Domenica XII di Luca
Santi Atanasio (373) e Cirillo (444), patriarchi
di Alessandria
Lettura della Domenica
18 Gennaio 2015
San Atanasio
Apolitikion
Illustri per la difesa dell’Ortodossia, avete spento ogni
dottrina erronea, riportando la palma della vittoria; con la vostra pietà avete
arricchito tutti, glorificando molto la Chiesa e siete stati fatti degni di
trovare con le vostre preghiere Cristo Dio, che dona a tutti la grande
misericordia.
Kontakion
Coltivando i dogmi dell’ortodossia, recidesti i rovi
dell’eresia, spargendo il seme della fede con la pioggia dello Spirito; o
beato: per questo noi a te inneggiamo, o Atanasio.
San Atanasio (373)
Eccelsi gerarchi della fede, nobili difensori della Chiesa
di Cristo,
proteggete tutti quelli che cantano: Salva,
compassionevole, i fedeli che ti venerano.
San Cirillo (444)
Ikos
Con la tua mano inafferrabile e con la tua indicibile
forza, facendo della tua Chiesa un cielo, o misericordioso, hai reso davvero
fulgidi i due sommi e amabili luminari che illuminano il mondo, il divino e
sapientissimo Cirillo con Atanasio. Allontanando dunque per le loro preghiere
la notte delle eresie, dissolvi, o Salvatore, ogni tenebra dei nemici e, con la
tua formidabile luce, rischiara le folle dei fedeli, perché a te gridino e
acclamino: Salva, compassionevole, i fedeli che ti venerano.
Apostolo
Eb 13, 7-16
Fratelli, ricordatevi dei vostri capi che vi hanno annunciato la
parola di Dio e, considerando l’esito della loro vita, imitate la loro fede.
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno! Non lasciatevi trasportare qua
e là da dottrine varie ed estranee. È bene infatti che il cuore sia reso saldo
dalla grazia e non da pratiche relative ai cibi, che non hanno mai giovato a
coloro che le osservavano. Noi abbiamo un altare da cui non hanno diritto di
mangiare quelli che sono al servizio del Tabernacolo. Infatti i corpi degli
animali, il cui sangue per l’espiazione dei peccati viene portato nel santuario
dal sommo sacerdote, vengono bruciati fuori dell’accampamento. Perciò anche
Gesù, per santificare il popolo mediante il proprio sangue, ha sofferto fuori
della porta della città. Usciamo dunque verso di lui fuori dell’accampamento,
portando il suo obbrobrio, perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma
andiamo in cerca di quella futura. Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo
continuamente a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che
confessano il suo nome. Non dimenticatevi poi della beneficenza e di far parte
dei vostri beni agli altri: di tali sacrifici Dio si compiace.
Vangelo
Lc 17, 12-19
In
quel tempo, Gesù entrò in un villaggio ai confini tra la Samaria e la Galilea,
e gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali, fermatisi a distanza, alzarono
la voce, dicendo: ”Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!” Appena li vide, Gesù
disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre andavano, furono sanati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro glorificando Dio a gran voce, e
si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Gesù disse: “Non
sono stati guariti tutti e dieci? Dove sono gli altri nove? Non si è trovato
chi tornasse a rendere gloria a Dio all’infuori di questo straniero?” E gli
disse: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.
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