venerdì 24 dicembre 2021

26/12/2021 ' DOMENICA DOPO IL NATALE - SINASSI DELLA THEPTOKOS - SAN EUTIMIO DI SARDI

                                Domenica dopo il Natale


          Sinassi della della Theotokos




SAN EUTIMIO DI SARDI


Lettura della Domenica
26 dicembre 2021

Apostolo
Gal 1, 11-19

Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunciato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo la maggior parte dei coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei padri. Quando poi piacque a Dio - che mi aveva scelto fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia - di rivelare in me il Figlio suo affinché lo annunciassi ai pagani, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Pietro e rimasi presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi nessun altro se non Giacomo, il fratello del Signore.  

Vangelo
Mt 2, 12-23

 In quel tempo, appena i Magi partirono verso il loro paese, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò. Infatti Erode sta per cercare il bambino per ucciderlo”. Egli allora si alzò e prese con sé il bambino e sua madre e, nella notte, fuggì in Egitto. Là rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse quanto fu annunziato dal Signore per mezzo del profeta che dice: “Dall’Egitto ho chiamato mio figlio”. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, secondo il tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia, che dice: “Un grido si è udito in Rama, pianto e lamento grande; Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata, perché non sono più”. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, e va’ in terra di Israele, perché sono morti quelli che insidiavano la vita del bambino”. Egli allora si alzò, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò in terra di Israele. Avendo saputo che Archelao era re di Giudea al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse quel che era stato detto dai profeti: Sarà chiamato Nazareno.

25/12/2021 Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo

 Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo 

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Lettura della Festa
25 dicembre 2021

Apostolo
Gal 4, 4-7

 Fratelli, quando giunse la pienezza del tempo, Dio inviò il Figlio suo, fatto da donna, fatto sotto la legge, per riscattare quelli che sono sotto la legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. Poiché siete figli, Dio ha inviato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori, il quale grida Abbà, Padre! Così non sei più schiavo ma figlio; e se figlio, anche erede di Dio per grazia di Cristo. 

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Vangelo 
Mt 2, 1-12

Nato Gesù a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, ecco giungere a Gerusalemme dall’oriente dei magi, i quali domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo”. All’udire ciò il re Erode fu turbato, e con lui tutta Gerusalemme. Convocò tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo e si informava da loro dove dovesse nascere il Cristo. Essi gli dissero: “A Betlemme di Giudea. Infatti così è stato scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la più piccola tra i capoluoghi di Giuda; da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. Allora Erode chiamò di nascosto i magi e chiese loro informazioni sul tempo esatto dell’apparizione della stella; quindi li inviò a Betlemme dicendo: Andate e fate accurata ricerca del bambino; quando poi lo trovate, fatemelo sapere, in modo che anch’io possa andare ad adorarlo”. Essi, dopo avere ascoltato il re, si misero in cammino. Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva finché non andò a fermarsi sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella si rallegrarono assai di gioia grande; ed entrati in casa videro il bambino con Maria sua madre e caddero a terra per adorarlo. Poi aprirono i loro tesori e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno di non tornare da Erode, si allontanarono verso il loro paese.

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dal Sinassario: 
25 dicembre
Natività del Salvatore 

