Domenica XVI di Luca
del Publicano e del Fariseo
San Nicefono martire
San Marcello di Sicilia
San Pancrazio di Taormina
Lettura della Domenica
9 Febbraio 2020
Apostolo
II Tim 3, 10-15
Diletto figlio Timòteo, tu hai seguito da vicino la mia dottrina, la condotta, i
progetti, la fede, la longanimità, l’amore, la pazienza, le persecuzioni e i patimenti
che mi toccarono ad Antiochia, a Iconio, a Listri. Quali persecuzioni ho sofferto! Da
tutte mi ha liberato il Signore! E ora tutti coloro che vogliono vivere piamente in
Cristo Gesù saranno perseguitati. Gli uomini malvagi invece e gli impostori
andranno avanti verso il peggio, ingannando e venendo ingannati. Tu però rimani
saldo nelle cose che hai imparato e che credi fermamente: sai bene da chi le hai
apprese, e fin da bambino conosci le sacre Scritture; esse possono procurarti la
sapienza che conduce alla salvezza per mezzo della fede in Cristo Gesù.
Vangelo
Lc 18, 10-14
Il Signore ha detto questa parabola: "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno
era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio,
ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo
pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il
pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo,
ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò
a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi
si umilia sarà esaltato".
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