Domenica XI di Luca

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Domenica XI di Luca

DOMENICA X DI LUCA
Sant'Ambrogio
Lettura della domenica
07/12/2025
Apolytikion
Come maestro divino e saggio gerarca, tu istruisci i fedeli nell'accuratezza delle dottrine, o santo Ambrogio; sciogli le catene degli eretici con le tue parole; manifesti la grazia divina della pietà; in coloro che ti amano, mantieni il timore reverenziale.
Apolytiki
Onoriamo tutti l'omonimo di Ambrogio, il maestro d'Italia, il protettore della Chiesa di Cristo, il presidente di Milano, il figlio del proconsole e il più grande beneficiario dei poveri, Ambrogio, il glorioso gerarca, perché intercede affinché il Signore abbia pie, delle nostre anime.
Sant'Ambrogio
kontakion
Oggi, il mondo intero celebra la tua memoria, o sapientissimo, come gerarca di Cristo,onorandoti a gran voce, Padre dei Padri, glorioso Ambrogio
Apostolo
Ef 5, 8-19
Fratelli, comportatevi come figli della luce il frutto della luce è ogni sorta di bontà, giustizia e verità, cercando di capire cosa è gradito al Signore. Non prendete parte alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente.
Di quanto alcuni fanno in segreto è vergognoso persino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché ciò che si manifesta è luce. Perciò sta scritto: Svegliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.
Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da uomini saggi, che fanno buon uso del tempo, poiché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé, ma siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni e canti spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore.
Vangelo
Lc 13, 10-17
In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga, ed era sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni. Era curva e non poteva in alcun modo stare diritta. Quando Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei liberata dalla tua infermità”. Impose le mani su di lei e subito ella si raddrizzò e glorificava Dio. Intervenne allora il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, e disse alla folla: “Sono sei i giorni in cui si deve lavorare: venite dunque a farvi curare in quelli e non di sabato!” Il Signore gli replicò: “Ipocriti! Ognuno di voi non slega forse di sabato il suo bue o l’asino dalla mangiatoia per portarli ad abbeverarsi? E costei, figlia di Abramo, che satana teneva legata da diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame, anche se era di sabato?” Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera si rallegrava per tutte le meraviglie da lui compiute
San Nicola il Taumaturgo,
arcivescovo di Mira

Apostolo
Eb 13, 17-21
Fratelli, obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano sulle vostre anime, come chi ha da renderne conto; possano farlo con gioia e non con dolore, perché ciò sarebbe svantaggioso per voi. Pregate per noi; crediamo infatti di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci bene in ogni cosa. Con maggiore insistenza poi vi esorto a farlo, perché io vi sia restituito al più presto. Il Dio della pace che ha risuscitato dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Cristo Gesù, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amin
Vangelo
Lc 13, 10-17
In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che da diciotto anni uno spirito teneva inferma. Era curva e non poteva in alcun modo stare diritta. Quando Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei liberata dalla tua malattia. Impose le mani su di lei e quella subito si raddrizzò e glorificava Dio. Intervenne allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, e disse alla folla: Sono sei i giorni in cui si deve lavorare: venite dunque a farvi curare in quelli e non di sabato!Il Signore allora rispose: Ipocriti! Ognuno di voi non scioglie forse di sabato il suo bue o l’asino dalla mangiatoia per portarlo ad abbeverarsi? E costei, figlia di Abramo, che satana teneva legata da diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame anche se era di sabato? Quando diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla si rallegrava per tutte le meraviglie da lui compiute.
DOMENICA DI SAN MATTEO APOSTOLO ED EVANGELISTA
16 NOVEMBRE 2025
APOSTOLO
ROMANI 10,11-11,2
VANGELO
MATTEO 9, 9-13
DOMENICA VII DI LUCA
SAN NETTARIO di EGINA
LETTURA DELLA DOMENICA
9 NOVEMBRE 2025
APOLITIKION
Hai vissuto una vita pia, come un saggio Gerarca, glorificando il Signore attraverso la tua vita virtuosa, San Nettario. Dal Paraclito, sei stato glorificato con la potenza, scacciando i demoni e guarendo i malati, coloro che si avvicinano fedelmente alle tue divine reliquie.
