sabato 3 giugno 2017

IL GRANDE VESPRO DI PENTECOSTE O DELLA GENUFLESSIONE 04/06/2017

 IL GRANDE VESPRO 
           DI PENTECOSTE DELLA                              GENUFLESSIONE


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LUNEDI’ DOPO PENTECOSTE
DELLO SPIRITO SANTO
NELLA DOMENICA DI PENTECOSTE
VESPERO DELLA GENUFLESSIONE


Il Vespero dello Spirito Santo, o Funzione della Genuflessione, viene celebrato di norma subito dopo la Liturgia della Domenica di Pentecoste.


Il sacerdote: Benedetto il nostro Dio, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.


Il lettore legge il Venite... ed  il salmo 103

Venite, adoriamo e prosterniamoci al Re nostro Dio!
Venite, adoriamo e prostriamoci a Cristo Re e nostro Dio!
Venite, adoriamo e prostriamoci a Cristo stesso, Re e Dio nostro!


Benedici anima mia, il Signore; Signore Dio mio, ti sei grandemente esaltato.
Di lode e di splendore ti sei rivestito, avvolto di luce come di un manto.
E' lui che stende il cielo come una tenda, che copre di acque le sue alte stanze;
che fa delle nubi il suo piedistallo, che passeggia sulle ali dei venti;
che fa i suoi Angeli come soffi di vento e i suoi ministri come fuoco ardente;
che ha fondato la terra sulla sua stabilità, non sarà piegata per i secoli dei secoli.
L'abisso come un manto è la sua veste, sui monti s'innalzeranno le acque.
Alla tua minaccia fuggiranno, alla voce del tuo tuono avranno paura.
Salgono sui monti e scendono nelle pianure al luogo che hai fondato per loro;
hai posto un confine che non oltrepasseranno e non torneranno a coprire la terra.
E' lui che fa scaturire le sorgenti nelle valli, in mezzo ai monti scorreranno le acque.
Abbevereranno tutte le fiere della campagna, le riceveranno gli onagri per dissetarsi.
Presso di esse gli uccelli del cielo dimoreranno, di tra le rocce emetteranno la voce.
E' lui che abbevera le montagne dalle sue alte stanze: dal frutto delle tue opere sarà saziata la terra.
E' lui che fa crescere il fieno per le bestie e le erbe a servizio degli uomini,
perché traggano il pane dalla terra e il vino rallegra il cuore dell'uomo;
perché rendano gioioso il volto con l'olio e il pane rinsalda il cuore dell'uomo.
Saranno saziati gli alberi della pianura e i cedri del Libano che ha piantato.
Là i passeri si annideranno e il nido della cicogna li sovrasta.
Gli alti monti sono rifugio per le cerve e la roccia per le lepri.
Ha fatto la luna per segnare i tempi, il sole ha conosciuto il suo tramonto.
Hai posto le tenebre e fu notte; in essa si aggireranno tutte le fiere della foresta:
i leoncini ruggenti per far preda e cercare da Dio il loro cibo.
E' sorto il sole e si raduneranno, si accovacceranno nelle loro tane.
Uscirà l'uomo per la sua opera e per il suo lavoro fino a sera.
Come sono grandi le tue opere, Signore: tutto hai fatto con sapienza, * la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare grande e vasto: ci sono esseri guizzanti senza numero, animali piccoli e grandi.
Là passano le navi e questo drago che hai plasmato per burlarti di lui.
Tutti rivolti a te attendono che tu dia loro il cibo a tempo opportuno.
Se tu lo dai loro, lo raccoglieranno; e se tu apri la mano, l'universo sarà riempito di bontà.
Se distogli il tuo volto, saranno sconvolti; toglierai il loro spirito e verranno meno e alla loro polvere ritorneranno.
Manderai il tuo spirito e saranno creati e rinnoverai la faccia della terra.
La gloria del Signore sia in eterno, si rallegri il Signore delle opere sue;
lui che guarda sulla terra e la fa tremare, tocca i monti, e fumano.
Canterò al Signore nella mia vita, salmeggerò al mio Dio finché esisto.
Gli sia dolce il mio parlare e mi rallegrerò nel Signore.
Spariscano i peccatori dalla terra e gli iniqui, così da non sussistere più. Benedici, anima mia, il Signore.        

Il sole ha conosciuto il suo tramonto. Hai posto le tenebre e fu notte; Come sono grandi le tue opere, Signore: tutto hai fatto con sapienza.

Gloria... E ora.
Alleluia, Alleluia, Alleluia, gloria a Te o Dio, (2 volte)
Alleluia, Alleluia, Alleluia, gloria a Te o Dio, speranza nostra, Signore gloria a Te!


Mentre il Lettore o il Vescovo o l’Igumeno legge il salmo 103, il Sacerdote recita a sottovoce  le preghiere del Lucernario.

Prima Preghiera

Signore, clemente e misericordioso, paziente e ricco di misericordia, accogli la nostra preghiera e attendi alla voce della nostra supplica. Fa per noi un segno verso il bene; guidaci sulla tua via per camminare nella tua verità. Allieta i nostri cuori nel timore del tuo santo nome, poiché tu sei grande e compi meraviglie. Tu sei il solo Dio e non vi è chi sia simile a te fra gli dei, o Signore,  potente nella misericordia e buono nella forza per aiutare, consolare e salvare tutti coloro che sperano nel tuo santo nome.
         Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen

Seconda preghiera

Signore, nel tuo sdegno non accusarci e nella tua ira non punirci, ma agisci con noi secondo la tua bontà, medico e curatore delle nostre anime. Guidaci verso il porto della tua volontà; illumina  gli occhi dei nostri cuori nella conoscenza della tua verità; e concedici che il resto di questo giorno sia pacifico e senza peccato, come pure tutto il tempo della nostra vita, per l’intercessione della santa Madre di Dio e di tutti santi.
         Poiché tua è la potenza, tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Terza preghiera

Signore Dio nostro, ricordati di noi, peccatori ed inutili tuoi servi, nel nostro invocare il tuo santo nome e non disonorarci nell’attesa della tua misericordia, ma elargiscici Signore, tutto ciò che chiediamo per la salvezza; degnaci di amarti e di avere timore di te con tutto il nostro cuore e di compiere in tutto la tua volontà.
         Poiché tu sei Dio buono e amico degli uomini e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Quarta preghiera

