sabato 29 dicembre 2012

DOMENICA PRIMA DELLE LUCI

DOMENICA PRIMA DELLE LUCI
 
 
 
 
 
San Lorenzo
 
LETTURA DELLA DOMENICA
30/12/2012
 
 
Apostolo
 
Galati 1,11-19
 
 Fratelli....., vi dichiaro dunque,  che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo; infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.
 
San Lorenzo
 
Vangelo
 

Matteo 2,13-23

Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un grido è stato udito in Rama,un pianto e un lamento grande;Rachele piange i suoi figlie non vuole essere consolata, perché non sono più. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
 
 

lunedì 24 dicembre 2012

NATALE DEL NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO


NATALE DEL NOSTRO SIGNORE
GESU' CRISTO

La Natività
 


LETTURE DEL GIORNO 
 SANTO NATALE 
 
25/12/2012
 
 
APOSTOLO

Galati 4, 4-7

Fratelli .... ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge,  per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.  E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre».  Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.


 
 
VANGELO

Matteo 2, 1-12

 Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all'epoca del re Erode. Dei magi d'Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo:  «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».
  Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.  Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere.  Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta:
  "E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei affatto la minima fra le città principali di Giuda;
perché da te uscirà un principe, che pascerà il mio popolo Israele
"».
  Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s'informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparsa;  e, mandandoli a Betlemme, disse loro: «Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch'io vada ad adorarlo».
  Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro finché, giunta al luogo dov'era il bambino, vi si fermò sopra.  Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.  Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.  Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un'altra via.

sabato 22 dicembre 2012

AVVISO 24/12/2012 CELEBRAZIONE LITURGIA DEL SANTO NATALE A ORTONA


AVVISO 24/12/2012 DIVINA LITURGIA A ORTONA


PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI 
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D'ITALIA E MALTA

Parrocchia ortodossa di San Tommaso Apostolo

Ὀρθόδοξος Ἐνορία

Константинопольский Патриархат Православная Митрополия в Италии и Мальте
ПРАВОСЛАВНИЙ ПРИХОД
Святого Апостола Фомы

Православна парафія Святого Апостола Фоми

CELEBRAZIONE LITURGIA DEL SANTO NATALE

SABATO : 24/12/2012
ore 15.30 - Confessioni / Исповедь / Сповідь
ore 16.00 - Santa Liturgia / Бож.Литургия / Св'ята Літургія
Per informazioni : Padre Anatoliy tel: 3388772387

DOMENICA PRIMA DI NATALE

DOMENICA PRIMA DEL NATALE
 
 

 Santi Martiri di Creta


LETTURA DELLA DOMENICA 23/12/2012

Apostolo

Ebrei 11,9-10. 32-40

Fratelli .... per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa,  perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio
 Che dirò di più? Poiché il tempo mi mancherebbe per raccontare di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e dei profeti,  i quali per fede conquistarono regni, praticarono la giustizia, ottennero l'adempimento di promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri.  Ci furono donne che riebbero per risurrezione i loro morti; altri furono torturati perché non accettarono la loro liberazione, per ottenere una risurrezione migliore;  altri furono messi alla prova con scherni, frustate, anche catene e prigionia.  Furono lapidati, segati, uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora e di capra; bisognosi, afflitti, maltrattati  (di loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra.  Tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza per la loro fede, non ottennero ciò che era stato promesso.  Perché Dio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, in modo che loro non giungessero alla perfezione senza di noi.
 
Vangelo
 
Matteo 1, 1-25
 
 Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abraamo.
  Abraamo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli;  Giuda generò Fares e Zara da Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram;  Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon;  Salmon generò Boos da Raab; Boos generò Obed da Rut; Obed generò Iesse,  e Iesse generò Davide, il re.
Davide generò Salomone da quella che era stata moglie di Uria;  Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa;  Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Uzzia;  Uzzia generò Ioatam; Ioatam generò Acaz; Acaz generò Ezechia;  Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Giosia;  Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.
  Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabele; Zorobabele generò Abiud; Abiud generò Eliachim; Eliachim generò Azor;  Azor generò Sadoc; Sadoc generò Achim; Achim generò Eliud;  Eliud generò Eleàzaro; Eleàzaro generò Mattan; Mattan generò Giacobbe;  Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo.
  Così, da Abraamo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.
 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.
Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.  Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente.  Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo.  Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».
  Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
  «
La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi».
  Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie;  e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.
 
