Domenica IX di Luca
San Gregorio Decapolita (816),
San Proclo di C.poli (447)
Lettura della Domenica
20 novembre 2016
Apostolo
Gal 6, 11-18
Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunciato
non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto né l’ho
imparato da un uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo
nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di
Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo la maggior
parte dei coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro
zelante delle tradizioni dei padri. Quando poi piacque a
Dio - che mi aveva scelto fin dal ventre di mia madre e mi
aveva chiamato con la sua grazia - di rivelare in me il
Figlio suo affinché lo annunciassi ai pagani, subito, senza
chiedere consiglio a nessuno, senza salire a Gerusalemme
da quelli che erano apostoli prima di me, mi recai in
Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni,
salii a Gerusalemme per vedere Pietro e rimasi presso di
lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi nessun altro se
non Giacomo, il fratello del Signore.
Vangelo
Lc 12, 16-21
Il Signore ha detto questa parabola: "La campagna di un
uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli
ragionava tra sé: Non ho dove riporre i miei raccolti, come
farò? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne
costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il grano e i miei
beni, e dirò a me stesso: Anima mia, hai molte provviste per
molti anni. Riposati, mangia, bevi e divertiti. Ma Dio gli disse:
Stolto, questa stessa notte ti verrà richiesta la tua vita, e a chi
andranno le cose che hai preparato? Così accade a chi
accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio".
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