Domenica IV di Luca
Santi Padri del VII Concilio Ecumenico (Nicea, 787)
San Longino il Centurione
Lettura della Domenica
16 ottobre 2016
Apostolo
Tt 3, 8-15
Diletto figlio Tito, questa parola è degna di fede e perciò
voglio che tu sia fermo su tali cose, affinché quelli che
credono in Dio si sforzino di eccellere nelle opere buone.
Ciò è bello e utile agli uomini. Evita invece sciocche
controversie, le genealogie, le dispute e le polemiche
intorno alla Legge, perché sono inutili e vane. Dopo un
primo e un secondo ammonimento evita l’uomo fazioso:
sai bene che tali persone sono fuori strada e
continueranno a peccare, condannandosi da sé. Quando ti
avrò mandato Artema o Tìchico, affrèttati a raggiungermi
a Nicopoli, perché ho deciso di passare lì l’inverno.
Provvedi con cura a Zena, il giurista, e ad Apollo, perché
non manchi loro nulla. Imparino così anche i nostri a
distinguersi nel fare il bene per le necessità urgenti,
affinché non rimangano infruttuosi. Ti salutano tutti
coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella
fede. La grazia sia con tutti voi! Amin.
Vangelo
Lc 8, 5-15
Il Signore ha detto questa parabola: "Uscì il seminatore a
seminare i suoi semi. Mentre seminava, uno cadde lungo la
strada, fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Un
altro cadde sulla roccia, germogliò e si seccò perché non aveva
umidità. Un altro cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti
insieme ad esso, lo soffocarono. Un altro cadde sulla terra
buona, germogliò e fruttò cento volte tanto". E detto questo,
esclamò: "Chi ha orecchi per intendere, intenda!" Allora i suoi
discepoli gli domandarono il significato di questa parabola. Ed
egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio;
agli altri parlo in parabole affinché guardando non vedano e
ascoltando non comprendano*. Il significato della parabola è
questo: il seme è la parola di Dio. Quelli caduti lungo la strada
sono quelli che hanno ascoltato, ma poi viene il diavolo e toglie
la parola dal loro cuore perché, non avendo creduto, non siano
salvati. Quelli caduti sulla roccia sono quelli che, quando
ascoltano, accolgono con gioia la parola ma non hanno radici:
credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova
vengono meno. Quello caduto tra i rovi, sono quelli che hanno
ascoltato, ma strada facendo si lasciano sopraffare da
preoccupazioni, ricchezze, e dai piaceri della vita, e così non
giungono a maturazione. Quello caduto sulla terra buona,
sono quelli che, dopo aver ascoltato la parola con cuore nobile
e buono, la custodiscono e producono frutto con la
perseveranza".
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