 

 

sabato 15 dicembre 2012

DOMENICA DEI SANTI PROGENITORI



DOMENICA DEI SANTI PROGENITORI




LETTURA DELLA DOMENICA

16/12/2012


Apostolo

Colossesi  3, 4-11

 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.  Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria;  per queste cose l'ira di Dio viene sui figli della disubbidienza,  fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse.  Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto.  Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con i suoi atti,  e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato.  Qui non c'è più Greco e Giudeo, circonciso e incirconciso, barbaro e Scita, servo e libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

Vangelo

Luca 14, 16-24

 Allora Gesù gli disse: «Un uomo fece una gran cena e invitò molti;  e, all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perché è già tutto pronto".  Ma tutti allo stesso modo cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un podere e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi".  E un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi".  Un altro ancora disse: "Ho preso moglie e perciò non posso venire".  Così quel servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa, pieno di sdegno, disse al suo servo: "Presto, va' per le piazze e per le strade della città, conduci qua i mendicanti, i mutilati, gli zoppi e i ciechi".  Poi il servo gli disse: "Signore, è stato fatto come hai comandato, ma c'è ancora posto".  Allora il signore disse al servo: "Va' fuori per le vie e lungo le siepi e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena. Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gusterà la mia cena"».

mercoledì 5 dicembre 2012

X DOMENICA DI LUCA
CONCEPIMENTO DI SANT'ANNA


LETTURA DELLA DOMENICA

09/12/2012

APOSTOLO

Galati  4,22-27

Fratelli ....infatti sta scritto che Abrahamo ebbe due figli: uno dalla serva e uno dalla libera.  Or quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che nacque dalla libera fu generato in virtù della promessa. Tali cose hanno un senso allegorico, perché queste due donne sono due patti: uno dal monte Sinai che genera a schiavitù, ed è Agar.  Or Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed essa è schiava con i suoi figli.  Invece la Gerusalemme di sopra è libera ed è la madre di noi tutti. Infatti sta scritto: «Rallegrati, o sterile che non partorisci! Prorompi e grida, tu che non senti doglie di parto, perché i figli dell'abbandonata saranno più numerosi di quelli di colei che aveva marito».

VANGELO

Luca 13,10-17

Or egli insegnava in una delle sinagoghe in giorno di sabato. Ed ecco vi era una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito di infermità, ed era tutta curva e non poteva in alcun modo raddrizzarsi.  Or Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità».  E pose le mani su di lei ed ella fu subito raddrizzata, e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse guarito in giorno di sabato, si rivolse alla folla e disse: «Vi sono sei giorni in cui si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire e non in giorno di sabato».  Allora il Signore gli rispose e disse: «Ipocriti! Ciascun di voi non slega forse di sabato dalla mangiatoia, il suo bue o il suo asino per condurlo a bere? Non doveva quindi essere sciolta da questo legame, in giorno di sabato, costei che è figlia di Abrahamo e che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni?».  E mentre egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano svergognati; tutta la folla invece si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute.



sabato 1 dicembre 2012

XIV DOMENICA DI LUCA

XIV DOMENICA DI LUCA

PROFETA  ABACUC


LETTURA DELLA DOMENICA

 02/12/2012


APOSTOLO

Efesini 5,8-19

 Fratelli ....un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce,  poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando ciò che è accettevole al Signore.  E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele,  perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto.  Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce.  Perciò la Scrittura dice: «Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te».  Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi,  riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi.  Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.  E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito,  parlandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore.

VANGELO

Luca 18,35-43


 Ora, come egli si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada, mendicando;  sentendo passare la folla, domandò che cosa fosse;  gli risposero che stava passando Gesù, il Nazareno.  Allora egli gridò, dicendo: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me».  Quelli che camminavano davanti lo sgridavano perché tacesse, ma lui gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me».  Allora Gesù, fermatosi, ordinò che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, lo interrogò,  dicendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?». Ed egli disse: «Signore, che io recuperi la vista».  E Gesù gli disse: «Recupera la vista; la tua fede ti ha guarito».  All'istante egli recuperò la vista e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, vedendo questo, diede lode a Dio.







venerdì 30 novembre 2012

AVVISO 01/12/2012 DIVINA LITURGIA A ORTONA


AVVISO 01/12/2012 DIVINA LITURGIA A ORTONA



PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI 
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D'ITALIA E MALTA

Parrocchia ortodossa di San Tommaso Apostolo

Ὀρθόδοξος Ἐνορία
Константинопольский Патриархат Православная Митрополия в Италии и Мальте
ПРАВОСЛАВНИЙ ПРИХОД
Святого Апостола Фомы

