Domenica delle Palme
******** PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI ******** SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D'ITALIA E MALTA ******** ******** CHIESA ORTODOSSA DI SAN COSTANTINO ED ELENA E SAN NICOLA ******** VIALE ABRUZZO, 122 - CHIETI SCALO (CH) ******** tel. 3388772387 padre ANATOLIY GRYTSKIV ******** padreanatoliy@gmail.com - CONTO CORRENTE - MONTE DEI PASCHI DI SIENA - IBAN - IT68P0103015500000001276008
sabato 27 aprile 2024
DOMENICA DELLE PALME - 28 APRILE 2024
PROGRAMMA DEI SS. UFFICI DELLA SETTIMANA SANTA 2024
PROGRAMMA DEI SS. UFFICI DELLA
SETTIMANA SANTA 2024
02/05/2024 GIOVEDI' SANTO
(Ultima cena- La Santa Passione)
ore 19.00 Ufficio della Santa Passione
Preparazione dell' Epitafios /плащеница/sepolcro
03/05/2024 VENERDI' SANTO
(La santa passione)
ore 09.00 Ufficio del Mattutino del Sabato
Santo (Epitafios)
ore 19.00 Litania dell'epitafios/плащениця
04/05/2024 SABATO SANTO
ore 23,00 Funzione della Resurrezione
Liturgia Pasquale
di San Giovanni Crisostomo.
Benedizione cestini (uova, formaggi, ecc)
05/05/2024 DOMENICA DI RESURREZIONE
Ore 9,30 Liturgia Pasquale
Benedizione cestini (uova, formaggi, ecc)
sabato 20 aprile 2024
Domenica V della Grande Quaresima 21/04/2024 San Savvas
Domenica V della Grande Quaresima
sabato 13 aprile 2024
DOMENICA IV DI QUARESIMA - 14 APRILE 2024 - SAN GIOVANNI CLIMATICO
Domenica IV di Quaresima
del nostro santo padre Giovanni Climaco
Lettura della Domenica
14 Aprile 2024
Apostolo
Eb 6, 13-20
Fratelli, quando Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per qualcuno superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento, perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio menta, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un forte incoraggiamento ad afferrare saldamente la speranza che ci è posta davanti. In essa noi abbiamo per la nostra anima un'ancora sicura e salda, che penetra fin nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per l’eternità secondo l’ordine di Melchisedek.
Vangelo
Mc 9, 17-31
In quel tempo un uomo si avvicinò a Gesù, si inginocchiò davanti a lui e disse: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora, in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo e questi, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Signore, credo! Aiutami nella mia incredulità!» Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più». E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in disparte: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera e il digiuno». Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
sabato 6 aprile 2024
DOMENICA III DI QUARESIMA -7 APRILE 2024 - della Venerazione della Santa Croce - San Calliopio martire
Domenica III di Quaresima
della Venerazione della Santa Croce
7 Aprile 2024
Apostolo
Eb 4,14 - 5,6
Fratelli, avendo un sommo sacerdote grande, che ha attraversato i cieli - Gesù, il Figlio di Dio –, rimaniamo fermi nella fede che professiamo! Non abbiamo, infatti, un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato provato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. Infatti, ogni sommo sacerdote, scelto tra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, perché offra doni e sacrifici per i peccati. Poiché anch’egli è soggetto a debolezza, a motivo di essa deve – per sé e per il popolo- offrire sacrifici per i peccati. Nessuno può attribuirsi da sé questo onore, ma lo riceve quando sia chiamato da Dio, come Aronne. Allo stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato. Altrove egli dice anche: Tu sei sacerdote in eterno, secondo l’ordine di Melchisedek.
Vangelo
Mc 8, 34 - 9, 1
In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la propria anima? Che potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non gusteranno la morte senza aver visto il regno di Dio venire con potenza"
sabato 30 marzo 2024
Domenica II di Quaresima - 31 marzo 2024 - San Gregorio di Palamas e San Ipazio vescovo di Gangron
Domenica II di Quaresima
di San Gregorio Palamas
San Ipazio vescovo di Gangron
Lettura della Domenica
31 marzo 2024
Apostolo
Eb 1,10 - 2,3
Fratelli, Dio Padre ha detto del Figlio: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita.
Vangelo
Mc 2,1-12
In quel tempo Gesù entrò in Cafarnao. Si seppe che era in una casa, e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: ‘Ti sono rimessi i peccati’, o dire: ‘Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina’? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
sabato 23 marzo 2024
24 Marzo 2024 - Domenica I dei Digiuni del trionfo dell’Ortodossia in questa domenica si fa memoria del ripristino del culto delle sante icone - San Partenio di Costantinopoli
Domenica I dei Digiuni
sabato 16 marzo 2024
Domenica dei latticini - 17 marzo 2024 - San Alessio uomo di Dio
Domenica dei latticini
domenica 10 marzo 2024
DOMENICA DI CARNEVALE - 10 marzo 2024
Domenica di Carnevale
sabato 2 marzo 2024
Domenica XVII di Luca il Figlio Prodigo - 03/03/2024 - Santi Eutropio, Cleonikos e Basiliskos
Domenica XVII di Luca
il Figlio Prodigo
Lettura della Domenica
03 Marzo 2024
Apostolo
I Cor 6, 12 – 20
Fratelli, “tutto mi è lecito”, ma non tutto giova; “tutto mi è lecito”, ma io non mi lascerò dominare da nulla. “I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi”, ma Dio distruggerà questo e quelli! Il corpo non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce a una prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno – è detto -un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori dal suo corpo; ma chi si dà all’impudicizia pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo! Glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che sono di Dio!
Vangelo
Lc 15, 11-32
Il Signore ha detto questa parabola: "Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".
sabato 24 febbraio 2024
Domenica XVI di Luca- del Pubblicano e del Fariseo - 25/02/2024 - del Pubblicano e de Fariseo - San Tarasios di Costantinopoli
Domenica XVI di Luca- del Pubblicano e del Fariseo
sabato 17 febbraio 2024
XVII DI MATTEO (CANANEA) - 18 Febbraio 2024 - San Leone di Roma
XVII DI MATTEO (CANANEA)
LETTURA
DELLA DOMENICA
18 Febbraio 2024
APOLITIKION
Di fede divina, di ortodossia, hai sostenuto la Chiesa, come
organo plurivocale dello spirito, perché ardivi come il sole
ai mali, di eretici l'hai ridotta, Leone Osea, supplicando
Cristo Dio, concedici a grande misericordia
APOSTOLO
2 COR 6,16 7,1
Fratelli … quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi
siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso
ha detto:
Abiterò
in mezzo a loro e con loro camminerò
e sarò il loro Dio,
ed
essi saranno il mio popolo.
In possesso dunque di queste promesse, carissimi,
purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello
spirito, portando a compimento la santificazione, nel
timore di Dio.
VANGELO
MT 15, 21-28
Partito
di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una
donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare:
«Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente
tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una
parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando:
«Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». Ma egli rispose: «Non
sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele».
Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore,
aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli
per gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, disse la donna, ma
anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola
dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande
è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua
figlia fu guarita.