mercoledì 25 luglio 2012

VIII DOMENICA DI MATTEO

VIII DOMENICA DI MATTEO
San Costantino Patriarca di Costantinopoli e San Callinico m.

San Callinico m.


Lettura della Domenica
29/07/2012

APOSTOLO

1 Corinzi 1,10-17

Fratelli..... vi esorto pertanto, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti.  Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi.  Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!».
 Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati?  Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio,  perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome.  Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno.
 Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo.




Vangelo

Matteo 14,14-22
 Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
 Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».  Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare».  Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!».  Ed egli disse: «Portatemeli qua».  E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.  Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.  Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla




SANT'ANNA, MADRE DELLA TUTTASANTA


SANT'ANNA, 

MADRE DELLA TUTTASANTA

25/07/2012









Sant' Anna, madre della Theotokos  . 

Nella Sacra Scrittura non c'è il minimo accenno alla madre della Madre di Dio; notizie invece sono fornite dall'apocrifo Protovangelo di san Giacomo, risalente al sec. II e diffusissimo in particolar modo in Oriente. Quali siano gli elementi storici in tale narrazione non è facile determinare. Stando al Protovangelo, Sant' Anna (dall'ebraico Hannah, «grazia») era figlia del sacerdote betlemita Mathan. Le due sorelle maggiori di Sant' Anna, Maria e Sove, presero marito a Betlemme, dove la prima generò Maria di Salome e la seconda generò Elisabetta, la madre del Precursore.  Sant'Anna si sposò con Gioacchino in Galilea e generò Maria, la  Madre di Dio. Elisabetta e Maria sono dunque figlie di sorelle. Dopo reiterate preghiere ebbe la gioia della maternità in età assai avanzata. La Madre di Dio fu poi a tre anni consacrata al servizio del tempio di Gerusalemme. 


Sant'Anna visse per 69 anni, e suo marito Gioacchino per ottant'anni, ma Gioacchino morì due anni prima della moglie. La Theotokos rimase orfana di entrambi i genitori dopo la sua presentazione al Tempio, all'età di dodici anni (vedi 21 novembre).

La prima manifestazione del culto in Oriente risale al tempo di Giustiniano che fece costruire in Costantinopoli una chiesa in onore di Sant'Anna (550 ca.). Poi l'imperatore Giustiniano II (685-695, 705-711) la restaurò, dal momento che Sant'Anna era apparsa a sua moglie incinta. I greci celebravano la sua festa tre volte all'anno (25 luglio, 9 settembre, 9 dicembre). In Occidente (festa al 26 luglio) il culto si manifestò più tardi; se ne trova un cenno nell'affresco di S. Maria Antiqua (sec. VII), ma solo nel tardo Medioevo la festa liturgica cominciò a manifestarsi più diffusamente (sec. X a Napoli; sec. XII in varie altre località). 
Numerosissimi sono i patronati di  Sant'Anna, la cui protezione viene particolarmente invocata dalle partorienti e dalle donne desiderose di maternità. La onorano le madri di famiglia: ricamatrici e lavandaie si astenevano, nel giorno della sua festa, dal loro lavoro (che Sant'Anna stessa aveva, secondo la leggenda, esercitato), ritenendo che non avrebbe avuto successo.
Meno chiaro il motivo per cui la madre della Madre di Dio fu scelta a protettrice da numerose categorie di lavoratori come gli orefici, i falegnami, gli ebanisti, i minatori. Il patronato su questi ultimi, dai quali era particolarmente venerata in Germania ai tempi di Lutero (molti centri minerari si chiamano Annberg) sorse forse (così, almeno, si è voluto spiegarlo) in quanto i minatori portavano in luce le ricchezze nascoste nel seno della terra, come Sant'Anna diede al mondo il suo tesoro più prezioso,  la Madre di Dio.

Sant'Anna era ed è invocata per ottenere una buona morte, perché, sempre secondo la tradizione, la sua sarebbe stata addolcita dalla presenza del Bambino Gesù, che le risparmiò gli spasimi della agonia.
Nell'Europa settentrionale, dove il culto di Sant'Anna raggiunse, nei secc. XIV e XV, la massima diffusione, fu molto usata l'acqua di sant'Anna per curare le febbri e gli ossessi. A lei era consacrato il martedì, giorno in cui, secondo la tradizione, sarebbe nata e morta.


Sant'Anna è invocata per il concepimento dei bambini e per l'aiuto nei parti difficili.

