Domenica di Carnevale
In questa domenica si fa memoria della seconda e incorruttibile parusia del Cristo
Filotea di Atene;
San Archippo apostolo;
San Niceta neomartire dell’Epiro
Lettura della Domenica
19 Febbraio 2017
Apostolo
I Cor 8,8 – 9,2
Fratelli, non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio: se non
ne mangiamo, non veniamo a mancare di qualcosa, né,
mangiandone, ne abbiamo un vantaggio. Badate però che questa
vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli. Se
uno infatti vede te, che hai la conoscenza, stare a tavola in un
tempio di idoli, la debole coscienza di questi non sarà spinta a
mangiare le carni immolate agli idoli? Ed ecco, per la tua
conoscenza va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo
è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro debole
coscienza, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo
scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non
dare scandalo al mio fratello! Non sono forse libero? Non sono
un apostolo? Non ho veduto Gesù, il nostro Signore? E non siete
voi la mia opera nel Signore? Se per altri non sono apostolo,
almeno per voi lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato nel
Signore.
Vangelo
Mt 25, 31- 46
Il Signore ha detto: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua
gloria con tutti i suoi angeli santi, siederà sul trono della sua
gloria. E saranno riunite davanti a lui tutti i popoli, ed egli
separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle
capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il Re dirà a quelli alla sua destra: Venite, benedetti del Padre
mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del
mondo. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto
sete e mi avete dato da bere; ero straniero e mi avete ospitato, nudo
e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti
a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando ti
abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti
abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo
ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto
ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? E il Re risponderà
loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo
di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli
alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno,
preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non
mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora
risponderanno: Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato,
forestiero, nudo, malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Allora
egli risponderà loro: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto
queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto
a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, i giusti invece
alla vita eterna”.
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La settimana successiva alla domenica di Carnevale
è la settimana “dei latticini”.
Si osserva in tutti i giorni il digiuno
con licenza di latticini, uova, pesce, vino e olio.******
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