Православна парафія Святого Апостола Фоми
Celebrazioni una volta al mese
SABATO : 01/12/2012
ore 15.30 - Confessioni / Исповедь / Сповідь
ore 16.00 - Santa Liturgia / Бож.Литургия / Св'ята Літургія
Per informazioni : Padre Anatoliy tel: 3388772387

giovedì 22 novembre 2012

XIII DOMENICA DI LUCA


XIII DOMENICA DI LUCA



SANTA CATERINA


LETTURA DELLA DOMENICA

25/11/2012


APOSTOLO

Galati 3,23-4,5

Fratelli  .....ora, prima che venisse la fede noi eravamo custoditi sotto la legge, come rinchiusi, in attesa della fede che doveva essere rivelata.  Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede.  Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore,  perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù.  Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù.  Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abrahamo ed eredi secondo la promessa.
 Ora io dico che per tutto il tempo che l'erede è minorenne non è affatto differente dal servo, benché sia signore di tutto, ma egli è sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre. Così anche noi, mentre eravamo minorenni, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo, ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge,  perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.

VANGELO

Luca 18,18-27



 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?».  E Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.  Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora tuo padre e tua madre"».  E colui disse: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».  Udito ciò, Gesù gli disse: «Ti manca ancora una cosa: vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».  Ma egli, udite queste cose, si rattristò grandemente, perché era molto ricco.  Allora Gesù, visto che si era molto rattristato, disse: «Quanto è difficile per coloro che hanno delle ricchezze entrare nel regno di Dio!  Perché è più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».  E quelli che l'udivano dissero: «Chi dunque può essere salvato?».  Ma egli disse: «Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio».



sabato 17 novembre 2012

IX DOMENICA DI LUCA

IX DOMENICA DI LUCA


SAN PLATONE martire





LETTURA DELLA DOMENICA
18/11/2012

Apostolo

Efesini 2, 14-22

Fratelli .. egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione,  avendo abolito nella sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace,  e per riconciliare ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l'inimicizia in se stesso.  Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini,  poiché per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito. Voi dunque non siete più forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio,  edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare,  su cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore,  nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito.






Vangelo


Luca 12, 16-21

 Ed egli disse loro una parabola: «La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto;  ed egli ragionava fra sé dicendo: "Che farò, perché non ho posto dove riporre i miei raccolti?". E disse: "Questo farò, demolirò i miei granai e ne costruirò di più grandi, dove riporrò tutti i miei raccolti e i miei beni,  poi dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi".  Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte l'anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?".  Così avviene a chi accumula tesori per sé e non è ricco verso Dio».

sabato 10 novembre 2012

VIII DOMENICA DI LUCA

VIII DOMENICA DI LUCA


Saint

SAN MINA'

Lettura della Domenica

11 Novembre 2012

Apostolo


2 Corinzi 4,6-15

Fratelli... perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo.  Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l'eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi.  Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati;  perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti,  portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.  Noi che viviamo, infatti siamo del continuo esposti alla morte per Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.  Cosicché in noi opera la morte, ma in voi la vita.  Ma pure, avendo noi lo stesso spirito di fede, come sta scritto: «Io ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo,  sapendo che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi per mezzo di Gesù e ci farà comparire con voi.  Tutte queste cose infatti sono per voi, affinché la grazia, raggiungendo un numero sempre maggiore di persone, produca ringraziamento per abbondare alla gloria di Dio.



********

Vangelo

Luca 10,25-37

 Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».  Ed egli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?».  E quegli, rispondendo, disse: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso».  Ed egli gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo e vivrai».  Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».  Gesù allora rispose e disse: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei ladroni i quali, dopo averlo spogliato e coperto di ferite, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada e, veduto quell'uomo, passò oltre, dall'altra parte.  Similmente anche un levita si trovò a passare da quel luogo, lo vide e passò oltre, dall'altra parte.  Ma un Samaritano, che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione.  E, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.  E il giorno dopo, prima di partire, prese due denari e li diede al locandiere, dicendogli: "Prenditi cura di lui e tutto quello che spenderai in più, te lo renderò al mio ritorno".  Quale dunque di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni?».  E quello disse: «Colui che usò misericordia verso di lui». Gesù allora gli disse: «Va' e fa' lo stesso anche tu».



domenica 4 novembre 2012

V DOMENICA DI LUCA

V DOMENICA DI LUCA
 

SAN NICANDRO
 

SAN IOANNICHIO
 




 
 
LETTURA DELLA DOMENICA
4 NOVEMBRE 2012
 
 
APOSTOLO
 
Galati 6,11-18
 
 
 Guardate con che grossi caratteri vi ho scritto di mia propria mano!
  Tutti coloro che vogliono far bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo.  Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne.  Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo.  Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura.  Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull'Israele di Dio.
  Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio di Gesù.
  La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen
 
 
VANGELO

Luca 16,19-31


 «C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente;  e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri,  e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri.  Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto.  E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno;  ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma".  Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.  Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi".  Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre,  perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento".  Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli".  Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno".  Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».