Tu che sei celebrato con inni senza fine e con dossologie incessanti dalle sante schiere, riempi la nostra bocca della tua lode per dare magnificenza al tuo santo nome; e donaci parte ed eredità con tutti quelli che hanno timore di te nella verità e custodiscono i tuoi comandamenti, per l’intercessione della santa Madre di Dio e di tutti i tuoi santi.
         Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen

Quinta preghiera

Signore, Signore, tu che sostieni tutto l’universo col tuo palmo immacolato, che sei paziente con tutti noi, che ti affliggi sulle nostre cattiverie, ricordati dei tuoi sentimenti di pietà e della tua misericordia, visitaci nella tua bontà e donaci di sfuggire per il resto del giorno presente, dalle varie macchinazioni del maligno, e custodisci incolume la nostra vita per la grazia del tuo santissimo Spirito.
         Per la misericordia e l’amore per gli uomini del tuo unigenito Figlio, con il quale sei benedetto, insieme al santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli.

Sesta preghiera

Dio grande e meraviglioso, che con bontà indicibile e generosa provvidenza dirigi ogni cosa; Tu che ci hai donato i beni terrestri, che grazie ai beni che ci hai elargito, ci hai dato in pegno il regno promesso. Tu che ci hai fatto evitare ogni male anche nella parte trascorsa del giorno presente, donaci di portare a termine in modo irreprensibile, il tempo che ci rimane, davanti alla tua santa gloria, inneggiando a te, il solo Dio nostro, buono e amico degli uomini.
         Poiché tu sei il nostro Dio e noi rendiamo gloria a te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Settima preghiera

O Dio grande ed eccelso, che solo possiedi l’immortalità,  abitando la luce inaccessibile; Tu che hai fatto tutta la creazione con sapienza, che hai separato la luce dalle tenebre, ponendo il sole a dominio del giorno e la luna e le stelle a dominio della notte; tu che hai reso degni noi peccatori, nell’ora presente di accostarci al tuo volto in confessione e di offrirti la dossologia serale. Tu stesso Signore amico degli uomini, eleva la nostra preghiera come incenso davanti a te e accoglila come profumo soave. Concedici pacifica la sera presente e la notte che si avvicina;  rivestici con armi di luce; liberaci dalla paura notturna e da tutto ciò che brancola nel buio. Dacci il sonno, che hai donato a riposo  per la nostra  debolezza, libero da ogni fantasia diabolica. Sì, Sovrano di tutte le cose, elargitore di ogni bene, affinché, compunti anche sui nostri giacigli, ricordiamo nella notte il tuo nome e, illuminati dalla meditazione dei tuoi comandamenti, ci leviamo nell’esultanza dell’anima, per la glorificazione della tua bontà, offrendo preghiere e suppliche alla tua clemenza per i nostri propri peccati e per tutto il tuo popolo: visitalo con misericordia per intercessione della santa Madre di Dio.
         Poiché tu sei Dio buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Intanto il diacono, tenendo il proprio sticharion e l’orarion, si avvicina al sacerdote dicendo: Benedici Signore, lo Sticharion con l’Orarion. E mentre il sacerdote li benedice con Benedetto il Dio nostro, egli gli bacia la mano e li indossa.

LA LITANIA DI PACE

Terminata la lettura del Salmo introduttivo, il diacono, postosi davanti alla Porta Regale dice la grande supplica o litania di pace, e il coro risponde ad ogni invocazione con Kyrie, eléison. Non essendoci il diacono, tutte le sue parti vengono dette dal sacerdote davanti alla Sacra Mensa.

In pace preghiamo il Signore.

Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre anime, preghiamo il Signore.

Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore.

Per questa santa casa e per coloro che vi entrano con fede, devozione e timor di Dio, preghiamo il Signore.

Per i cristiani fedeli ed ortodossi, preghiamo il Signore.

Per il nostro Arcivescovo N..., per il venerabile presbiterio, per il diaconato in Cristo, per tutto il clero ed il popolo, preghiamo il Signore.

[Nei sacri monasteri maschili si aggiunge:

Per il nostro padre N…, ieromonaco, e per tutta la nostra fraternità in Cristo, preghiamo il Signore.

Nei sacri monasteri femminili si dice:

Per la nostra santa Igumena N…, monaca e per il suo seguito, preghiamo il Signore.]

Per i nostri governanti e per tutte le autorità civili e militari,  preghiamo il Signore.

Per il popolo qui presente che attende la grazia dello Spirito Santo, preghiamo il Signore.

Per coloro che piegano il loro cuore davanti al Signore e le ginocchia, preghiamo il Signore.

Per essere resi forti per giungere alla perfezione, preghiamo il Signore.

Perché venga inviata abbondante la sua misericordia su di noi, preghiamo il Signore.

Perché la nostra genuflessione sia accetta, come incenso davanti a Lui, preghiamo il Signore.

Per coloro che hanno bisogno del suo aiuto, preghiamo il Signore.

Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo  e necessità,  preghiamo il Signore.

Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro : A Te, Signore.

Il sacerdote: Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il coro : Amen.

I cori cantano i Salmi del Lucernaio, cioè il    Signore, a Te ho gridato, con gli stichirà del giorno.
Il diacono si porta verso il sacerdote  e dice: Benedici Signore, l’incenso.
Il sacerdote benedice dicendo: Benedetto il nostro Dio.[1]

E dopo la benedizione, quando il coro canta la parola come incenso, il diacono incensa la Sacra Mensa e tutto il Santuario. Uscendo dalla Porta settentrionale, incensa le sante icone, tre volte ciascuna, il popolo e tutto il tempio. Rientrando incensa di nuovo le icone ed entrando nel Santuario dalla porta meridionale incensa nuovamente la Santa Mensa e coloro che sono nel Santuario.


LUCERNAIO
(Salmo 140)

Signore, ho gridato a te, ascoltami.
Ascoltami, Signore.

        Signore, ho gridato a te, ascoltami,
volgiti alla voce della mia supplica, quando grido a te. Ascoltami, Signore.
     
