XIII DOMENICA DI LUCA
San Giacomo il persiano
Lettura della Domenica
27 novembre 2016
Apostolo
Ef 2, 4-10
Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per l’immenso amore
col quale ci ha amati, per quanto morti in seguito alle
trasgressioni, ci ha fatto rivivere col Cristo – per grazia
foste salvati – e ci ha risuscitati e fatti sedere nella sommità
dei cieli insieme in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli
futuri l’immensa ricchezza della sua grazia mediante la
sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Infatti siete salvi per
grazia tramite la fede; e ciò non proviene da voi ma è dono
di Dio; né dalle opere, perché nessuno se ne vanti. In
realtà siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per fare le
opere buone, che Dio ha predisposto perché le
praticassimo.
Vangelo
Lc 18, 18-27
In quel tempo un uomo, per metterlo alla prova, chiese a
Gesù: "Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la
vita eterna?" Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono?
Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Tu conosci i
comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non
rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre".
Quello allora disse: " Tutte queste cose le ho osservate fin
dalla giovinezza". Udito ciò, Gesù gli disse: "Una cosa
ancora ti manca: vendi tutti quel che hai, distribuiscilo ai
poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi". Ma
quello, udite queste parole, divenne assai triste perché era
molto ricco. Quando Gesù lo vide così triste, disse:
"Quant'è difficile per coloro che possiedono ricchezze
entrare nel regno di Dio! E' più facile infatti per un
cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco
entrare nel regno di Dio!". Quelli che ascoltavano dissero:
"Ma allora chi può essere salvato?" Egli allora disse: "Ciò
che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio".
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