Domenica II di Matteo
San Anatolio patriarca di Costantinopoli
San Giacinto martire
Lettura della Domenica
3 luglio 2016
Apostolo
Rm 2, 10-16
Fratelli, gloria e onore e pace a chiunque operi il bene,
sia Giudeo in primo luogo che Greco: presso Dio,
infatti, non c’è preferenza di persona. Quelli che senza la
Legge hanno peccato, moriranno senza la Legge; quelli
invece che hanno peccato sotto la Legge, saranno
giudicati per mezzo della Legge. Giusti davanti a Dio
non sono quelli che ascoltano la Legge: sarà giustificato
chi mette in pratica la Legge. Infatti, quando i pagani,
che non hanno la Legge, per natura operano secondo la
Legge, essi, pur non avendo la Legge, sono legge a se
stessi. Essi dimostrano che quanto la Legge esige è
scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza
della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che
ora li accusano ora li difendono. Così avverrà nel giorno
in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo il
mio vangelo, per mezzo di Cristo Gesù.
Vangelo
Mt 4, 18-23
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di
Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato
Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in
mare; erano infatti pescatori. E disse loro: "Seguitemi,
e vi farò pescatori di uomini." Ed essi subito, lasciate le
reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due
fratelli, Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni suo
fratello, che insieme con Zebedeo, loro padre,
aggiustavano le reti nella loro barca. Li chiamò ed essi,
lasciata la barca e il padre, subito lo seguirono. E Gesù
percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro
sinagoghe, annunciando il vangelo del regno e
guarendo ogni sorta di malattia e di infermità nel
popolo.
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