        Si elevi la preghiera mia, come incenso davanti a te, l'alzarsi delle mie mani, sacrificio serale. Ascoltami, Signore.

      Poni, Signore, una custodia alla mia bocca e una porta fortificata intorno alle mie labbra.
       Non lasciar piegare il mio cuore a parole malvagie, per trovare scuse ai peccati.
       Insieme agli uomini che commettono iniquità e non avrò parte con ciò che essi scelgono.
       Mi corregga il giusto con misericordia e mi rimproveri, ma l'olio del peccatore non unga il mio capo,
        Poiché ancora la mia preghiera sta in mezzo alle loro compiacenze. Sono stati inghiottiti accanto alla pietra i loro giudici.
        Ascolteranno le mie parole, perché si sono fatte dolci. Come una zolla di terra si spacca sul suolo, sono state sparse le nostre ossa presso gli inferi.
       Poiché verso di te, Signore, Signore, stanno i miei occhi: in te ho sperato, non disperdere la mia anima.
        Custodiscimi dal laccio che mi hanno teso e dagli inciampi degli operatori di iniquità.
        Cadranno nella loro rete i peccatori; da solo sono io, finché io passi.

(Salmo 141)

Con la mia voce al Signore ho gridato, con la mia voce il Signore ho supplicato.
       Effonderò davanti a lui la mia supplica, davanti a lui esporrò la mia afflizione.
      Al venir meno del mio spirito da me, tu conosci i miei sentieri.
      Su questa via, in cui camminavo, mi hanno nascosto un laccio.
      Osservavo a destra e vedevo: e non c'era chi mi conoscesse;
      E’ perduto ogni scampo per me e non c'è chi cerchi l'anima mia.
    A te Signore ho gridato e ho detto: Tu sei la mia speranza, la mia parte nella terra dei viventi.
    Attendi alla mia supplica, perché molto sono stato umiliato;
    Liberami dai miei persecutori, perché sono divenuti forti più di me.

Per 10 Stichirà


Trai dal carcere l'anima mia, perché confessi il tuo nome,

Mi attenderanno i giusti, finché tu mi abbia ricompensato.

Per 8 Stichirà
(Salmo 129)

Dalle profondità ho gridato a te, Signore: Signore, ascolta la mia voce.

Siano le tue orecchie attente alla voce della mia supplica.

Per 6 Stichirà

Se osservi le iniquità, Signore, Signore, chi potrà resistere? Poiché presso di te è la benevolenza.

Tono 4

Fatti  straordinari hanno visto oggi tutte le genti nella città di Davide, quando lo Spirito Santo è disceso in lingue di fuoco, come l’ispirato Luca ha dichiarato. Disse infatti: mentre  erano riuniti i Discepoli di Cristo, ecco un rombo come di vento che soffia impetuoso, e riempì la casa dove erano seduti; e tutti cominciarono a sussurrare in termini stranieri, con dogmi stranieri, con dottrine straniere, della Santa Trinità.

Per il tuo nome ti ho atteso lungamente, o Signore: ha tanto atteso l'anima mia la tua parola, ha sperato l'anima mia nel Signore.

Si ripete come sopra.

Per  4 Stichirà


Dalla veglia del mattino fino a notte, dalla veglia del mattino speri Israele nel Signore.

Tono 4

Lo Spirito Santo da sempre era, ed è e sarà, né mai ha avuto un principio, né mai cesserà di essere, ma sempre al Padre e al Figlio è posto insieme e con essi annoverato: vita e creatore di vita; luce ed dispensatore di luce, buono per essenza e sorgente di bontà; per lui il Padre è conosciuto ed il Figlio è glorificato, e da tutti viene riconosciuto: unica forza, unica unione, unica adorazione, della Santa Trinità.

Poiché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione ed egli redimerà Israele da tutte le sue iniquità.

Si ripete come sopra.


Genti tutte lodate il Signore, lodatelo insieme, popoli tutti.
Tono 4

Lo Spirito Santo è luce e vita e viva sorgente intellettuale; Spirito di Sapienza, Spirito di intelligenza, buono, retto, intelligente, che guida, che purifica dalle colpe; Dio e deificante; fuoco che procede dal fuoco, che parla, opera, che distribuisce i carismi; per lui tutti i Profeti, gli Apostoli di Dio con i Martiri, sono stati corroborati; estranea novella, estranea visione, fuoco che si divide, per distribuire carismi.

Perché si è rafforzata su di noi la sua misericordia, e la verità del Signore rimane in eterno.

Si ripete come sopra

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
E ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Tono 2 pl.

Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che sei presente in ogni luogo e ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e dispensatore di vita, vieni e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia e salva, o Buono, le nostre anime..

L’ INGRESSO

Mentre si canta il Gloria, E ora, avviene l’ingresso, così come di seguito descritto.
Fatto benedire l’incenso dal sacerdote, entrambi escono dalla porta settentrionale, preceduti dai ceroferai, e il diacono con il turibolo e seguito dal sacerdote. Scendendo da settentrione e poi verso il centro, si portano nel mezzo del tempio e il diacono dice: Preghiamo il Signore. Il sacerdote, chinato il capo, dice sottovoce la seguente preghiera:

PREGHIERA DELL’INGRESSO

Alla sera, al mattino e a mezzogiorno, ti lodiamo, ti benediciamo, ti rendiamo grazie e ti preghiamo, Sovrano di ogni cosa, Signore amico degli uomini. Eleva la nostra preghiera come incenso davanti a te, e non piegare i nostri cuori a parole o a pensieri perversi, ma liberaci da tutti coloro che attentano alle anime nostre. Poiché verso di Te, Signore, Signore sono rivolti i nostri occhi, e in Te abbiamo sperato: non ci confondere, o Dio nostro!

Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre Figlio e Spirito Santo,ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Quindi il diacono: Benedici , Signore, il Santo Ingresso.

Il sacerdote benedice dicendo:

Benedetto l'Ingresso dei Tuoi Santi, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il diacono:       Amen.

E incensa dal suo posto la icona del trono vescovile e le altre icone, ognuna tre volte, ed il popolo attorno.
Terminato il Gloria, il diacono facendo un segno di croce col turibolo, dice ad alta voce:

Sapienza, in piedi!

