Domenica XV di Luca (di Zaccheo)
San Senofonte, con la moglie Maria e i figli
San Clemente di Atene
Lettura della Domenica
26 gennaio 2020
Apostolo
I Tim 4, 9-15
Diletto figlio Timoteo, questa parola è sicura e degna d’ogni accoglienza. Per questo noi
ci affatichiamo e veniamo oltraggiati, perché abbiamo sperato nel Dio vivente, che è il
Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto dei fedeli. Questo proclama e insegna. Nessuno
disprezzi la tua giovane età, ma sii per i fedeli un modello nella parola, nella condotta,
nell’amore, nella fede, nella purezza. In attesa della mia venuta, dedicati alla lettura,
all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu conferito
per mezzo d’una profezia con l’imposizione delle mani dei presbiteri. Abbi cura di queste
cose, dedicati ad esse, affinché a tutti sia manifesto il tuo progresso.
Vangelo
Lc 19, 1-10
In quel tempo Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome
Zaccheo, capo dei pubblicani e molto ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli
riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a
vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò
lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". In fretta
scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È entrato nella casa di un
peccatore!". Ma Zaccheo, fattosi avanti, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà di ciò che
possiedo ai poveri, e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Gesù gli rispose:
"Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo
infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".
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