KONTAKION
Canteremo la stella appena nata dell'Ortodossia e il baluardo appena edificato della Chiesa, con gioia nel cuore. Perché sei stato glorificato dalla potenza dello Spirito. Egli riversa abbondante grazia di guarigione su coloro che gridano; rallegrati, Padre Nektarios.
APOSTOLO
VANGELO
DOMENICA V DI LUCA
Santi Acindino, Pegasio, Elpidoforo, Aftonio
Lettura della domenica
2 Novembre 2025
Apolytikion
Cantiamo insieme un canto sicuro, con Abbondanza, una terra chiusa, libera, portatrice di Speranza, un viaggio glorioso, perché questi, crateri sicuri e abbondanti, sgorgano per la speranza, avvicinandosi, senza ostacoli di grazia, una fonte di grazia divina.
Kontakion
La bellezza della Trinità, illuminata dall'alba della divina falange degli Atleti, ha attenuato i gravi insulti dei tiranni, grazia abbondante, innocua, senza ostacoli, che fluisce da tutti, verso coloro la cui speranza e il cui desiderio, si avvicinano divinamente attraverso di loro, il Creatore di tutto, Cristo.
APOSTOLO
VANGELO
DOMENICA VI DI LUCA
San Demetrio megalomartire
Lettura della Domenica
26 Ottobre 2025
Apolytikion
Il mondo trovò il grande Euristeo in pericolo, in un guerriero, vittorioso sulle nazioni, che si voltava. Come hai deposto l'orgoglio di Lieo, nello stadio, esultando Nestore, così, Santo Grande Martire Demetrio, implora Cristo nostro Dio, che ci sia concessa grande misericordia.
Kontakion
Alle vesti cremisi del tuo sangue, o Demetrio, Dio ha reso purpurea la Chiesa, che ti dà il regno dell'invincibilità e circonda la tua città invulnerabile; perché tu ne sei il sostegno.
APOSTOLO
2 TIMOTEO 2:1-10
Tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù. E le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri. Sopporta dunque le sofferenze, come un buon soldato di Gesù Cristo. Nessuno che presta servizio come soldato s'immischia nelle faccende della vita, per piacere a colui che lo ha arruolato. E se uno partecipa alle gare, non riceve la corona se non ha lottato legalmente. Vede l'agricoltore che fatica ed è il primo a raccogliere i frutti. Considerate ciò che dico, perché il Signore vi dia ogni sapienza. Ricordatevi di Gesù Cristo, risuscitato dai morti, della stirpe di Davide, secondo il mio vangelo, per il quale soffro fino alle catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è osservata. Perciò sopporto ogni cosa per amore degli eletti, affinché anch'essi ottengano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
VANGELO
LUCA 8:27-39
Ed ecco, un uomo di quella città, posseduto da demoni da molti anni, venne da lui, a terra; non indossava vestiti e non abitava in casa, ma tra le tombe. Quando vide Gesù, gridò e gli si gettò ai piedi, dicendo a gran voce: «Che ho a che fare con te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». Aveva infatti comandato allo spirito immondo di uscire da quell'uomo; molte volte infatti si era impossessato di lui, ed egli era stato tenuto in catene e in ceppi; e spezzati i legami, era spinto dal demonio nei deserti. E Gesù gli chiese: «Qual è il tuo nome?». Egli rispose: «Legione», perché molti demoni erano entrati in lui. E lo pregava di non comandare loro di andare nell'abisso. Ora c'era là un branco di porci che pascolava sul monte; e i porci lo pregarono che permettesse loro di entrare in essi; ed egli lo permise. E i demoni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci; e il branco si precipitò giù dal dirupo nel lago e soffocarono. Quando i pastori videro ciò che era accaduto, fuggirono e raccontarono la cosa nella città e nella campagna. Uscirono per vedere l'accaduto e, giunti da Gesù, trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demoni, seduto, vestito, ai piedi di Gesù; ed ebbero paura. E quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato guarito. E tutta la folla del paese dei Geraseni lo pregava di andarsene via da loro, perché erano presi da grande paura; ma egli, salito sulla barca, tornò indietro. E l'uomo dal quale erano stati scacciati i demòni chiese di stare con lui; e Gesù lo congedò, dicendo: «Torna a casa tua e racconta le grandi cose che Dio ti ha fatto». E quello se ne andò, e predicò per tutta la città le grandi cose che Gesù gli aveva fatto.