         E colui che presiede (o il lettore) dice lentamente:


L’INNO VESPERTINO DI RINGRAZIAMENTO

Luce gioiosa della santa gloria, * del Padre immortale, * celeste, santo, beato,* o Cristo Gesù. * Giunti al tramonto del sole, * scorgendo la luce della sera, *cantiamo il Padre, il Figlio,  *e lo Spirito Santo, Dio. *
E’ degno cantare Te in ogni tempo *con voci armoniose, * o Figlio di Dio, che dai la vita,* per questo il mondo ti da gloria!

         Se vi prendono parte più sacerdoti, questi cantano il Luce gioiosa nel mezzo del tempio. Al momento delle parole giunti al tramonto del sole, il diacono, incensando le icone rientra nel Santuario. Dalle parole cantiamo il Padre, il Figlio, i sacerdoti, due a due, chinando il capo verso il trono, rientrano nel Santuario, ponendosi ognuno attorno alla Sacra Mensa, e  terminano l’inno.[2]

Il diacono:        Prokimenon della sera.


Qual Dio è grande, come il nostro Dio; Tu sei il Dio, il solo che fa meraviglie.

Ritornello 1: Hai fatto conoscere fra i popoli la tua potenza.

Τίς Θες μγας, ς Θες μν, σ ε Θες, ποιν θαυμσια μνος.

Ritornello 2: E ho detto: Ora ho cominciato, questo è il mutamento della destra dell’Altissimo.

Cine este Dumnezeu mare, ca Dumnezeul nostru; Tu eşti Dumnezeul care faci minuni.

Ritornello 3: Ho ricordato le opere del Signore: poiché si ricorderà dal principio le tue meraviglie.

Кто Бог белий яко Бог наш; Ты еси Бог творяи чудесаю.


Il diacono dice la piccola supplica.

Ancora e ancora, piegando le ginocchia,  preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Tutti si mettono in ginocchio, mentre il sacerdote, inginocchiatosi dentro il Santuario e guardando verso il popolo, dice ad alta voce le seguenti preghiera:

Immacolato,  incontaminato,   senza principio, invisibile, inaccessibile, imperscrutabile, immutabile, insuperabile, incommensurabile, paziente Signore, che solo hai immortalità, che abiti una luce inaccessibile; che hai fatto il cielo e la terra, il mare e tutte le cose create in essi; Tu che concedi le richieste a tutti prima che vengano formulate. Ti preghiamo e Ti invochiamo, Sovrano amico degli uomini, Padre del Signore e Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, che per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dai cieli e si è incarnato per opera dello Santo Spirito e di Maria la Sempre Vergine e gloriosa Madre di Dio; Egli, dapprima insegnando con le parole e poi dimostrando con le opere, quando si sottopose alla salvifica Passione,  ha dato un esempio a noi umili, peccatori ed indegni servi tuoi di come offrirti preghiere, piegando il collo e le ginocchia, per i nostri peccati e per le mancanze del popolo. Tu stesso, pieno di misericordia ed amico degli uomini, ascoltaci nel giorno in cui Ti invochiamo in modo particolare,  in questo giorno di Pentecoste, nel quale, dopo che il nostro Signore Gesù Cristo è asceso ai cieli e si è seduto alla Tua destra, Dio Padre, ha inviato lo Spirito Santo sui suoi santi discepoli ed apostoli; e lo stesso si è posato sopra ciascuno di loro e tutti furono ripieni della Sua grazia inesauribile e parlarono in altre lingue delle Tue grandezze e profetizzarono. Ora pertanto ascolta noi che Ti preghiamo e ricordati di noi, umili e condannati,  fai tornare dalla prigionia le nostre anime, poiché hai  la stessa compassione che intercede per noi. Accoglici mentre ci prostriamo innanzi a Te e gridiamo: Abbiamo peccato! Su di Te siamo stati gettati sin dal grembo, dal seno di nostra madre, Tu sei il nostro Dio, ma poiché i nostri giorni sono venuti meno nelle vanità, siamo stati spogliati del Tuo aiuto, siamo stati privati di ogni difesa. Ma confidando nei tuoi sentimenti di pietà, gridiamo: Non ricordare i peccati della nostra giovinezza e le ignoranze; purificaci dalle nostre colpe nascoste. Non rigettarci nel tempo della vecchiaia; quando le nostre forze verranno meno, non ci abbandonare; prima che ritorniamo alla terra, degnaci di ritornare a Te e guardaci con benevolenza e grazia. Misura le nostre iniquità con la tua pietà; opponi l’abisso dei Tuoi sentimenti di pietà alla moltitudine delle nostre trasgressioni. Guarda dall’alto del Tuo santuario, Signore, il Tuo popolo qui presente che attende da Te la copiosa misericordia; visitaci nella Tua bontà, liberaci dalla oppressione del Diavolo; rendi sicura la nostra vita con le Tue sante e  sacre leggi. Affida il Tuo popolo ad un fedele angelo custode, riunisci tutti noi nel Tuo regno; dona il perdono a coloro che sperano in Te, rimetti a loro ed a noi i peccati; purificaci con l’azione del Tuo Santo Spirito; dissolvi le macchinazioni del nemico contro di noi.

Poi di seguito,  la seguente preghiera:

Benedetto sei Signore, Sovrano onnipotente, che hai illuminato il giorno con la luce solare e che hai rischiarato la notte con i bagliori del fuoco; che ci hai resi degni  di trascorrere la durata del giorno e di avvicinarci all’inizio della notte. Ascolta le preghiere nostre e di tutto il Tuo popolo; ed avendoci perdonato tutti i peccati volontari ed involontari, accogli le nostre suppliche serali e manda la moltitudine della Tua misericordia e delle Tue pietà sulla Tua eredità; cingici coi Tuoi santi angeli; armaci delle armi della Tua giustizia; con la Tua verità fortificaci; conservaci nella Tua forza; liberaci da ogni insidia e  da ogni assalto dell’avversario. Concedici che la sera presente e la notte che viene, sia perfetta, santa, pacifica, senza peccato, senza tentazioni, senza incubi: e così tutti i giorni della nostra vita, per intercessione  sella Santa Madre di Dio e di tutti i Santi che da sempre ti furono graditi.

