sabato 25 gennaio 2020

Domenica XV di Luca (di Zaccheo) - 26 Gennaio 2020- San Senofonte, con la moglie Maria e i figli San Clemente di Atene

Domenica XV di Luca (di Zaccheo)

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San Senofonte, con la moglie Maria e i figli


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San Clemente di Atene 



Lettura della Domenica
26 gennaio 2020


 Apostolo
I Tim 4, 9-15

 Diletto figlio Timoteo, questa parola è sicura e degna d’ogni accoglienza. Per questo noi ci affatichiamo e veniamo oltraggiati, perché abbiamo sperato nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto dei fedeli. Questo proclama e insegna. Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii per i fedeli un modello nella parola, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella purezza. In attesa della mia venuta, dedicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu conferito per mezzo d’una profezia con l’imposizione delle mani dei presbiteri. Abbi cura di queste cose, dedicati ad esse, affinché a tutti sia manifesto il tuo progresso. 

Vangelo
Lc 19, 1-10

 In quel tempo Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e molto ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È entrato nella casa di un peccatore!". Ma Zaccheo, fattosi avanti, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri, e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".

sabato 18 gennaio 2020

Domenica XII di Luca (dei Dieci lebbrosi) -19 gennaio 2020 - San II Macario il Grande, San Arsenio di Corfù , San Marco Eugenico, vescovo di Efeso

 Domenica XII di Luca
 (dei Dieci lebbrosi) 

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San II Macario il Grande 
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San Arsenio di Corfù

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San  Marco Eugenico, vescovo di Efeso 


Lettura della Domenica
19 gennaio 2020



Apostolo
Col 3, 4-11

 Fratelli, quando Cristo, la nostra vita, apparirà, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Fate dunque morire ciò che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passione, desideri sfrenati e quell’avidità di guadagno che è idolatria; a motivo di questi vizi l’ira di Dio viene sui figli della disobbedienza. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora però deponete anche voi tutte queste cose: ira, sdegno, malizia, maldicenza, parole oltraggiose che escono dalla bocca. Non mentitevi gli uni gli altri, poiché vi siete spogliati dell’uomo vecchio e del suo modo di agire e vi siete rivestiti del nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, a immagine del suo Creatore: in questa condizione non c’è più Greco o Giudeo, circonciso o incirconciso, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti. 

Vangelo
Lc 17, 12-19

 In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio ai confini tra la Samaria e la Galilea, e gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: ”Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!” Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro glorificando Dio a gran voce, e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Gesù disse: “Non sono stati guariti tutti e dieci? Dove sono gli altri nove? Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio all’infuori di questo straniero?” E gli disse: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.

sabato 11 gennaio 2020

Domenica dopo le Luci - 12 Gennaio 2020 - Santa Tatiana martire e Santa Eutasia e San Massimo Vescovo di Taormina

Domenica dopo le Luci

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Santa Tatiana martire 

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 Santa Eutasia

San Massimo vescovo di Taormina 


Lettura della Domenica
12 Gennaio 2020


Apostolo
Ef 4, 7-13

 Fratelli, a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: Asceso in cielo ha portato con sé dei prigionieri, ha distribuito doni agli uomini (Sal 67,18). Ma che significa la parola ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che è disceso è lo stesso che anche è asceso al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. Ed egli ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, a misura della statura della pienezza di Cristo. 

Vangelo
Mt 4, 12- 17

In quel tempo Gesù, saputo che Giovanni era stato imprigionato, si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, in riva al mare, nel territorio di Zabulon e di Neftali, perché si adempisse quanto era stato detto dal profeta Isaia: Terra di Zabulon e terra di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti: il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; e a chi dimorava nella regione adombrata dalla morte, una luce si è levata. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.

domenica 5 gennaio 2020

6 Gennaio 2020 La Santa Teofania del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo

 La Santa Teofania del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo 

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Lettura della Festa
6 Gennaio 2020

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 Apostolo
Tt 2, 11-14; 3, 4-7

Diletto figlio Tito, è apparsa la grazia di Dio apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e dell’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo eletto, zelante nelle opere buone. Quando si sono manifestati la benevolenza di Dio, Salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna. 

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Vangelo
Mt 3,13-17

In quel tempo, Gesù dalla Galilea andò al Giordano, da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?” Ma Gesù gli rispose: “Lascia fare per ora; perché conviene che adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli e vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale mi sono compiaciuto”.

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alla Consacrazione dell’acqua 
Profezia d’Isaia
35, 1-10
 Così dice il Signore: Rallegrati, deserto assetato; esulti il deserto e fiorisca come un giglio. Fiorirà, sarà pieno di selve rigogliose ed esulterà il deserto del Giordano. Gli è stata data la gloria del Libano e l’onore del Carmelo: il mio popolo vedrà la gloria del Signore e la sublimità di Dio. Rafforzatevi, mani infiacchite e ginocchia snervate, confortate quanti sono di mente pusillanime e dite loro: Siate forti e non temete; ecco, il nostro Dio rende e renderà giustizia; egli stesso verrà e ci salverà. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi, e le orecchie dei sordi udiranno. Allora lo zoppo salterà come un cervo, e diverrà chiara la lingua dei balbuzienti: perché è scaturita acqua nel deserto, e un torrente nella terra assetata. E la terra arida diverrà piena di stagni, nella terra assetata ci sarà una sorgente d’acqua: là vi sarà allegria di uccelli, dimore di struzzi, canne e stagni. Vi sarà là una via pura, e sarà chiamata Via santa: non vi passerà alcun impuro, ma passeranno per essa i dispersi e non si smarriranno. Non vi sarà là leone, né alcuna belva feroce: non vi saliranno, né se ne troveranno là, ma vi cammineranno i riscattati, raccolti per il Signore. E torneranno e verranno a Sion con letizia ed esultanza; vi sarà letizia eterna sul loro capo. Sì, sul loro capo saranno lode ed esultanza: la letizia li afferrerà, e fuggiranno via dolore, tristezza e lamento.

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 Profezia d’Isaia 
55, 1-13

 Così dice il Signore: Assetàti, venite all’acqua; voi che non avete denaro, venite e prendete. Mangiate e bevete, senza denaro e senza spesa, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Ascoltatemi e mangerete cose buone e la vostra anima si sazierà di beni. Porgete l’orecchio e seguite la mia strada; ascoltatemi e la vostra anima vivrà tra i beni. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, le promesse assicurate a David. Ecco, l’ho posto come testimone tra le genti, principe e sovrano tra le genti.