Fratelli .....il Dio e Padre del Signore Gesù, che è benedetto in eterno, sa che io non mento. A Damasco il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per arrestarmi; e da una finestra fui calato, in una cesta, lungo il muro, e scampai alle sue mani. Bisogna vantarsi? Non è una cosa buona; tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore. Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa) fu rapito fino al terzo cielo. So che quell'uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa) fu rapito in paradiso e udì parole ineffabili che non è lecito all'uomo pronunciare. Di quel tale mi vanterò; ma di me stesso non mi vanterò se non delle mie debolezze. Pur se volessi vantarmi, non sarei un pazzo, perché direi la verità; ma me ne astengo, perché nessuno mi stimi oltre quello che mi vede essere, o sente da me. E perché io non avessi a insuperbire per l'eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore perché l'allontanasse da me; ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
Vangelo
Lc 7, 11-16
In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».
Domenica IV di Luca
Diletto figlio Tito, questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu sia fermo su tali cose, affinché quelli che credono in Dio si sforzino di eccellere nelle opere buone. Ciò è bello e utile agli uomini. Evita invece sciocche controversie, le genealogie, le dispute e le polemicheintorno alla Legge, perché sono inutili e vane. Dopo unprimo e un secondo ammonimento evita l’uomo fazioso: sai bene che tali persone sono fuori strada e continueranno a peccare, condannandosi da sé. Quando ti avrò mandato Artema o Tìchico, affrèttati a raggiungermi a Nicopoli, perché ho deciso di passare lì l’inverno. Provvedi con cura a Zena, il giurista, e ad Apollo, perché non manchi loro nulla. Imparino così anche inostri a distinguersi nel fare il bene per le necessità urgenti, affinché non rimangano infruttuosi. Ti salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede. La grazia sia con tutti voi! Amin.

Il Signore ha detto questa parabola: "Uscì il seminatore a seminare i suoi semi. Mentre seminava, uno cadde lungo la strada, fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Un altro cadde sulla roccia, germogliò e si seccò perché non aveva umidità. Un altro cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme ad esso, lo soffocarono. Un altro cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto". E detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per intendere, intenda!" Allora i suoi discepoli gli domandarono il significato di questa parabola. Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio; agli altri parlo in parabole affinché guardando non vedano e ascoltando non comprendano Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. Quelli caduti lungo la strada sono quelli che hanno ascoltato, ma poi viene il diavolo e toglie la parola dal loro cuore perché, non avendo creduto, non siano salvati. Quelli caduti sulla roccia sono quelli che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola ma non hanno radici: credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto tra i rovi, sono quelli che hanno ascoltato, ma strada facendo si lasciano sopraffare da preoccupazioni, ricchezze, e dai piaceri della vita, e così non giungono a maturazione. Quello caduto sulla terra buona, sono quelli che, dopo aver ascoltato la parola con cuore nobile e buono, la custodiscono e producono frutto con la perseveranza".
Domenica II di Luca
Santa Carithina
Lettura della Domenica
5 ottobre 2025
Apostolo
II Cor 6,16 - 7,1
Fratelli, voi siete tempio del Dio vivente, come ha detto Dio: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, e sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e mettetevi in disparte, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. E io vi accoglierò e sarò per voi un padre e voi sarete per me figli e figlie, dice il Signore onnipotente. Con tali promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la santificazione, nel timore di Dio.
Vangelo
Lc 6, 31-36
Il Signore ha detto: “Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate chi vi ama, che merito è per voi? Infatti, anche i peccatori amano quelli che li amano. Infatti, se fate del bene a chi fa del bene a voi, che merito è per voi? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate di ricevere, che merito è per voi? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Piuttosto, amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare nulla in contraccambio, e la vostra ricompensa sarà grande; e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo sugli ingrati e sui malvagi. Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”.