Il diacono:
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote  ad alta voce:

Tuo infatti è l’avere misericordia e il salvarci, o Dio nostro, e noi rendiamo gloria a Te,  Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Il diacono, o se non c’è, il sacerdote davanti alla Santa Mensa dice la  Litania ardente:

         Diciamo tutti, con tutta l'anima e con tutta la nostra mente, diciamo:

Il coro: Kyrie, eleison. (ad ogni invocazione)

Signore onnipotente, Dio dei nostri Padri, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.

Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.

Ancora preghiamo per tutti i Cristiani fedeli ed ortodossi.

Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo N....,

Ancora preghiamo  per i nostri fratelli, sacerdoti, ieromonaci, ierodiaconi e monaci e tutta la nostra fraternità in Cristo.

Ancora preghiamo per la misericordia, la vita, la pace, la salute, la salvezza, la visita divina, il perdono e la remissione dei peccati dei servi di Dio, di tutti i cristiani fedeli e ortodossi, di coloro che abitano e che sono di passaggio in questo Monastero (o in questa città), per i fedeli, per i consiglieri, per i contribuenti e quelli che danno il loro aiuto a questa Santa Chiesa.

Ancora preghiamo per i beati e indimenticabili fondatori di questa santa Chiesa, (o di questo Santo Monastero) e per tutti i nostri padri e fratelli ortodossi defunti che qui ed in ogni parte del mondo riposano.

Ancora preghiamo per coloro che portano doni ed operano il bene in questo santo e venerato tempio, per coloro che qui prestano servizio e cantano, e per tutto il popolo qui presente che da te attende grande e copiosa misericordia.

(Ancora preghiamo per i nostri fratelli che hanno un compito, e per tutti quelli che servono ed hanno servito in questo Santo Monastero.)

Il sacerdote: Poiché tu sei Dio misericordioso ed amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il diacono dice la piccola supplica.

Ancora e ancora, piegando le ginocchia,  preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Tutti ancora si mettono in ginocchio, mentre il sacerdote, inginocchiatosi dentro il Santuario e guardando verso il popolo, dice ad alta voce le seguenti preghiere:

Signore Gesù Cristo, Dio nostro, che agli uomini hai dato la Tua pace, e concedendo sempre ai fedeli il dono del santissimo Spirito come eredità inalienabile, mentre ancora eri presente in vita con noi; Tu che oggi hai mandato questa grazia in modo più manifesto ai Tuoi santi discepoli ed apostoli e che hai temprato le loro labbra con lingue di fuoco, attraverso le quali, noi, tutto il genere umano, abbiamo ricevuto, udendo con le nostre orecchie e nella propria lingua, la conoscenza di Dio; siamo stati illuminati dalla luce dello Spirito e siamo stati liberati dall’errore come da una tenebra e grazie alla distribuzione di queste lingue sensibili e infuocate e della soprannaturale azione abbiamo imparato la Fede in Te; e siamo stati istruiti a mirare  Te col Padre e con lo Spirito Santo, in un’unica divinità, forza e potestà. Tu dunque irradiazione del Padre, che sei impronta immutata della sostanza e della natura, e stabile, fonte della salvezza e della grazia,  apri anche le labbra di me peccatore ed insegnami come si deve e per cosa bisogna pregare. Tu sei infatti, colui  che conosce  la grande moltitudine dei miei peccati, ma la Tua clemenza supererà il loro smisurato numero. Ecco, con timore mi presento a Te, gettando nell’oceano della Tua misericordia la disperazione dell’anima mia. Governa la mia vita Tu che governi con forza tutto il creato con una ineffabile  parola di sapienza, porto tranquillo di coloro che sono afflitti e fammi conoscere la via nella quale camminare. Concedi uno spirito di sapienza ai miei pensieri, donando uno spirito di intelligenza alla mia stoltezza. Adombra le mie opere con uno spirito di timore per te, e rinnova nelle mie viscere uno spirito retto e con uno Spirito che guida  rafforza la mia mente vacillante, affinché ogni giorno, guidato a ciò che è utile dal tuo Spirito buono,  sia reso degno di compiere i Tuoi comandamenti e di ricordare sempre la Tua venuta gloriosa, e che esaminerà  ciò che abbiamo fatto. Non lasciarmi sedurre dai piaceri corruttibili di questo mondo ma fortificami nel tendere al godimento dei tesori futuri. Tu hai detto, Signore, che qualsiasi cosa uno chiederà nel Tuo nome, la riceverà immancabilmente da Dio, Padre Tuo coeterno. Perciò anche io peccatore, nel giorno della discesa del Tuo Santo Spirito, supplico la Tua bontà. Ciò che ho chiesto, accordamelo per la salvezza. Sì, o Signore, munifico datore buono di ogni beneficio, poiché Tu sei colui che dà oltre ciò che Ti chiediamo. Tu sei compassionevole e misericordioso e sei divenuto partecipe della nostra carne, eccetto nel peccato, ti sei piegato con amorevole clemenza verso coloro che flettono le ginocchia, sei divenuto purificazione dei nostri peccati. Dà dunque, o Signore, al Tuo popolo i tuoi sentimenti di pietà; ascoltaci dal tuo cielo santo: santificali con la forza della Tua salvifica destra; coprili all’ombra delle Tue ali; non disprezzare l’opera delle Tue mani. Contro Te solo abbiamo peccato; ma Te solo serviamo; non sappiamo adorare un dio straniero, né tendere, o Sovrano, le nostre mani ad un altro dio. Rimettici le trasgressioni e, ricevendo le nostre preghiere stando in ginocchio, tendi a tutti noi una mano in aiuto; accogli la preghiera di tutti come incenso gradito, che si innalza davanti alla Tua regalità piena di benevolenza.

Poi di seguito,  la seguente preghiera:

Signore, Signore, che ci hai liberati da ogni freccia lanciata di giorno, liberaci anche da ogni cosa che si aggira nel buio. Accogli l’offerta serale, l’alzarsi delle nostre mani. Rendici degni di trascorrere senza macchia il tempo notturno, senza essere tentati dal male e liberaci da ogni turbamento e paura suscitati contro di noi dal diavolo. Offri alle nostre anime la compunzione ed ai nostri pensieri la preoccupazione dell’esame che ci aspetta davanti al Tuo tremendo e giusto giudizio. Configgi le nostre carni con il Tuo timore e mortifica le nostre membra che sono sulla terra, affinché nella quiete del sonno veniamo illuminati dalla visione dei Tuoi giudizi. Allontana da noi ogni fantasia impropria e desiderio sconveniente. Destaci nel tempo della preghiera, saldi nella fede e pronti a progredire nei Tuoi decreti.

