Domenica III di Luca
San Luca evangelista e apostolo
San Marino martire
LETTURA DELLA DOMENICA
18 Ottobre 2015
Apostolo
Col 4, 5-11. 14-18
Fratelli, comportatevi saggiamente con quelli di fuori, approfittate di ogni
occasione. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per
sapere come rispondere a ciascuno.
Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tichico, il caro fratello e ministro
fedele, mio compagno nel servizio del Signore. Ve l'ho mandato appunto
perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori;
con lui ho mandato anche Onesimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri.
Essi vi informeranno su tutte le cose di qui. Vi salutano Aristarco, mio
compagno di carcere, e Marco, il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete
ricevuto istruzioni -se verrà da voi, fategli buona accoglienza- e Gesù,
chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno
collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione. Vi
salutano Luca, il caro medico, e Dema. Salutate i fratelli di Laodicea e Ninfa,
con la comunità che si raduna nella sua casa. E quando questa lettera sarà
stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi, e
anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. Dite ad Archippo: "Considera il
ministero che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene".
Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene.
La grazia sia con voi.
Vangelo
Lc 10, 16-21
Il Signore disse: “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza
me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”. I settantadue
tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demoni si sottomettono a
noi nel tuo nome”. Egli disse: “Io vedevo satana cadere dal cielo come la
folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli
scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non
rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto
che i vostri nomi sono scritti nei cieli”. In quello stesso istante Gesù esultò
nello Spirito santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della
terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai
piccoli. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto”.
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