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo.  Abrahamo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli.  Giuda generò Fares e Zara da Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram;  Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon. Salmon generò Booz da Rahab; Booz generò Obed da Ruth; Obed generò Iesse.  Iesse generò il re Davide; il re Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria.  Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa. Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Ozia.  Ozia generò Ioatam; Ioatam generò Acaz; Acaz generò Ezechia.  Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Iosia.  Iosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.  Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabel.  Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliakim; Eliakim generò Azor.  Azor generò Sadok; Sadok generò Achim; Achim generò Eliud.  Eliud generò Eleazar; Eleazar generò Matthan; Matthan generò Giacobbe.  Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo.  Così, tutte le generazioni da Abrahamo fino a Davide sono quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni. Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.  Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente.  Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo.  Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati».  Or tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice: «Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi"».  E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie;  ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù.



sabato 11 dicembre 2021

DOMENICA XI, DI LUCA - 12 DICEMBRE 2021 - SAN SPIRIDIONE DI TRIMITUNTE

DOMENICA XI, DI LUCA



SAN SPIRIDIONE DI TRIMITUNTE


LETTURA DELLA DOMENICA
12 DICEMBRE 20121

APOSTOLO
EFESINI, 5, 8-19

Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce;  il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.  Cercate ciò che è gradito al Signore,  e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente,  poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare.  Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce.  Per questo sta scritto:«Svègliati, o tu che dormi, déstati dai morti e Cristo ti illuminerà».
 Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi;  profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.  Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito,  intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore,  rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

VANGELO
LUCA , 14, 16-24


 Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti.  All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto.  Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato.  Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato.  Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire.  Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto.  Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia.  Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».

sabato 4 dicembre 2021

DOMENICA X, DI LUCA - 05/12/2021 - San SABA il santificato, San Diogene martire

      DOMENICA X, DI LUCA 

                         San  SABA 

San Diogene martire



Lettura della Domenica

5 Dicembre 2021


                                                              APOSTOLO

                                    Galati

                                  5,22 -6,2

Fratelli il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;  contro queste cose non c'è legge. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri.  Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione.  Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.


                         Vangelo

Lc 13, 10-17

 In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che da diciotto anni uno spirito teneva inferma. Era curva e non poteva in alcun modo stare diritta. Quando Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei liberata dalla tua malattia. Impose le mani su di lei e quella subito si raddrizzò e glorificava Dio. Intervenne allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, e disse alla folla: Sono sei i giorni in cui si deve lavorare: venite dunque a farvi curare in quelli e non di sabato! Il Signore allora rispose: Ipocriti! Ognuno di voi non scioglie forse di sabato il suo bue o l’asino dalla mangiatoia per portarlo ad abbeverarsi? E costei, figlia di Abramo, che satana teneva legata da diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame anche se era di sabato? Quando diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla si rallegrava per tutte le meraviglie da lui compiute.