Domenica IV di Quaresima
del
nostro santo padre Giovanni Climaco
San Marco ieromartire, vescovo di Aretusa
Lettura della Domenica
29 marzo 2020
Apostolo
Eb 6, 13-20
Fratelli, quando Dio fece la promessa ad Abramo, non
potendo giurare per qualcuno superiore a sé, giurò per se
stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. Così,
avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli
uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per
loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni
controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più
chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della
sua decisione, intervenne con un giuramento, perché
grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che
Dio menta, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo
un forte incoraggiamento ad afferrare saldamente la
speranza che ci è posta davanti. In essa noi abbiamo per la
nostra anima un'ancora sicura e salda, che penetra fin
nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per
noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote
per l’eternità secondo l’ordine di Melchisedek.
Vangelo
Mc 9, 17-31
In quel tempo un uomo si avvicinò a Gesù, si inginocchiò
davanti a lui e disse: «Maestro, ho portato da te mio figlio,
posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo
getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si
irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma
non ci sono riusciti». Egli allora, in risposta, disse loro: «O
generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino
a quando vi sopporterò? Portatelo da me». E glielo
portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con
convulsioni il ragazzo e questi, caduto a terra, si rotolava
schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo
gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi,
spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per
ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e
aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per
chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce:
«Signore, credo! Aiutami nella mia incredulità!» Allora
Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito
immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino,
esci da lui e non vi rientrare più». E gridando e
scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò
come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù,
presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Entrò
poi in una casa e i discepoli gli chiesero in disparte:
«Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli
disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare
in alcun modo, se non con la preghiera e il digiuno».
Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva
che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e
diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato
nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta
ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
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