sabato 24 febbraio 2024

Domenica XVI di Luca- del Pubblicano e del Fariseo - 25/02/2024 - del Pubblicano e de Fariseo - San Tarasios di Costantinopoli

  Domenica XVI di Luca- del Pubblicano e del Fariseo


Risultati immagini per Τελώνου και Φαρισαίου (Αρχή Τριωδίου)
 


San Tarasios arcivescovo di Costantinopoli  

Lettura delle Domenica
25 febbraio 2024

Apostolo
II Tim 3, 10-15

Diletto figlio Timòteo, tu hai seguito da vicino la mia dottrina, la condotta, i progetti, la fede, la longanimità, l’amore, la pazienza, le persecuzioni e i patimenti che mi toccarono ad Antiochia, a Iconio, a Listri. Quali persecuzioni ho sofferto! Da tutte mi ha liberato il Signore! E ora tutti coloro che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Gli uomini malvagi invece e gli impostori andranno avanti verso il peggio, ingannando e venendo ingannati. Tu però rimani saldo nelle cose che hai imparato e che credi fermamente: sai bene da chi le hai apprese, e fin da bambino conosci le sacre Scritture; esse possono procurarti la sapienza che conduce alla salvezza per mezzo della fede in Cristo Gesù. 

Vangelo
Lc 18, 10-14
 Il Signore ha detto questa parabola: "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato".

sabato 17 febbraio 2024

XVII DI MATTEO (CANANEA) - 18 Febbraio 2024 - San Leone di Roma

 

XVII DI MATTEO (CANANEA)



                   San Leone di Roma



LETTURA DELLA DOMENICA


18 Febbraio 2024



APOLITIKION


Di fede divina, di ortodossia,   hai sostenuto  la Chiesa, come

 organo  plurivocale dello  spirito, perché ardivi come il  sole

ai  mali, di eretici   l'hai  ridotta,   Leone   Osea,  supplicando

Cristo   Dio,  concedici  a  grande misericordia



APOSTOLO

2 COR 6,16 7,1


 Fratelli … quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi

 siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso

 ha detto:


Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò


e sarò il loro Dio,


ed essi saranno il mio popolo.


  In possesso dunque di queste promesse, carissimi,

 purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello

 spirito, portando a compimento la santificazione, nel

 timore di Dio.




VANGELO

MT 15, 21-28


Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.


sabato 10 febbraio 2024

DOMENICA XVI DI MATTEO - dei talenti - 11/02/2024 - SAN BIAGIO vescovo di SEBASTIA E SANTA TEODORA imperatrice


DOMENICA XVI DI MATTEO - dei talenti

SAN BIAGIO VESCOVO DI SEBASTIA



            SANTA TEODORA imperatrice

LETTURA DELLA DOMENICA

11 FEBBRAIO 2024



APOSTOLO

2 Cor. 6, 1-10

Fratelli .....e poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:

Al momento favorevole ti ho esaudito

e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.

Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!


VANGELO

Mt 25, 14-30

«Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì.Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque". Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: "Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo". Il suo padrone gli rispose: "Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti".


sabato 3 febbraio 2024

XD DI MATTEO - 4 FEBBRAIO 2024 - SAN ISIDORO PELUSIOTA E SAN NICOLA IL CONFESSORE STUDITA

 XV DI MATTEO


            SAN ISIDORO PELUSIOTA



         SAN NICOLA IL CONFESSORE  STUDITA

Lettura della Domenica

4 FEBBRAIO 2024


APOSTOLO
2 CORINZI 4, 6 - 15

Fratelli....... perché  Dio  che  ha  detto la   luce risplende  dalle  tenebre, la quale ha  brillato nei  nostri  cuori  per   illuminare la conoscenza della  gloria   di Dio   nella   persona    di    Gesù Cristo.  Ma  noi  abbiamo  questo  tesoro   in  vasi  di  terra,  sicché  l'eccesso di potenza viene da Dio e  non da noi,  in tutte  le   cose   dolorose ma   non   angosciate,   bisognose   ma   non bisognose,  perseguitate ma non abbandonate,   scontate   ma  non   purificate ,   girando   sempre  intorno   alla   morte   del Signore Gesù nel  corpo,  affinché  anche   la vita  di  Gesù  nel nostro corpo possa manifestarsi.  
Infatti noi che siamo  viventi   ci   abbandoniamo   alla   morte per mezzo di Gesù, affinché la vita di Gesù possa manifestarsi anche   nella   nostra carne mortale.  affinché  in  noi  operi  la morte, ma in voi la vita. Avendo lo stesso spirito di fede secon-do ciò che sta scritto, ho creduto, per mezzo del  quale ho par-lato, e noi  crediamo,  per mezzo  del  quale   anche  parliamo, 
 poiché egli   ha risuscitato il Signore Gesù, e noi per mezzo di Gesù ci alzeremo e staremo in piedi Voi.    Poiché  ogni cosa  è 
per voi, affinché la grazia che è abbondata su molti,  abbondi il rendimento di grazie alla gloria di Dio.