Domenica XII di Matteo
Deposizione della Santa Cintura della Santissima Madre di Dio
Lettura della Domenica
31 Agosto 2025
Apolytikion
Apostolo
Eb 9, 1-7
Fratelli.... anche la prima alleanza aveva norme di culto e il santuario terrestre. Fu preparata infatti una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la mensa e la presentazione dei pani, ed è detta “Santa”. Dietro la seconda cortina c’era una tenda chiamata “Santa dei Santi”, che aveva l’altare d’oro dell’incenso e l’arca dell’alleanza ricoperta intorno dappertutto d’oro. In questa c’era un’anfora d’oro con la manna e il bastone d’Aronne che era fiorito, e le tavole dell’alleanza; sopra di essa i Cherubini di gloria ombreggiavano il propiziatorio. Di queste cose non è ora il caso di parlare in dettaglio. Essendo le cose così disposte, nella prima tenda entrano in ogni tempo i sacerdoti che compiono i servizi del culto. Invece nella seconda entra solo il gran sacerdote, una volta l’anno, non senza il sangueche offre per se stesso e per i peccati d’ignoranza del popolo.
Vangelo
Mt 19, 16-26
In quel tempo, un giovane si avvicinò a Gesù e gli disse: “Maestro, che cosa devo fare di buono perché abbia la vita eterna?” Egli disse a lui: “Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è il buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Gli chiese: “Quali?”. Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Tutto questo lo ho osservato dalla mia giovinezza; cosa manca ancora?” Gesù gli disse: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. Udito questo, il giovane se ne andò rattristato, perché aveva molte ricchezze. Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità vi dico che un ricco difficilmente entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”. All’udir ciò i discepoli erano molto stupiti e dicevano: “Chi si potrà dunque salvare?” Gesù li guardò e disse loro: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile”.
DOMENICA XI di MATTEO
LETTURA DELLA DOMENICA
24 Agosto 2025
APOSTOLO
1 CORINZI 9:2-12
Fratelli .....se per altri non sono apostolo, per voi lo sono; perché il sigillo del mio apostolato siete voi nel Signore. Questa è la mia difesa davanti a coloro che mi esaminano. Non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? Non abbiamo forse il diritto di condurre in giro una sorella e una donna, come fanno gli altri apostoli, i fratelli del Signore e Cefa? O forse soltanto io e Barnaba non abbiamo il diritto di astenerci dal lavorare? Chi mai infatti serve a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pasce un gregge e non mangia il latte del gregge? Non dico io queste cose secondo l'uomo? O non dice anche la legge queste cose? Sta scritto infatti nella legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue che ara. Non ha forse parte con Dio nei confronti dei buoi? Oppure parla per noi? Poiché sta scritto per noi: chi ara deve arare nella speranza, e chi ara deve avere parte alla speranza, nella speranza. Se abbiamo seminato per voi i beni spirituali, non raccoglieremo forse i vostri beni materiali? Se altri hanno parte alla vostra autorità, non l'abbiamo forse anche noi? Noi però non abbiamo usato di questa autorità, ma ci freniamo in ogni cosa, per non ostacolare il vangelo di Cristo.
VANGELO
MATTEO 18:23-35
Per questo motivo il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. E, avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che gli doveva mille talenti. E poiché non era in grado di restituire, il suo padrone gli ordinò di prendere la moglie, i figli e tutto ciò che aveva, e di restituire tutto ciò che aveva. Allora il servo, prostratosi, lo adorò, dicendo: Signore, abbi pazienza con me e ti pagherò ogni cosa. Allora il padrone di quel servo, mosso a compassione, lo sciolse e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; gli mise le mani addosso e lo strangolò, dicendo: Pagami quello che devi. E il suo conservo, prostratosi ai suoi piedi, lo supplicava, dicendo: Abbi pazienza con me e ti pagherò. Ma egli non volle, anzi andò e lo fece gettare in prigione, finché non avesse pagato il dovuto. Ma i suoi conservi, visto ciò che era accaduto, ne furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il suo padrone lo chiamò e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu mi hai pregato; non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, così come io ho avuto pietà di te? E il suo padrone, adirato, lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse pagato tutto il dovuto. Così anche il mio Padre celeste farà con voi, se non perdonerete di cuore ciascuno al proprio fratello.
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