Domenica III di Matteo
Santa Ciriaca megalomartire
Lettura della Domenica
7 luglio 2019
Apostolo
Gal 3,23-4,5
Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e
rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che sarebbe stata
rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo verso
Cristo, perché fossimo giustificati dalla fede. Sopraggiunta
la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti infatti siete
figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti
siete stati battezzati in Cristo vi rivestiste di Cristo. Non c’è
Giudeo né Greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio
o femmina: voi tutti siete uno, in Cristo Gesù. Se voi siete di
Cristo, allora siete seme di Abramo, eredi secondo la
promessa. Ora io dico: per tutto il tempo in cui l’erede è
bambino, in niente differisce da uno schiavo; è padrone di
tutto, ma è soggetto a tutori e amministratori, fino al tempo
stabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo
bambini, eravamo schiavi degli elementi del mondo. Ma
quando giunse la pienezza del tempo, Dio ha inviato il
Figlio suo, fatto da donna, fatto sotto la Legge, per riscattare
quelli che sono sotto la Legge, affinché ricevessimo
l’adozione a figli.
Vangelo
Mt 6, 22-33
Il Signore ha detto: "Lampada del corpo è l'occhio; se
dunque il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà
luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà
tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanta
tenebra! Nessuno può servire due padroni: o odierà uno e
amerà l'altro, o si attaccherà a uno e disprezzerà l'altro: non
potete servire a Dio e a mamonà. Perciò vi dico: non
affannatevi per la vostra vita, cosa mangiare o cosa bere, e
neanche per il vostro corpo, cosa indossare; la vita non vale
più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli
del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei
granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Voi non
contate più di loro? E chi di voi, per quanto si affanni, può
aggiungere un solo cubito alla sua statura? E perché vi
affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del
campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che
neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno
di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è
e domani verrà gettata nel forno, quanto più voi, gente di
poca fede! Non affannatevi dunque dicendo: Che
mangiamo? Che beviamo? Che indossiamo? Tutte queste
cose le cercano i gentili; il Padre vostro celeste infatti sa che
avete bisogno di tutte queste cose. Cercate invece prima il
regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno
messe davanti".
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