Dio amorevolissimo, avendo visto il genere umano sotto il potere tirannico del diavolo, ebbe compassione e mandò il suo angelo Gabriele ad annunziare alla Madre di Dio: Salve, piena di grazia, il Signore è con te! E subito il Signore nostro e Dio fu concepito nel grembo incontaminato. Compiuti i nove mesi dal concepimento, uscì una disposizione di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l’universo e Quirino fu mandato da Gerusalemme a Betlemme per eseguire il censimento. Anche Giuseppe, il custode della Madre di Dio, discese con lei a Betlemme per farsi censire, ed ivi la Vergine stava per partorire e, non avendo trovato un’abitazione libera a causa della molta folla, si rifugiò in una povera spelonca, e diede alla luce incorruttibilmente il Signore nostro Gesù Cristo ed avvolse in fasce come bambino il Creatore dell’universo e lo depose nella mangiatoia di animali irrazionali, giacché avrebbe liberato noi dall’irrazionalità. *** *** In quei giorni vi fu un indovino chiamato Balaam, nella regione dei Persiani; egli fra le altre cose, predisse anche questo: Sorgerà una stella da Giacobbe, che disperderà i figli di Moab. Pertanto gli altri indovini e maghi, avendo ricevuto una siffatta profezia, la tramandarono a loro volta a tutti gli indovini persiani e così raggiunse quei magi e re dei Persiani, che erano tre, e vigilavano con cura, qualora avessero visto questo astro. Come astronomi, appena videro la stella di Cristo, che non faceva il corso come tutti gli altri astri da oriente a occidente, ma verso mezzogiorno, conobbero che manifestava la nascita del Grande Re. E seguirono la stella e trovarono Cristo il Signore e prostratisi lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. E così, al comando dell’Angelo, se ne tornarono con gioia alla loro regione.

sabato 18 dicembre 2021

DOMENICA PRIMA DI NATALE -19/12/2021 - SS. AGLAIA ROMEA E BONIFACIO MARTIRE

DOMENICA PRIMA DI NATALE 






SS. AGLAIA ROMEA E BONIFACIO MARTIRE



LETTURA DELLA DOMENICA 
19/12/2021



APOSTOLO

EBREI 11, 9-10
32-40


Fratelli... per fede Abrahamo dimorò nella terra promessa, come in paese straniero, abitando in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa,  perché aspettava la città che ha i fondamenti, il cui architetto e costruttore è Dio.
E che dirò di più? Infatti mi mancherebbe il tempo se volessi raccontare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti,  i quali per fede vinsero regni, praticarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole dei leoni, spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trassero forza dalla debolezza, divennero forti in guerra, misero in fuga gli eserciti stranieri.  Le donne riebbero per risurrezione i loro morti; altri invece furono distesi sulla ruota e martoriati, non accettando la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione.  Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia.  Furono lapidati, segati, tentati, morirono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, afflitti, maltrattati  (il mondo non era degno di loro), erranti per deserti e monti, in spelonche e grotte della terra.  Eppure tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza mediante la fede, non ottennero la promessa,  perché Dio aveva provveduto per noi qualcosa di meglio, affinché essi non giungessero alla perfezione senza di noi.

 

VANGELO

MATTEO 1, 1-25


Libro della genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo.  Abrahamo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli.  Giuda generò Fares e Zara da Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram;  Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon. Salmon generò Booz da Rahab; Booz generò Obed da Ruth; Obed generò Iesse.  Iesse generò il re Davide; il re Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria.  Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa. Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Ozia.  Ozia generò Ioatam; Ioatam generò Acaz; Acaz generò Ezechia.  Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Iosia.  Iosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.  Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabel.  Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliakim; Eliakim generò Azor.  Azor generò Sadok; Sadok generò Achim; Achim generò Eliud.  Eliud generò Eleazar; Eleazar generò Matthan; Matthan generò Giacobbe.  Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo.  Così, tutte le generazioni da Abrahamo fino a Davide sono quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni. Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.  Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente.  Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo.  Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati».  Or tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice: «Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi"».  E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie;  ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù.



sabato 11 dicembre 2021

DOMENICA XI, DI LUCA - 12 DICEMBRE 2021 - SAN SPIRIDIONE DI TRIMITUNTE

DOMENICA XI, DI LUCA



SAN SPIRIDIONE DI TRIMITUNTE


LETTURA DELLA DOMENICA
12 DICEMBRE 20121

APOSTOLO
EFESINI, 5, 8-19

Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce;  il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.  Cercate ciò che è gradito al Signore,  e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente,  poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare.  Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce.  Per questo sta scritto:«Svègliati, o tu che dormi, déstati dai morti e Cristo ti illuminerà».
 Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi;  profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.  Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito,  intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore,  rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