Il diacono:
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote  ad alta voce:

Per la benevolenza e la grazia del Tuo unigenito Figlio, col quale sei benedetto, insieme al santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Il lettore o  chi presiede leggono la seguente preghiera:

Rendici degni Signore in questa sera, di essere custoditi senza peccato. Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri Padri, e lodato e glorificato è il tuo Nome nei secoli. Amen. Venga su di noi, Signore, la tua misericordia, perché in te abbiamo sperato. Benedetto sei tu, Signore, insegnami i tuoi ordinamenti. Benedetto sei tu, Sovrano, fammi comprendere i tuoi ordinamenti. Benedetto sei tu, Santo, illuminami con i tuoi ordinamenti. Signore, la tua misericordia è per sempre:non disprezzare l'opera delle tue mani.
A te spetta la lode, a te spetta l’inno, a te spetta la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Il diacono dice la piccola supplica.

Ancora e ancora, piegando le ginocchia,  preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Tutti ancora si mettono in ginocchio, mentre il sacerdote, inginocchiatosi dentro il Santuario e guardando verso il popolo, dice ad alta voce le seguenti preghiere:

O fonte di luce e di vita perennemente zampillante, forza creatrice coeterna al Padre, che hai compiuto stupendamente tutta l’economia per la salvezza dei mortali, Cristo Dio nostro. Tu hai spezzato i vincoli indissolubili della morte ed i catenacci dell’Ade e hai calpestato una moltitudine di spiriti maligni; che hai offerto te stesso come vittima immacolata per noi e dando in sacrificio il corpo immacolato, intatto ed inaccessibile ad ogni peccato, e che mediante questa tremenda ed inesprimibile cerimonia, ci hai donato la vita eterna; Tu che sei sceso agli inferi ed hai infranto le sbarre eterne, mostrando la via del ritorno a coloro che sedevano in basso; tu che hai preso all’amo con un’esca  divinamente sapiente il cupo drago origine del male e lo hai legato con le catene di tenebra nel Tartaro, e nel fuoco inestinguibile e nelle tenebre esteriore lo tieni imprigionato con la Tua forza smisurata, Tu,  immensa sapienza del Padre, che Ti sei manifestato grande soccorritore di coloro che subiscono prepotenza e che hai illuminato coloro che sono seduti nella tenebre e nell’ombra di morte.  Tu, Signore di eterna gloria e Figlio amato dell’eccelso Padre, Luce eterna da Luce eterna, Sole di giustizia, ascolta noi che Ti preghiamo e fa riposare le anime dei Tuoi servi, i nostri padri e fratelli già  addormentati, e tutti i nostri congiunti secondo la carne e tutti coloro che sono legati per la fede per i quali facciamo ora memoria; poiché in Te vi è la potenza di tutte le cose e nella tua mano tieni tutti i confini della terra. Sovrano onnipotente, Dio dei Padri e Signore di misericordia, fattore degli esseri mortali ed immortali e creatore di tutta la natura umana, che si compone  e di nuovo si dissolve, della vita e della fine, del passaggio quaggiù e del trapasso verso l’aldilà; Tu che misuri gli anni  ai viventi e stabilisci i tempi della morte, che conduci all’Ade e ne riconduci, che ci leghi nella malattia e ci sciogli nel vigore, tu che governi le cose presenti secondo l’utilità e amministri quelle future per il nostro profitto, che vivifichi con la speranza della Resurrezione coloro che sono stati colpiti dal pungiglione della morte. Tu stesso, Sovrano di tutte le cose, Dio e Salvatore nostro, Speranza di tutti i confini della terra e di tutti coloro che sono lontano nel mare; Tu che in questo ultimo, grande e salvifico giorno di Pentecoste, ci hai mostrato il mistero della Santa, consustanziale, coeterna, indivisibile e inconfusa Trinità, e la effusione e la presenza del Tuo Santo e Vivificante Spirito in forma di lingue di fuoco, sparso sui Tuoi santi apostoli, che li hai costituiti annunciatori della nostra pia Fede e li hai resi confessori e araldi della vera teologia; Tu, che in questa conclusiva e salvifica Festa Ti sei reso degno di accettare suppliche propiziatrici per coloro che sono trattenuti nell’Ade, concedendoci grandi speranze che venga inviato un sollievo ai defunti dalle pene che li stringono e refrigerio da parte tua. Ascolta noi umili e meschini che Ti preghiamo e fa riposare le anime dei Tuoi servi che già si sono addormentati, in un luogo luminoso, in un luogo erboso, in un luogo di freschezza, là dove è evitato ogni dolore, tristezza e gemito e colloca le loro anime nelle tende dei Giusti, e degnali di pace e sollievo; poiché non sono i morti che Ti loderanno, Signore, né coloro che sono nell’Ade osano offrirti la confessione, ma noi viventi Ti benediciamo e Ti supplichiamo e Ti presentiamo per le loro anime preghiere sacrifici di propiziazione.

Poi di seguito,  la seguente preghiera:

Dio grande ed eterno, santo ed amico degli uomini, che ci hai resi degni in quest’ora di stare davanti alla Tua gloria inaccessibile per cantare e lodare le tue meraviglie: purifica noi indegni Tuoi servi e concedici una grazia, di offrirti senza distrazioni con cuore contrito la dossologia del Trisagio ed il rendimento di grazie per i tuoi immensi doni, che hai fatto e che sempre ci fai. Ricordati,  Signore, della nostra debolezza e non perderci per le nostre iniquità ma accorda una grande misericordia alla nostra umiltà affinché, fuggendo il buio del peccato, avanziamo nel giorno della giustizia e, rivestiti delle armi della luce, giungiamo al termine inespugnabili ad ogni insidia del maligno e con franchezza rendiamo gloria a Te per tutto, unico vero Dio amico degli gli uomini.

