sabato 6 agosto 2016

Domenica VII di Matteo - 07/08/2016 - San Domezio martire

 Domenica VII di Matteo 

Άγιος Δομέτιος ο Πέρσης και οι δύο μαθητές του

San  Domezio martire 

Lettura della Domenica

7 agosto 2016



Apostolo
Rm 15, 1-7

 Fratelli, noi forti dobbiamo portare le infermità dei deboli e non piacere a noi stessi. Ciascuno di noi piaccia al prossimo nel bene, per l’edificazione. Cristo infatti non piacque a se stesso, ma - com’è scritto – gli oltraggi di quelli che ti oltraggiano sono caduti su di me. Quanto fu scritto un tempo, lo fu per nostra istruzione perché abbiamo la speranza, in virtù della pazienza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture. Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di pensare gli uni degli altri secondo Cristo Gesù, perché con una sola voce, unanimi, glorifichiate Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò a vicenda, come Cristo vi ha accolto a gloria di Dio.  
Vangelo
Mt 9, 27-35

 In quel tempo due ciechi seguivano Gesù urlando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi!” Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: “Credete che io abbia il potere di farlo?” Gli risposero: “Sì, Signore!” Allora toccò loro gli occhi e disse: “Sia fatto a voi secondo la vostra fede”. E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: “Badate che nessuno lo sappia!”. Ma essi, appena usciti, ne sparsero la notizia in tutta quella regione. Usciti costoro, gli presentarono un uomo muto, indemoniato. Scacciato il demonio, il muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: “Non si è mai vista una cosa così in Israele!” Ma i farisei dicevano: “Scaccia i demoni per opera del principe dei demoni”. Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità nel popolo. 

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