Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo
25 dicembre 2019
Apostolo
Gal 4, 4-7
Fratelli, quando giunse la pienezza del tempo, Dio inviò il Figlio suo,
fatto da donna, fatto sotto la legge, per riscattare quelli che sono sotto
la legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. Poiché siete figli, Dio
ha inviato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori, il quale grida Abbà,
Padre! Così non sei più schiavo ma figlio; e se figlio, anche erede di Dio
per grazia di Cristo.
Vangelo
Mt 2, 1-12
Nato Gesù a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, ecco giungere
a Gerusalemme dall’oriente dei magi, i quali domandavano: “Dov’è il
re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e
siamo venuti ad adorarlo”. All’udire ciò il re Erode fu turbato, e con lui
tutta Gerusalemme. Convocò tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del
popolo e si informava da loro dove dovesse nascere il Cristo. Essi gli
dissero: “A Betlemme di Giudea. Infatti così è stato scritto per mezzo
del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la più piccola tra i capoluoghi
di Giuda; da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. Allora Erode
chiamò di nascosto i magi e chiese loro informazioni sul tempo esatto
dell’apparizione della stella; quindi li inviò a Betlemme dicendo: Andate
e fate accurata ricerca del bambino; quando poi lo trovate, fatemelo
sapere, in modo che anch’io possa andare ad adorarlo”. Essi, dopo
avere ascoltato il re, si misero in cammino. Ed ecco: la stella che
avevano visto in oriente li precedeva finché non andò a fermarsi sopra
il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella si rallegrarono
assai di gioia grande; ed entrati in casa videro il bambino con Maria
sua madre e caddero a terra per adorarlo. Poi aprirono i loro tesori e
gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno
di non tornare da Erode, si allontanarono verso il loro paese.
dal Sinassario:
25 dicembre
Natività del Salvatore
Dio amorevolissimo, avendo visto il genere umano sotto il potere
tirannico del diavolo, ebbe compassione e mandò il suo angelo Gabriele
ad annunziare alla Madre di Dio: Salve, piena di grazia, il Signore è con te! E
subito il Signore nostro e Dio fu concepito nel grembo incontaminato.
Compiuti i nove mesi dal concepimento, uscì una disposizione di Cesare
Augusto che ordinava il censimento di tutto l’universo e Quirino fu
mandato da Gerusalemme a Betlemme per eseguire il censimento. Anche
Giuseppe, il custode della Madre di Dio, discese con lei a Betlemme per
farsi censire, ed ivi la Vergine stava per partorire e, non avendo trovato
un’abitazione libera a causa della molta folla, si rifugiò in una povera
spelonca, e diede alla luce incorruttibilmente il Signore nostro Gesù Cristo
ed avvolse in fasce come bambino il Creatore dell’universo e lo depose
nella mangiatoia di animali irrazionali, giacché avrebbe liberato noi
dall’irrazionalità.
*** ***
In quei giorni vi fu un indovino chiamato Balaam, nella regione dei
Persiani; egli fra le altre cose, predisse anche questo: Sorgerà una stella da
Giacobbe, che disperderà i figli di Moab. Pertanto gli altri indovini e maghi,
avendo ricevuto una siffatta profezia, la tramandarono a loro volta a tutti
gli indovini persiani e così raggiunse quei magi e re dei Persiani, che erano
tre, e vigilavano con cura, qualora avessero visto questo astro. Come
astronomi, appena videro la stella di Cristo, che non faceva il corso come
tutti gli altri astri da oriente a occidente, ma verso mezzogiorno,
conobbero che manifestava la nascita del Grande Re. E seguirono la stella
e trovarono Cristo il Signore e prostratisi lo adorarono e gli offrirono in
dono oro, incenso e mirra. E così, al comando dell’Angelo, se ne
tornarono con gioia alla loro regione.
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