Domenica VII di Luca
Santo padre Paolo, arcivescovo di Costantinopoli, confessore
Lettura della Domenica
6 novembre 2016
Apostolo
Gal 1, 11-19
Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunciato non è
secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto né l’ho imparato da
un uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito
certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo:
perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo.
Superavo nel giudaismo la maggior parte dei coetanei del
mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni
dei padri. Quando poi piacque a Dio - che mi aveva scelto fin
dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua
grazia - di rivelare in me il Figlio suo affinché lo annunciassi
ai pagani, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza
salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di
me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito,
dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Pietro e rimasi
presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi nessun
altro se non Giacomo, il fratello del Signore.
Vangelo
Lc 8, 41-56
In quel tempo venne un uomo di nome Giàiro, che era capo
della sinagoga. Gettatosi ai piedi di Gesù, lo supplicava di
andare a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa
dodici anni, stava per morire. Mentre Gesù si recava in quel
luogo, la folla lo premeva da ogni parte. E una donna, che
soffriva di continue perdite di sangue da dodici anni e che
aveva speso l’intero suo patrimonio con i medici, senza che
nessuno fosse riuscito a guarirla, gli si avvicinò alle spalle e
toccò il lembo del suo mantello: subito il flusso di sangue si
arrestò. Gesù disse: Chi mi ha toccato? Tutti negavano. Pietro e
quelli che erano con lui dissero: Maestro, la folla ti stringe da
ogni parte e ti schiaccia, e dici: “Chi mi ha toccato”? Ma Gesù
disse: Qualcuno mi ha toccato: so che una forza è uscita da me.
Allora la donna, rendendosi conto che non poteva rimanere
nascosta, si fece avanti tremando, si gettò ai suoi piedi e
dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l’aveva
toccato e come era stata subito guarita. Egli le disse: Figlia, la
tua fede ti ha salvata. Va’ in pace. Stava ancora parlando,
quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga a dire:
Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro. Ma Gesù,
avendo udito, rispose: Non temere; soltanto abbi fede e sarà
salvata. Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare
con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e
alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e si battevano il
petto per lei. Ma egli disse: Non piangete: non è morta, ma
dorme. Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta. Ma
egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, àlzati!
Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. E ordinò
di darle da mangiare. I genitori rimasero sbalorditi, ma egli
comandò loro di non raccontare a nessuno dell’accaduto.
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