VANGELO
LUCA , 14, 16-24


 Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti.  All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto.  Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato.  Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato.  Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire.  Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto.  Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia.  Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».

sabato 4 dicembre 2021

DOMENICA X, DI LUCA - 05/12/2021 - San SABA il santificato, San Diogene martire

      DOMENICA X, DI LUCA 

                         San  SABA 

San Diogene martire



Lettura della Domenica

5 Dicembre 2021


                                                              APOSTOLO

                                    Galati

                                  5,22 -6,2

Fratelli il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;  contro queste cose non c'è legge. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri.  Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione.  Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.


                         Vangelo

Lc 13, 10-17

 In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che da diciotto anni uno spirito teneva inferma. Era curva e non poteva in alcun modo stare diritta. Quando Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei liberata dalla tua malattia. Impose le mani su di lei e quella subito si raddrizzò e glorificava Dio. Intervenne allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, e disse alla folla: Sono sei i giorni in cui si deve lavorare: venite dunque a farvi curare in quelli e non di sabato! Il Signore allora rispose: Ipocriti! Ognuno di voi non scioglie forse di sabato il suo bue o l’asino dalla mangiatoia per portarlo ad abbeverarsi? E costei, figlia di Abramo, che satana teneva legata da diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame anche se era di sabato? Quando diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla si rallegrava per tutte le meraviglie da lui compiute.

sabato 13 novembre 2021

DOMENICA VIII, DI LUCA - 14/11/2021 - SAN FILIPPO APOSTOLO E SAN COSTANTINO NEOMARTIRE

DOMENICA VIII, DI LUCA


SAN FILIPPO APOSTOLO 


SAN COSTANTINO NEOMARTIRE


LETTURA DELLA DOMENICA

14 NOVEMBRE 2021


APOSTOLO

Atti 8,26-39

Fratelli.... un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: «Alzati, e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta».  Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme,  se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia.  Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va' avanti, e raggiungi quel carro».  Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?».  Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.  Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:

Come una pecora fu condotto al macello
e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa,
così egli non apre la sua bocca.
 Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato,
ma la sua posterità chi potrà mai descriverla?
Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.

 E rivoltosi a Filippo l'eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?».  Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù.  Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c'era acqua e l'eunuco disse: «Ecco qui c'è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?».   Fece fermare il carro e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, ed egli lo battezzò.  Quando furono usciti dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino.

VANGELO

Luca 10,25-37

Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».  Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».  Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».  E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».  Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.  Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.  Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.  Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.  Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.  Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.  Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».  Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu  fa' lo stesso».



 

sabato 6 novembre 2021

 DOMENICA VII, di LUCA

33 MARTIRI DI MELITINI

SAN LAZZARO,
IL TARMATURGO


LETTURA DELLA DOMENICA


7 Novembre 2021

Apostolo

Galati 1, 11-19

 Fratelli .....vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo;  infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.  Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi,  superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque  di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo,  senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
 In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni;  degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.


VANGELO

Luca 8, 41-56

 Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua,  perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.  Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò.  Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia».  Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita.  Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!».
 Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro».  Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata».  Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme».  Essi lo deridevano, sapendo che era morta,  ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!».  Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare.  I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

sabato 30 ottobre 2021

DOMENICA CV DI LUCA - 31/10/2021 - SS. STACHIS, APELLE, ARISTOBULO dei 70 apostoli

 


DOMENICA V DI LUCA

SS. STACHIS, APELLE, ARISTOBULO 

dei 70 apostoli


Lettura della Domenica

31/10/2021


APOSTOLO 

II COR. 11, 31 - 12,9 

 Fratelli .... Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco. A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato giù in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue mani. Se bisogna vantarsi – ma non conviene – verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore. So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare. Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni. Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.

