Domenica XII di Luca
(dei Dieci lebbrosi)
San II
Macario il Grande
San Arsenio di Corfù
San Marco Eugenico, vescovo di Efeso
Lettura della Domenica
19 gennaio 2020
Apostolo
Col 3, 4-11
Fratelli, quando Cristo, la nostra vita, apparirà, allora
anche voi apparirete con lui nella gloria. Fate dunque
morire ciò che appartiene alla terra: fornicazione,
impurità, passione, desideri sfrenati e quell’avidità di
guadagno che è idolatria; a motivo di questi vizi l’ira di
Dio viene sui figli della disobbedienza. Anche voi un
tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in
questi vizi. Ora però deponete anche voi tutte queste
cose: ira, sdegno, malizia, maldicenza, parole oltraggiose
che escono dalla bocca. Non mentitevi gli uni gli altri,
poiché vi siete spogliati dell’uomo vecchio e del suo
modo di agire e vi siete rivestiti del nuovo, che si rinnova
per una piena conoscenza, a immagine del suo Creatore:
in questa condizione non c’è più Greco o Giudeo,
circonciso o incirconciso, barbaro, Scita, schiavo, libero,
ma Cristo è tutto e in tutti.
Vangelo
Lc 17, 12-19
In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio ai confini
tra la Samaria e la Galilea, e gli vennero incontro dieci
lebbrosi, i quali, fermatisi a distanza, alzarono la
voce, dicendo: ”Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!”
Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai
sacerdoti”. E mentre andavano, furono sanati. Uno di
loro, vedendosi guarito, tornò indietro glorificando
Dio a gran voce, e si gettò ai piedi di Gesù per
ringraziarlo. Era un Samaritano. Gesù disse: “Non
sono stati guariti tutti e dieci? Dove sono gli altri
nove? Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a
Dio all’infuori di questo straniero?” E gli disse:
“Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.
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