Poi di seguito,  la seguente preghiera:

È veramente infatti un mistero davvero grande, Sovrano e Fattore di ogni cosa, il temporaneo dissolvimento delle Tue creature e, dopo di ciò, la ricomposizione ed il riposo nei secoli. Ti esprimiamo gratitudine per ogni cosa: per il nostro ingresso in questo mondo e per l’esodo; che, per mezzo della tua non ingannevole promessa, siamo indotti alla speranza, della resurrezione e della vita intatta, di cui godremo nel tuo secondo futuro avvento. Tu sei infatti l’Autore della nostra resurrezione e Giudice imparziale di ciò che abbiamo vissuto e amico degli uomini, e Sovrano e Signore della ricompensa; Tu infatti hai partecipato in modo autentico alla nostra carne e sangue nella Tua somma  condiscendenza, e alle nostre passioni non colpevoli, sottomettendoti volontariamente alla tentazione, rivestito di viscere di pietà,  sei divenuto a noi che siamo tentati, spontaneamente un aiuto, per il fatto che Tu stesso soffristi venendo tentato; così hai condotto anche noi alla Tua impassibilità. Accetta dunque, Signore, le nostre preghiere e suppliche e fa riposare tutti i padri, e madri, e fratelli e sorelle, e figli di ciascuno e qualunque altro parente e congiunto e tutte le anime di coloro che si sono addormentati nella speranza della resurrezione e della vita eterna, e colloca  i loro spiriti ed i nomi nel libro della vita, nel seno di Abramo,  Isacco e Giacobbe, nel paese dei viventi, nel regno dei cieli, nel paradiso di delizie, introducendoli tutti per mezzo dei Tuoi angeli luminosi nei Tue sante dimore, resuscitando anche i nostri corpi nel giorno da Te prestabilito, secondo la Tua santa e non ingannevole promessa. Per i Tuoi servi non vi è infatti morte, Signore, nella nostra dipartita dal corpo e nella venuta a Te, o Dio, ma un trapasso dalle cose più tristi alle cose più dolci e più appaganti, al riposo ed alla gioia. Se in qualcosa abbiamo peccato contro di Te, sii benevolo a noi ed a loro, poiché non vi è nessuno puro da macchia innanzi a Te, neppure se la sua vita fosse di un solo giorno , se non tu solo che sei apparso sulla terra  senza peccato, o  Signore nostro Gesù Cristo, grazie a te tutti speriamo di ricevere misericordia e remissione dei peccati. Perciò a noi ed a loro, quale Dio Buono e amico degli uomini, condona, rimetti, e perdona le nostre mancanze volontarie ed involontarie, conosciute e sconosciute, manifeste e nascoste, in azione, pensiero, parola, in tutti i nostri comportamenti e movimenti, e a quanti ci hanno preceduto dona libertà e sollievo; benedici noi, qui presenti, concedendo a noi ed a tutto il Tuo popolo una fine buona e pacifica e dischiudi  a noi viscere di misericordia e di amore per gli uomini alla Tua tremenda e terribile venuta e facci degni del Tuo regno.


E ancora:

O Dio grande ed eccelso, che solo hai immortalità, che abiti una luce inaccessibile, che hai fatto con sapienza tutta la creazione, che hai separato la luce dalle tenebre, che hai posto il sole a dominio del giorno e la luna e le stelle a dominio della notte; Tu che nell’ora presente hai resi degni noi peccatori di accostarci al Tuo volto in confessione e di offrirti un culto vespertino. Tu stesso, Signore amore degli uomini, eleva la nostra preghiera come incenso davanti a Te ed accoglila in soavità spirituale. Concedici la sera presente e la notte che viene,  pacifica;  rivestici delle armi di luce, liberaci dal timore notturno e da ogni cosa che vaga nelle tenebre, e donaci il sonno che hai concesso come riposo alle nostra debolezza, libero da ogni fantasia diabolica. Sì, Sovrano di tutte le cose, Datore di ogni bene, affinché, compunti anche sui nostri letti, ricordiamo anche  nella notte il Tuo santissimo nome e illuminati dalla meditazione dei Tuoi comandamenti, nell’esultanza dell’anima,  ci leviamo per glorificare la Tua bontà, presentando preghiere e suppliche alla Tua clemenza per i nostri peccati e per quelli di tutto il popolo, visitalo nella misericordia per le preghiere della Santissima Madre di Dio.

Il diacono:
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote  ad alta voce:

Tu sei infatti il riposo delle anime e dei nostri corpi, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.


Quindi il diacono, o se manca, il sacerdote cantano le Invocazioni:

Il diacono:       Compiamo la nostra preghiera serale al Signore.

Il coro: Kyrie, eléison. (ad ogni invocazione)

Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

L’intera sera, perfetta, santa, pacifica  e senza peccato, chiediamo al Signore.

Il coro: Concedi, Signore. (ad ogni invocazione)

Un angelo di pace, guida fedele, custode delle anime e dei nostri corpi, chiediamo al Signore.

Il perdono e la remissione dei peccati e delle nostre colpe,   chiediamo al Signore.

Ciò che é buono ed utile alle nostre anime e la pace per il mondo, chiediamo al Signore.

Di trascorrere il resto della nostra vita nella pace e nella conversione,  chiediamo al Signore.

Una fine cristiana della nostra vita, senza dolore e senza rimorso, pacifica ed una valida difesa dinanzi al tremendo tribunale di Cristo, chiediamo.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A te, o Signore.

Il sacerdote:   Poiché tu sei Dio, buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Il sacerdote, benedicendo il popolo: Pace a tutti.

Il coro: E al tuo spirito.

Il diacono:       Chiniamo il nostro capo al Signore.

Il coro: A te, o Signore.

Il sacerdote dice la preghiera seguente:

PREGHIERA DELLA INCLINAZIONE DELLA TESTA

Signore nostro Dio, che hai piegato i cieli e sei disceso per la salvezza del genere umano, volgi lo sguardo sopra i tuoi servi e sopra la tua eredità. A te infatti, tremendo giudice ed amico degli uomini i tuoi servi hanno chinato la testa e curvato il loro capo, non attendendo l’aiuto dagli uomini, ma aspettando la tua misericordia e bramando la tua salvezza. Custodiscili in ogni tempo, in questa serata e nella notte che si avvicina, da ogni nemico e da ogni azione malvagia del demonio, da vani pensieri e disegni perversi.