VANGELO 

LUCA 16, 19 - 31

 C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.  Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.  Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.  Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.  Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.  Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.  E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,  perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.  Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.  E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. E Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».


sabato 23 ottobre 2021

DOMENICA V DI LUCA - 24/10/2021 - SAN ARETA MEGALOMARTIRE E SANTA SEBASTIANA MARTIRE

DOMENICA V DI LUCA


SAN ARETA MEGALOMARTIRE


SANTA SEBASTIANA MARTIRE

LETTURA DELLA DOMENICA
24 OTTOBRE 2021

APOSTOLO
2 Corinzi 9:6-11

Fratelli.... tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.  Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.  Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene,  come sta scritto: ha largheggiato, ha dato ai poveri; la sua giustizia dura in eterno.
Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia.  Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro.

VANGELO
Luca 8,26-39

 Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea.  Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».  Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti.  Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui.  E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise.  I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò.  Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento.  Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro.  L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo:  «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.

sabato 9 ottobre 2021

III DOMENICA DI LUCA - 10 OTTOBRE 2021 - S.S. EULAMPIO ED EULAMPIA MARTIRI E SAN TEOFILO IL CONFESSORE

III DOMENICA  DI LUCA


S.S. Eulampio ed Eulampia  Martiri


San Teofilo il confessore


Lettura della Domenica
10 Ottobre 2021


APOSTOLO

II  Corinzi 6,1-10

Fratelli.... e poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.  Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!  Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero;  ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce,  nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni;  con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero;  con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;  nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri;  sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte;  afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

VANGELO

Luca 7,11-16

 In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.  Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!».  E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!».  Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre.  Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».

sabato 2 ottobre 2021

II DOMENICA DI LUCA - 03/10/2021 - SAN DIONIGI AEROPAGITA IEROMARTIRE

 II DOMENICA DI LUCA


SAN DIONIGI AEROPAGITA IEROMARTIRE


LETTURA DELLA DOMENICA

 03/10/2021


APOSTOLO

2 Corinzi 4:6-15

Fratelli ....e Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo.
 Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.  Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,  portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.  Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.  Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
 Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,  convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.


VANGELO

Luca 6, 31-36

 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.  Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.  E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.  E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.  Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.

sabato 25 settembre 2021

I DOMENICA DI LUCA - 26/09/2021 - TRANSITO DI GIOVANNI TEOLOGO E SAN NILO ROSSANO

 I DOMENICA DI LUCA

TRANSITO DI GIOVANNI TEOLOGO

SAN NILO ROSSANO BEATO


Lettura della domenica

26 Settembre 2021


Apostolo 

1Giovanni 4,12-19

Fratelli.... Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi.  Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito.  E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.  Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo.  Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.
 Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.

Vangelo

Giovanni 19, 25-27  -  21, 24-25 

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.  Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».  Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

sabato 18 settembre 2021

DOMENICA DOPO L ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - 19 SETTEBRE 2021 - SS. TROFIMO, SABBAZIO E DORIMONTE MARTIRI

 DOMENICA DOPO L ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE


SS. TROFIMO, SABBAZIO E DORIMONTE MARTIRI


LETTURA DELLA DOMENICA

19 SETTEMBRE 2021



APOSTOLO

Galati 2, 16-20

Fratelli... sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».
 Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore.  In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.  Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me

VANGELO

Marco 8,34-9,1

 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.  Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?  E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?  Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

sabato 11 settembre 2021

DOMENICA PRIMA DELL' ESALTAZIONE - 12/09/2021 - SAN AUTONOMO E SAN GIULIANO PRESBITERO

 DOMENICA PRIMA DELL' ESALTAZIONE



SAN AUTONOMO

SAN GIULIANO PRESBITERO


LETTURA DELLA DOMENICA

12 SETTEMBRE 2021


APOSTOLO

GAL 6, 11-18

Fratelli.. guardate con che grossi caratteri vi ho scritto di mia propria mano! Tutti coloro che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo.  Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne.  Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo.  Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura.  Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull'Israele di Dio.
 Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio di Gesù.
 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

VANGELO

Giovanni 3,13-17

 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.  E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,  perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.