SANT'ANNA, MADRE DELLA TUTTASANTA

SANT'ANNA, 
MADRE DELLA TUTTASANTA

25/07/2012




Apolytìkion

Oggi sono sciolti i vincoli della sterilità; poiché Dio esaudendo Gioacchino ed Anna, promette loro che, contro ogni speranza, generanno la divina fanciulla: colei dalla quale egli stesso, l'incircoscrivibile, divenuto mortale, è stato partorito, lui che, mediante un angelo, ha comandato di acclamare a lei così: Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te.


Kondàkion

Fa festa oggi tutta la terra per la concezione di Anna, avvenuta in Dio: essa ha infatti concepito colei che oltre la ragione ha concepito il Verbo.











APOSTOLO


        Galati 4,22-27

 Fratelli .....sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera.  Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa.  Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar  - il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli.  Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre.  Sta scritto infatti:
Rallègrati, sterile, che non partorisci,
grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito







Vangelo

Luca 8,16-21

Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».






giovedì 19 luglio 2012

VII DOMENICA DI MATTEO - SANTA MARIA MADDALENA

VII DOMENICA DI MATTEO 
 SANTA MARIA MADDALENA

La donna caduta in molti peccati,
sente la tua divinità, o Signore,
e, assumendo l’ufficio di mirófora [2],
ti offre il myron con le lacrime
prima della tua sepoltura.
Ahimé, dice, per me è notte senza luce di luna,
furore tenebroso d’incontinenza,
amore di peccato!
Accetta i torrenti delle mie lacrime,
tu che attiri nelle nubi l’acqua del mare.
Piegati ai gemiti del mio cuore,
tu che hai piegato i cieli nel tuo ineffabile annientamento.
Bacerò i tuoi piedi immacolati,
li asciugherò con i riccioli del mio capo,
quei piedi, di cui Eva a sera percepì il suono
dei passi nel Paradiso
e per timore si nascose.
Chi investigherà la moltitudine dei miei peccati
E l’abisso dei tuoi giudizi,
o mio Salvatore, che salvi le anime?
Non disprezzare la tua serva,
tu che possiedi incommensurabile la misericordia!









LETTURA DELLA DOMENICA

DEL 22/07/2012



APOSTOLO

Tito 3,8-15

Fratelli ......questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane. Dopo una o due ammonizioni sta' lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa. Quando ti avrò mandato Artema o Tìchico, cerca di venire subito da me a Nicòpoli, perché ho deciso di passare l'inverno colà. Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giureconsulto, e di Apollo, che non manchi loro nulla. Imparino così anche i nostri a distinguersi nelle opere di bene riguardo ai bisogni urgenti, per non vivere una vita inutile. Ti salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede.La grazia sia con tutti voi!



VANGELO

Matteo 5,14-19

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.



venerdì 13 luglio 2012

DOMENICA DEI PADRI IV SINODO ECUMENICO

DOMENICA DEI PADRI IV SINODO ECUMENICO




LETTURA DELLA DOMENICA

15/07/2012


APOLITIKION


Cristo Dio nostro, sei ogni dire glorioso! Tu ci hai dato i santi Padri luminari della terra, e per mezzo di essi ci hai condotto alla vera fede; o Dio misericordioso, gloria a Te

APOSTOLO


Tito 3,8-15

Fratelli..... questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane. Dopo una o due ammonizioni sta' lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa. Quando ti avrò mandato Artema o Tìchico, cerca di venire subito da me a Nicòpoli, perché ho deciso di passare l'inverno colà. Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giureconsulto, e di Apollo, che non manchi loro nulla. Imparino così anche i nostri a distinguersi nelle opere di bene riguardo ai bisogni urgenti, per non vivere una vita inutile. Ti salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede.La grazia sia con tutti voi!



VANGELO

Matteo 5,14-19

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.









giovedì 5 luglio 2012

V DOMENICA DI MATTEO - SAN PROCOPIO MARTIRE

V DOMENICA DI MATTEO 

SAN PROCOPIO MARTIRE

LETTURA DELLA DOMENICA 

8 LUGLIO 2012



APOSTOLO




Romani 1,1-10

 Fratelli .....Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio,  che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,  riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,  costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore. Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;  e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo.  A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
 Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo.  Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi,  chiedendo sempre nelle mie preghiere che per volontà di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi.








VANGELO

Matteo 8,28-9,1

 Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
 A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare;  e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria».  Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.  I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.  Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
 Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.