LA CHIESA ORTODOSSA 21 MAGGIO
CELEBRA I SANTI
SAN COSTANTINO ED ELENA
San
Costantino Imperatore.
Costantino il Grande, primo imperatore cristiano di Roma, nacque a
Naisso in Illiria, l’odierna Nis, Albania nell’anno 280 e morì
a Nicomedia, nell’odierna Turchia, nel 337.
Il
padre Costanzo Cloro era un alto ufficiale dell’esercito, che
divenne sovrano dell’Impero Romano d’Occidente nel 305, in
seguito all’abdicazione di Diocleziano. Con la morte di Costanzo,
avvenuta l’anno successivo, Costantino fu acclamato imperatore dal
suo esercito. Questa scelta fu contestata dagli altri generali, che
diedero inizio ad una lunga serie di guerre civili, che si conclusero
nel 312, con la sconfitta da parte dell’imperatore dell’ultimo
dei suoi rivali, Massenzio, nella battaglia di Ponte Milvio, alla
periferia di Roma.
Ponte
Milvio, al tempo, era situato alle porte dell’Urbe. Intorno a
questa battaglia chiamata col nome del luogo in cui finì, si
sono sviluppate innumerevoli leggende.
La
battaglia durò diversi giorni ed è nota l’importanza
che ebbe nella storia. Costantino, in seguito a una visione, si
convinse d’aver ottenuto la vittoria su Massenzio per grazia del
dio cristiano. La conversione di Costantino sancisce la vittoria del
cristianesimo sul paganesimo.
Scrisse
Eusebio: “Un segno straordinario apparve in cielo. … quando il
sole cominciava a declinare, egli vide con i propri occhi in cielo,
più in alto del sole, il trofeo di una croce di luce sulla
quale erano tracciate le parole IN HOC SIGNO VICES. Fu pervaso da
grande stupore e insieme a lui il suo esercito.” (Eus. VC 37-40)
Cristo
gli sarebbe apparso in sogno “esortando Costantino ad apporre quel
simbolo sugli scudi dei soldati con quei segni celesti di Dio e ad
iniziare quindi la battaglia. Egli fece dunque in questo modo e
ruotando e piegando su se stessa la punta superiore della lettera
greca X (chi), segnò gli scudi con l’abbreviazione della
parola Chrestos (Cristo)” (Lact., 16-17) e che con questo sarebbero
stati Victores (un corpo militare palatino nel basso impero
continuerà a portare proprio questo nome “Victores”) (Amm.
XXV, 6, 3; ND VII).
La
mattina successiva, Costantino ordinò, non solo che venisse
inserito il monogramma delle iniziali di Cristo in greco (X-P) sugli
scudi dei soldati, che portavano inciso il sole, ma anche che venisse
creato il Labarum, lo stendardo, che avrebbe sostituito l’aquila
romana di Giove e a cui tutti i soldati avrebbero dovuto far
riferimento.
Con
la vittoria, Costantino divenne così l’indiscusso monarca
dell’Impero Romano d’Occidente, mentre Licinio regnava su quello
d’Oriente. Nel 323 Costantino attaccò e sconfisse anche
Licinio e da quel momento sino alla sua morte, avvenuta nel 337, fu
il solo sovrano di tutto l’Impero romano.
Nel
313, fu emanato a Milano l’editto di Costantino, con il quale si
decretava valida a tutti gli effetti la religione cristiana accanto
alle forme di paganesimo già diffuse nella popolazione
dell’impero. Con questo editto costantiniano si disponeva anche la
restituzione dei beni alle comunità ecclesiastiche
precedentemente confiscate dall’impero durante i periodi di
persecuzione. Furono, inoltre, adottate politiche per incoraggiarne
la diffusione. Costantino fu il fautore della trasformazione
del cristianesimo da piccola setta oggetto di persecuzioni a una
delle religioni più importanti d’Europa.
L’imperatrice
morì nel 328 o nel 329 e fu sepolta nel mausoleo di Elena,
presso la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro. Il sarcofago,
custodito nei Musei Vaticani, raffigura tematiche militari e per
questo motivo si pensa fosse in origine destinato al figlio.
Sant’Elena è considerata la protettrice dei fabbricanti di
chiodi e di aghi, forse proprio perché ritenuta scopritrice di
quelli serviti per la crocifissione, è invocata anche per
ritrovare gli oggetti smarriti, sempre per via del miracoloso
recupero
degli
strumenti della Passione; in Russia si semina il lino nel giorno
della sua festa, affinché cresca lungo come i suoi capelli.
L’iconografia,
specie quella orientale, raffigura spesso Sant’Elena e San
Costantino insieme ai due lati della Croce, in memoria dei meriti dei
due santi, Costantino concesse la libertà di culto ai
cristiani, Elena ritrovò la vera Croce.
Един от хубавите религиозни празници отразяващ нашите обичаи и вявания.
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