Ad alta voce:

Sia benedetta e glorificata la potenza del tuo regno, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Quindi il coro canta gli Aposticha:

Tono 3

Ecco ora le lingue, segno manifesto per tutti: i giudei infatti, dai quali è il Cristo secondo la carne, sono decaduti dalla divina grazia perché malati di incredulità, e noi che proveniamo dalle genti siamo stati resi degni della divina luce, confermato dalle parole dei discepoli che proclamano la gloria di Dio, benefattore di tutti. Insieme a loro, anche noi, piegando cuore e ginocchia, prosterniamoci con fede, confermati dal Santo Spirito, al Salvatore delle nostre anime.

Un cuore puro crea in me o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

Ora lo Spirito Paraclito è stato effuso su ogni carne: cominciando infatti dal coro degli apostoli, ha esteso ai fedeli la grazia, comunicandola tramite loro. Egli conferma la sua potente venuta distribuendo ai discepoli le lingue in forma di fiamma, perché possano cantare e glorificare Dio. Col cuore spiritualmente illuminato, corroborati nella fede dallo Spirito Santo, imploriamo di salvare le nostre anime.

Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non togliere da me.

Ora gli apostoli di Cristo sono rivestiti di potenza dall’alto, perché il Paraclito li rinnova, rinnovandosi in essi con mistica novità di scienza: ed essi, annunciandola il lingue straniere e sublimi, ci insegnano a rendere culto alla natura eterna, semplice e tripostatica del Dio benefattore di tutti. Illuminàti dunque dai loro insegnamenti, adoriamo il Padre insieme al Figlio e allo Spirito, implorando di salvare le nostre anime.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tono Pl. 4

Venite popoli, adoriamo la Deità trisipostatica: Il Figlio nel Padre, insieme allo Spirito Santo. Il Padre infatti ha in temporalmente generato il Figlio, coeterno e con lui regnante, e lo Spirito santo era nel Padre, glorificato insieme al Figlio; una sola forza, una sola sostanza, una sola divinità, che noi tutti adoriamo dicendo: Santo Dio, che tutto ha creato mediante il Figlio, con la sinergia del Santo Spirito; Santo Forte, per il quale abbiamo conosciuto il Padre e per il quale lo Spirito Santo è venuto nel mondo: Santo Immortale, o Spirito Paraclito, che dal Padre procede e nel Figlio riposa. Trinità Santa, gloria a Te!


CANTICO DI SIMEONE – TRISAGIO - APOLITICHIA


Il sacerdote alla fine degli Aposticha dice la preghiera:

Ora lascia, o Sovrano, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola: poiché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli; Luce che si rivela alle genti e gloria del tuo popolo Israele.

Il  lettore, postosi nel mezzo del tempio  legge il Trisagio ecc. e alla fine bacia la mano di colui che presiede :

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi. (3 volte)

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, purifica i nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre colpe, Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.

Kyrie, eleison. (3 volte)

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo cosi in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come noi il rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal maligno.

Il sacerdote ad alta voce:

Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Quindi il coro canta l’Apolitichion della Festa:

Tono 4 pl.
Benedetto sei Tu Cristo o Dio nostro, *che hai reso* sapientissimi i pescatori,* inviando loro lo Spirito Santo, * e per mezzo loro, * hai preso nella rete l’universo,* Amico degli uomini, gloria a Te.

Ελογητς ε Χριστ, Θες μν, πανσφους τος λιες ναδεξας, καταπμψας ατος τ Πνεμα τ γιον, κα δι΄ ατν τν οκουμνην σαγηνεσας, Φιλνθρωπε, δξα σοι.

Binecuvântat eşti, Hristoase, Dumnezeul nostru, Cela ce preaînţelepţi pe pescari ai arătat, trimiţându-le lor Duhul Sfânt; şi printr-înşii lumea ai vânat, Iubitorule de oameni, slavă Ţie!


Благословен еси, Христе Боже наш, иже премудры ловцы явлей, ниспослав им Духа Святаго, и теми уловлей вселенную, Человеколюбче слава Тебе.

CONGEDO


Il diacono: Preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie, eléison.

Il sacerdote benedice il popolo:

La benedizione del Signore e la  sua misericordia, scendano su di voi per la sua grazia e per il suo amore per gli uomini, in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Il sacerdote: Gloria a Te, Cristo Dio, speranza nostra, gloria a Te!

Il lettore: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Kyrie, eleison (3 volte). Padre santo,  benedici.

Il sacerdote, mentre il diacono sta all'esterno a destra e tiene l’Orarion come di consueto, legge il Congedo:

Colui che nel seno del Padre si è annientato, ha assunto l’intera nostra natura, l’ha deificata ed è poi risalito di nuovo ai cieli, sedendosi alla destra di Dio e Padre, e di là ha mandato sui suoi santi discepoli e apostoli lo Spirito divino, santo, consustanziale, di eguale forza, di eguale gloria, e coeterno e per mezzo suo li ha illuminati, e per mezzo loro anche tutta la terra – Cristo nostro vero Dio, per intercessione della tutta pura ed intemerata sua santa Madre, dei Santi e gloriosi apostoli degni di lode, araldi di Dio,  e portatori di spirito, e di tutti i santi, abbia pietà di noi e ci salvi per la sua bontà. Amen.

Per le preghiere dei nostri santi padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi pietà di noi e salvaci.

Il coro: Amen.-

Il sacerdote: 
La Santa Trinità, Vi custodisca tutti.

Il coro: Amen.-
Colui che ci benedice e santifica, conservalo o Signore per molti anni.-



[1] La preghiera Incenso ti offriamo, ecc, che molti dicono in questo momento, e spesso benedicono l’incenso, fa parte della Funzione della Preparazione dei doni e solo lì va detta. In tutti gli altri momenti, l’incenso va benedetto solo con  Benedetto il Dio nostro.
[2] Oggi è entrata l’abitudine che i sacerdoti cantino  fuori dal Santuario tutto il Luce gioiosa, ed il primo prokimenon, e dopo entrino nel Santuario.

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