Domenica IV di Quaresima del
nostro Santo Padre Giovanni Climaco
San Gabriele arcangelo;
Ventisei martiri Goti
Lettura dell Domenica
26 marzo 2017
Apostolo
Eb 6, 13-20
Fratelli, quando Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo
giurare per qualcuno superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti
benedirò e ti moltiplicherò molto. Così, avendo perseverato, Abramo
conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno
maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone
fine ad ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più
chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua
decisione, intervenne con un giuramento, perché grazie a due atti
irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio menta, noi che abbiamo
cercato rifugio in lui avessimo un forte incoraggiamento ad
afferrare saldamente la speranza che ci è posta davanti. In essa noi
abbiamo per la nostra anima un'ancora sicura e salda, che penetra
fin nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi
come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per l’eternità
secondo l’ordine di Melchisedek.
Vangelo
Mc 9, 17-31
In quel tempo un uomo si avvicinò a Gesù, si inginocchiò
davanti a lui e disse: «Maestro, ho portato da te mio figlio,
posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta
al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho
detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Egli allora, in risposta, disse loro: «O generazione incredula!
Fino a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò?
Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo
spirito scosse con convulsioni il ragazzo e questi, caduto a
terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da
quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose:
«Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e
nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà
di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile
per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce:
«Signore, credo! Aiutami nella mia incredulità!» Allora Gesù,
vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo
dicendo: «Spirito muto e sordo, io te lo ordino, esci da lui e
non vi rientrare più». E gridando e scuotendolo fortemente,
se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti
dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò
ed egli si alzò in piedi. Entrò poi in una casa e i discepoli gli
chiesero in disparte: «Perché noi non abbiamo potuto
scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non
si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera e il
digiuno». Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli
non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi
discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser
consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una
volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
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