Domenica di Carnevale
San Onesimo apostolo
San Eusebio anacoreta
San Antimo di Chio
Lettura della Domenica
15 febbraio 2015
Kontàkion
Quando sulla terra verrai, o Dio, con gloria, e tremerà l’universo, e
un fiume di fuoco scorrerà davanti al tuo tribunal,e e saranno aperti i libri e
rese pubbliche le cose segrete: liberami allora dal fuoco inestinguibile, e
fammi degno di stare alla tua destra, o giudice giustissimo.
Apostolo
I Cor 8,8 – 9,2
Fratelli, non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio:
se non ne mangiamo, non veniamo a mancare di qualcosa, né, mangiandone, ne
abbiamo un vantaggio. Badate però che questa vostra libertà non divenga
occasione di caduta per i deboli. Se uno infatti vede te, che hai la
conoscenza, stare a tavola in un tempio di idoli, la debole coscienza di questi
non sarà spinta a mangiare le carni immolate agli idoli? Ed ecco, per la tua
conoscenza va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto!
Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro debole coscienza, voi peccate
contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò
mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello! Non sono forse libero?
Non sono un apostolo? Non ho veduto Gesù,
il nostro Signore? E non siete voi la mia opera nel Signore? Se per altri non
sono apostolo, almeno per voi lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato
nel Signore.
Vangelo
Mt 25, 31- 46
Il Signore ha detto: “Quando il Figlio dell’uomo verrà
nella sua gloria con tutti i suoi angeli santi, siederà sul trono della sua
gloria. E saranno riunite davanti a lui tutti i popoli, ed egli separerà gli
uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le
pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il Re dirà a quelli
alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno
preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Perché ho avuto fame e mi
avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero straniero e
mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in
carcere e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore,
quando ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e
ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo
ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere
e siamo venuti a visitarti? E il Re risponderà loro: In verità vi dico: ogni
volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano
da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi
angeli.
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho
avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato,
nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando ti abbiamo
visto affamato o assetato, forestiero, nudo, malato o in carcere e non ti
abbiamo assistito? Allora egli risponderà loro: In verità vi dico: ogni volta
che non avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, i giusti
invece alla vita eterna”.
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