sabato 30 marzo 2019

Domenica III di Quaresima della Venerazione della Santa Croce - 31 marzo 2019 - San Ipazio, vescovo di Gangra ieromartire

 Domenica III di Quaresima della Venerazione della Santa Croce 

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San Ipazio, vescovo di Gangra  ieromartire


Lettura della Domenica
31 marzo 2019-

Apostolo
Eb 4,14 - 5,6

Fratelli, avendo un sommo sacerdote grande, che ha attraversato i cieli - Gesù, il Figlio di Dio –, rimaniamo fermi nella fede che professiamo! Non abbiamo, infatti, un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato provato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. Infatti, ogni sommo sacerdote, scelto tra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, perché offra doni e sacrifici per i peccati. Poiché anch’egli è soggetto a debolezza, a motivo di essa deve – per sé e per il popolo- offrire sacrifici per i peccati. Nessuno può attribuirsi da sé questo onore, ma lo riceve quando sia chiamato da Dio, come Aronne. Allo stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato. Altrove egli dice anche: Tu sei sacerdote in eterno, secondo l’ordine di Melchisedek.

Vangelo
Mc 8,34 - 9,1

 In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la propria anima? Che potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non gusteranno la morte senza aver visto il regno di Dio venire con potenza".


sabato 23 marzo 2019

Domenica II di Quaresimadi San Gregorio Palamas - 24 marzo 2019 - Vigilia dell’Annunciazione della Santissima Theotokos




 Domenica II di Quaresima

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di San Gregorio Palamas 

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 Vigilia dell’Annunciazione della Santissima Theotokos


Lettura della Domenica
24 marzo 2019

Apostolo
Eb 1,10 - 2,3

 Fratelli, Dio Padre ha detto del Figlio: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita. 

Vangelo
Mc 2,1-12

In quel tempo Gesù entrò in Cafarnao. Si seppe che era in una casa, e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: ‘Ti sono rimessi i peccati’, o dire: ‘Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina’? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

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sabato 16 marzo 2019

Domenica I di Quaresima del trionfo dell’Ortodossia. In questa domenica si fa memoria del ripristino del culto delle sante icone Alessio l’uomo di Dio - 17 marzo 2019 - San Patrizio, apostolo dell’Irlanda.

Domenica I di Quaresima del trionfo dell’Ortodossia 
 In questa domenica si fa memoria del ripristino del culto delle sante icone Alessio l’uomo di Dio; 

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San Patrizio, apostolo dell’Irlanda 


Lettura della Domenica
17 marzo 2019

Apostolo
Eb 11, 24-26. 32-40

 Fratelli, per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo il piacere del peccato. Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla ricompensa. E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per mezzo della fede hanno conquistato regni, hanno esercitato la giustizia, hanno conseguito le promesse, hanno chiuso le fauci dei leoni, hanno spento la violenza del fuoco, sono sfuggiti al taglio della spada, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono divenuti forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere degli stranieri. Alcune donne riebbero per risurrezione i loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una risurrezione migliore. Altri subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, vagarono coperti di pelli di pecore e capre, bisognosi, tribolati, maltrattati –di loro il mondo non era degno!- errando nei deserti e sui monti, tra le grotte e le spelonche della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa, avendo Dio predisposto qualcosa di meglio per noi, perché non ottenessero la perfezione senza di noi. 

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Vangelo
Gv 1, 43-52

 In quel tempo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaele esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaele: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

sabato 9 marzo 2019

Domenica dei latticini -10 marzo 2019- In questa domenica si fa memoria dell’esilio del progenitore Adamo dal paradiso, San Codrato martire

 Domenica dei latticini
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In questa domenica si fa memoria dell’esilio del progenitore Adamo dal paradiso, 

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San Codrato martire 


Lettura della Domenica
10 marzo 2019


Apostolo
Rm 13,11 – 14,4

 Fratelli, ora la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: senza bagordi e ubriachezze, senza immoralità e dissolutezza, senza contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri. Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, infatti Dio ha accolto anche lui. Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di tenerlo in piedi. 

Vangelo
Mt 6, 14-21 

Il Signore ha detto: "Se voi perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”.

sabato 2 marzo 2019

Domenica di Carnevale -3 marzo 2019- In questa domenica si fa memoria della seconda e incorruttibile parusia di Cristo, San Eutropio e altri, martiri

 Domenica di Carnevale 

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In questa domenica si fa memoria 
della seconda e incorruttibile parusia di Cristo

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San Eutropio e altri, martiri 

Lettura della Domenica
3 marzo 2019

Apostolo
I Cor 8,8 – 9,2
 Fratelli, non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio: se non ne mangiamo, non veniamo a mancare di qualcosa, né, mangiandone, ne abbiamo un vantaggio. Badate però che questa vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli. Se uno infatti vede te, che hai la conoscenza, stare a tavola in un tempio di idoli, la debole coscienza di questi non sarà spinta a mangiare le carni immolate agli idoli? Ed ecco, per la tua conoscenza va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro debole coscienza, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello! Non sono forse libero? Non sono un apostolo? Non ho veduto Gesù, il nostro Signore? E non siete voi la mia opera nel Signore? Se per altri non sono apostolo, almeno per voi lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore. 


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Vangelo
Mt 25, 31- 46

 Il Signore ha detto: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli santi, siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutti i popoli, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il Re dirà a quelli alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero straniero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? E il Re risponderà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato, forestiero, nudo, malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Allora egli risponderà loro: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna”.