data: 16-04-2017 - Messaggio di S.S. il Patriarca Ecumenico
Messaggio Patriarcale per la Santa Pasqua 2017
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+ B A R T O
L O M E O
PER
MISERICORDIA DI DIO
ARCIVESCOVO
DI COSTANTINOPOLI – NUOVA ROMA
E PATRIARCA
ECUMENICO
A TUTTO IL
PLEROMA DELLA CHIESA GRAZIA, PACE E MISERICORDIA
DA CRISTO
GLORIOSAMENTE RISORTO
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Fratelli
amati e figli carissimi nel Signore Risorto,
“Voi avete
tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo” (Gv. 16,33),
assicura la stirpe degli uomini il Signore, il solo che ha calpestato la morte
con la morte. Cristo è risorto! Esclamiamo anche noi verso tutti i vicini
e i lontani da questa Sacra Sede di croce vissuta nel mondo e di afflizione; ma
anche dalla Sede della Resurrezione; da questa nicchia di terra, dalla Citta di
Costantino, da dove si proclama che “la vita agisce”, dopo aver dissolto ogni
sorta di corruzione e la stessa morte.
Più volte il
Signore ha preavvertito i Suoi Discepoli, durante la Sua presenza fisica sulla
terra, la loro afflizione a motivo del Suo sacrificio sulla croce sul tremendo
Gòlgota, come anche a causa del loro agire e del loro cammino in questo mondo,
di loro stessi ma anche di tutti coloro che crederanno in Cristo. Tuttavia con
un caratteristico particolare, ossia: “voi piangerete e vi rattristerete, ma il
mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà
in gioia… anche voi, ora, siete nella tristezza, ma vi vedrò di nuovo e il
vostro cuore si rallegrerà” (Gv. 16, 21-22).
Le donne
Mirofore, giunte sul far dell’alba alla tomba del Vivificante, per prime hanno
vissuto questa gioia pasquale e ultraterrena con la sola parola del Signore
“Gioite!” (Mt. 28, 9). E vivendo la stessa gioia pasquale, la Chiesa Madre di
Costantinopoli proclama oggi con voce tonante. “Questo è il giorno che ha fatto
il Signore, esultiamo e rallegriamoci in esso” (cfr. Sal. 117,24). L’ultimo
nemico, la morte, la tristezza, i problemi, la corruzione, l’afflizione, la
prova, sono spogliate e sconfitte dal Vincitore il Signore Teantropo.
Viviamo,
però, dentro un mondo nel quale i mezzi di comunicazione globale diffondono
continuamente incresciose informazioni su azioni terroristiche, su guerre in
diversi luoghi, su fenomeni naturali catastrofici, di problemi a motivo del
fanatismo religioso, di fame, del problema dei profughi, di malattie
incurabili, di povertà, di oppressioni psicologiche, di senso di insicurezza e
di altre situazioni spiacevoli legate a queste.
Di fronte a
queste “croci” quotidiane, che noi uomini portiamo con “lamenti”, arriva la
nostra Santa Madre Chiesa Ortodossa a rammentarci che possiamo essere felici,
poiché il nostro principe Cristo è il loro vincitore, è il portatore della
gioia, colui che allieta ogni cosa.
La nostra
gioia si regge sulla certezza della vittoria di Cristo. Abbiamo la assoluta
certezza, che il bene prevale, poiché Cristo è venuto nel mondo “e uscì
vittorioso per vincere” (cfr. Ap. 6, 2). Il mondo nel quale vivremo
eternamente è Cristo: la luce, la verità, la vita, la gioia, la pace.
La Santa e
Grande Madre Chiesa di Cristo, al di là delle croci quotidiane e delle
afflizioni, vive esclusivamente e solamente l’evento della gioia. Vive qui,
nella vita presente e dalla vita presente, il Regno di Dio. Da questo Sacro
Centro dell’Ortodossia, dalle viscere del martire Fanar, proclamiamo “durante
questa notte luminosa”, che conseguenza e fine della croce e della afflizione e
dissipazione di ogni pena dell’uomo e di ogni prova, è l’affermazione del
Signore: “Non vi lascerò orfani” (Gv. 14, 18-19). “Ecco, io sono con voi tutti
i giorni fino alla fine del mondo” (Mt. 28, 20). Dobbiamo ascoltare tutti
questo messaggio, lo ascolti l’uomo contemporaneo, e lasci se stesso vedere il
Cristo camminare insieme a lui. Si, Lo veda vicino a sé. E Lo vedrà, solo se
ascolta e vive la Sua parola nella propria vita.
Questo
messaggio del predominare della vita sulla morte, della vittoria della luce
gioiosa della lampada pasquale sul buio della confusione e dello sfacelo, delle
afflizioni e dei problemi, attraverso la Luce della Resurrezione che non
ha tramonto, il Patriarcato Ecumenico lo annuncia all’intero mondo e chiama
tutti gli uomini a viverlo. Li chiama a stare con fede e speranza davanti al
Cristo Risorto, davanti al mistero della vita; li chiama a fidarsi del Signore
Risorto che tiene le redini di tutto il creato, il Signore della gioia e della
letizia.
Cristo è
Risorto, dunque, fratelli e figli! La Grazia e la Misericordia infinita dello
stesso Signore che è Sovrano della vita e Signore della morte, siano con tutti.
Fanar, Santa
Pasqua, 2017
Il Patriarca
di Costantinopoli Bartolomeo
Fervente
intercessore di tutti voi
presso il
Cristo Risorto
+ Il Patriarca di
Costantinopoli Bartolomeo,
diletto fratello in Cristo e fervente intercessore presso Dio
diletto fratello in Cristo e fervente intercessore presso Dio
Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia
e Malta
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