Domenica III di Luca
San Giacomo di Alfeo (detto il minore)
Lettura della Domenica
9 ottobre 2016
Apostolo
II Cor 6, 1-10
Fratelli, poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non
accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Nel tempo
favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ecco adesso il tempo favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
A nessuno diamo motivo di scandalo, perché non venga biasimato
il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di
Dio, con molta pazienza, nelle tribolazioni, nei bisogni, nelle
angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche,
nelle veglie, nei digiuni; con purezza, sapienza, longanimità, bontà,
con lo Spirito Santo, con amore sincero; con la parola di verità, con
la potenza di Dio; con le armi della giustizia nella destra e nella
sinistra; nella gloria e nella umiliazione, nella cattiva e nella buona
fama; ritenuti impostori e invece veritieri; come sconosciuti, eppure
ben conosciuti; moribondi, eppure viviamo; puniti, ma non messi a
morte; afflitti, eppure sempre lieti; poveri, mentre arricchiamo
molti; nullatenenti, ma eppure possedendo ogni cosa!
Vangelo
Lc 7, 11-16
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Naìn e con
lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando
fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla
sepoltura un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova,
e molta gente della città era con lei. Appena il Signore la vide,
si commosse per lei e le disse: “Non piangere!” Si avvicinò,
toccò la bara e i portatori si fermarono. Egli disse: “Ragazzo,
dico a te: alzati!” Il morto si mise seduto e cominciò a parlare,
ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e
glorificavano Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto in
mezzo noi” e “Dio ha visitato il suo popolo!”
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