VANGELO
MATTEO 22,  35 - 46

uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:  «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».  Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.  Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.  E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». Trovandosi i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro:  «Che ne pensate del Messia? Di chi è figlio?». Gli risposero: «Di Davide».  Ed egli a loro: «Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore, dicendo:
 Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra,
finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?». Nessuno era in grado di rispondergli nulla; e nessuno, da quel giorno in poi, osò interrogarlo. 

venerdì 2 febbraio 2024

2 FEBBRAIO 2024 - PRESENTAZIONE AL TEMPIO DEL SIGNORE E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO

PRESENTAZIONE AL TEMPIO DEL SIGNORE E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO


Risultato immagini per Υπαπαντή του Κυρίου και Θεού και Σωτήρος ημών Ιησού Χριστού"



Lettura della Festa
 2 Febbraio 2024


 Apostolo
Eb 7, 7-17

Fratelli, senza dubbio l’inferiore viene benedetto dal superiore. Qui riscuotono le decime uomini mortali, là invece colui di cui si attesta che vive. Anzi, per così dire, anche Levi –che pur riscuote le decime- ha versato la sua decima in Abramo, perché egli si trovava ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchisedek. Se dunque la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico –sotto di esso infatti il popolo ha ricevuto la Legge- che bisogno c’era che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek, e non fosse detto, invece, secondo l’ordine di Aronne? Infatti, se viene cambiato il sacerdozio, necessariamente avviene anche un cambiamento della legge. Colui del quale si dicono queste cose, ha fatto parte di un’altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all’altare. È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda, e di tale tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. Ciò risulta ancora più evidente dal momento che sorge un altro sacerdote a somiglianza di Melchisedek, costituito tale non secondo la legge di un ordine carnale, ma per una forza di vita indistruttibile. Gli è stata resa infatti questa testimonianza: Tu sei sacerdote per l’eternità, secondo l’ordine di Melchisedek.

Vangelo
Lc 2, 22-40 

In quel tempo i genitori portarono il bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: "Ogni maschio che apre la matrice, sarà sacro al Signore", e per offrire un sacrificio, secondo ciò che è detto nella Legge del Signore: "Una coppia di tortore o due pulcini di colombi". Ed ecco, c'era in Gerusalemme un uomo chiamato Simeone; quest'uomo era giusto e pio e aspettava la consolazione d'Israele e lo Spirito Santo era su di lui. Egli aveva ricevuto il responso dallo Spirito Santo che non avrebbe visto morte prima d'aver visto il Cristo Signore. Mosso dallo Spirito venne nel tempio e mentre i genitori facevano entrare il bambino Gesù per compiere a suo riguardo quanto ordinava la Legge, egli lo prese tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: "Ora, o Sovrano, congedi il tuo servo, secondo la tua parola, in pace; perché i miei occhi hanno visto il tuo Salvatore, che hai preparato davanti a tutti i popoli, luce di rivelazione per le genti e gloria del tuo popolo Israele". Giuseppe e sua madre erano meravigliati di quanto era stato detto di lui. Simeone li benedisse e a Maria, la madre di lui, disse: "Ecco, egli è posto per caduta e risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione - una spada ti trapasserà l'anima - affinché vengano svelati i pensieri di molti cuori". C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuìl, della tribù di Asìr. Essa era molto avanti negli anni, avendo vissuto con il marito sette anni dalla sua verginità, poi era rimasta vedova sino a ottantaquattro anni, non si allontanava dal tempio e rendeva culto notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quello stesso momento, rendeva grazie a Dio e parlava di lui a tutti quelli che aspettavano la redenzione d'Israele. Quando ebbero compiuto tutto secondo la Legge del Signore, ritornarono in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.