Domenica XIII di Luca
Memoria dei santi nostri padri Alipio il Kionìta
e Nicon il metanoìte.
e Nicon il metanoìte.
Lettura della Domenica
26 Novembre 2017
Apostolo
Ef 4, 1-7
Fratelli, vi esorto – io, prigioniero per il Signore – a
condurre una vita degna della vocazione con cui foste
chiamati, con ogni umiltà, dolcezza e pazienza,
sopportandovi a vicenda nell’amore, attenti a
conservare l’unità dello spirito col vincolo della pace:
un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la
speranza cui foste chiamati, quella della vostra
vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo
battesimo; un solo Dio e Padre di tutti, che è sopra tutti,
agisce per mezzo di tutti e dimora in tutti voi. A
ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura
del dono del Cristo.
Vangelo
Lc 18, 18-27
In quel tempo un uomo, per metterlo alla prova, chiese a
Gesù: "Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la
vita eterna?" Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono?
Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Tu conosci i
comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non
rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre".
Quello allora disse: " Tutte queste cose le ho osservate fin
dalla giovinezza". Udito ciò, Gesù gli disse: "Una cosa
ancora ti manca: vendi tutti quel che hai, distribuiscilo ai
poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi". Ma
quello, udite queste parole, divenne assai triste perché era
molto ricco. Quando Gesù lo vide così triste, disse:
"Quant'è difficile per coloro che possiedono ricchezze
entrare nel regno di Dio! È più facile infatti per un
cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco
entrare nel regno di Dio!". Quelli che ascoltavano dissero:
"Ma allora chi può essere salvato?" Egli allora disse: "Ciò
che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio".
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