Domenica I di Matteo di
tutti i Santi
San Lucilliano e Paola, martiri;
San Konon
Lettura della Domenica
3 giugno 2018
Apostolo
Eb 11, 33 - 12, 2
Fratelli, tutti i santi per mezzo della fede hanno
conquistato regni, hanno esercitato la giustizia, hanno
conseguito le promesse, hanno chiuso le fauci dei leoni,
hanno spento la violenza del fuoco, sono sfuggiti al taglio
della spada, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono
diventati forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere
degli stranieri, alcune donne riebbero per risurrezione i
loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la
liberazione loro offerta, per ottenere una risurrezione
migliore. Altri subirono scherni e flagelli, catene e
prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi
di spada, vagarono coperti di pelli di pecore e capre,
bisognosi, tribolati, maltrattati –di loro il mondo non era
degno!- errando nei deserti e sui monti, tra le grotte e le
spelonche della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto
per la loro fede una buona testimonianza, non
conseguirono la promessa, avendo Dio predisposto
qualcosa di meglio per noi, perché non ottenessero la
perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da
un così gran numero di testimoni, deposto tutto ciò che è
di peso e il peccato che ci intralcia, corriamo con
perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso
lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.
Vangelo
Mt 10, 32-33, 37-38 e
19, 27-30
In quel tempo, il Signore disse ai suoi discepoli: “Chi mi
riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi
rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò
davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre o
la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio
o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende
la sua croce e mi segue, non è degno di me”. Allora
Pietro disse: “Ecco, noi abbiamo abbandonato tutto e ti
abbiamo seguito; che ne sarà dunque di noi?” E Gesù
disse loro: “In verità vi dico: voi che mi avete seguito,
nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo
siederà sul trono della sua gloria, siederete anche voi su
dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. E chi
ha lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o
moglie, o figli, o campi per il mio nome, riceverà il
centuplo e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi
saranno ultimi e gli ultimi i primi”.
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