sabato 29 settembre 2018

Domenica II di Luca -30 settembre 2018 - Lettura della Domenica 30 settembre 2018

Domenica II di Luca 

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San Gregorio illuminatore dell’Armenia (335) 

Lettura della Domenica
30 settembre 2018

Apostolo
II Cor 9, 6-11

 Fratelli, chi semina scarsamente, mieterà scarsamente; chi semina con larghezza, raccoglierà con larghezza. Ciascuno dia come ha deciso col cuore, non con tristezza né per necessità: Dio ama il donatore ridente. E Dio può fare abbondare per voi ogni grazia, così che, avendo sempre il necessario in tutto, abbondiate in ogni opera buona, come sta scritto: Distribuì, diede ai poveri; la sua giustizia rimane per sempre. Colui che somministra la semente al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche a voi la semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Allora sarete ricchi per ogni generosità, e questa produce l’azione di grazie a Dio per mezzo nostro. 

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Vangelo
Lc 6, 31-36

 Il Signore ha detto: “Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate chi vi ama, che merito è per voi? Infatti, anche i peccatori amano quelli che li amano. Infatti, se fate del bene a chi fa del bene a voi, che merito è per voi? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate di ricevere, che merito è per voi? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Piuttosto, amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare nulla in contraccambio, e la vostra ricompensa sarà grande; e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo sugli ingrati e sui malvagi. Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”. 

sabato 22 settembre 2018

Domenica I di Luca - 23 settembre 2018 - Concepimento del Precursore, Martiri di Siracusa (sec. IX)

 Domenica I di Luca 

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 Concepimento del Precursore

 Martiri di Siracusa (sec. IX) 

Lettura della Domenica
23 settembre 2018

 Apostolo
Gal 4, 22-27
 Fratelli, Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla libera. Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne, il figlio della libera in virtù della promessa. Tali cose sono dette allegoricamente: le due donne sono le due alleanze; l’una dal monte Sinai, generante per la schiavitù, è Agar. Ma Agar è il monte Sinai, in Arabia, e corrisponde alla Gerusalemme di adesso, che infatti è schiava insieme ai suoi figli. Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è madre di tutti noi. Sta scritto infatti: Rallegrati, sterile che non partorisci; scoppia e grida di gioia, tu che non soffri i dolori del parto, poiché molti sono i figli dell’abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. 

Vangelo
Lc 5, 1-11

 In quel tempo Gesù stava presso il lago di Genèsaret e vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì su una barca, che era di Simone, e lo pregò di allontanarsi un po' da terra. Si sedette e ammaestrava le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato per l'intera notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una gran quantità di pesci, e le loro reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono entrambe le barche, a tal punto che esse quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù dicendo: "Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore!" Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme a lui, per la pesca che avevano fatto. Lo stesso capitò anche a Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: "Non temere: d’ora in poi sarai pescatore di uomini". E tirate le barche a terra, abbandonarono tutto e lo seguirono.

sabato 15 settembre 2018

Domenica dopo l’Esaltazione della Santa Croce - 16 settembre 2018 - San Eufemia megalomartire, San Melitina martire


Domenica dopo l’Esaltazione della Santa Croce

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San  Eufemia megalomartire 

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San Melitina martire


Lettura della Domenica
16 settembre 2018

Apostolo 
Gal 2, 16-20

Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma solo in forza della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo, per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge, poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno. Se poi, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati peccatori anche noi, Cristo sarebbe ministro del peccato? No davvero! Se infatti io riedifico ciò che ho demolito, mi dimostro trasgressore. Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso insieme con Cristo, e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. La vita che ora io vivo nella carne, la vivo nella fede, quella nel Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me. 

Vangelo 
Mc 8, 34- 9, 1

In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti, che cosa giova all'uomo se guadagna il mondo intero e perde la propria anima? Che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non subiranno la morte senza aver visto il regno di Dio venire con potenza".


sabato 8 settembre 2018

Domenica prima della Croce - 9 settembre 2018 - Sinassi dei giusti Gioacchino ed Anna

Domenica prima della Croce
 Sinassi dei giusti Gioacchino ed Anna 

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Lettura della Domenica
9 settembre 2018

Apostolo
Gal 6, 11-18

 Fratelli, notate con che grossi caratteri vi scrivo di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura seguendo la carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Infatti nemmeno quelli che si sono fatti circoncidere osservano la Legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me, invece, non ci sia altro vanto che nella croce del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. In Cristo Gesù, infatti, non conta né la circoncisione, né la non circoncisione, ma l’essere una nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma, pace e misericordia su di loro e sull’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: porto infatti nel mio corpo i contrassegni di Cristo. La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia col vostro spirito, fratelli! Amin.

Vangelo
Gv 3, 13-17

 In quel tempo, Gesù disse: “In verità vi dico, nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.”  

8 settembre 2018 Nascita della Tuttasanta Theotokos e Sempre Vergine Maria

8 settembre 2018
Nascita della Tuttasanta Theotokos e Sempre Vergine Maria 

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Apostolo
Fil 2, 5-11

 Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un privilegio la sua uguaglianza con Dio; ma svuotò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. 

Vangelo
Lc 10, 38-42. 11, 27-28

 In quel tempo Gesù entrò in un villaggio e lo accolse una donna, di nome Marta. Ella aveva una sorella, chiamata Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era occupata in molti servizi. Allora si fece avanti e disse: "Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi lasci sola a servire? Dille dunque che mi venga in aiuto". Ma il Signore le rispose: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma una sola è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta". Mentre diceva questo, una donna alzò la voce dalla folla e gli disse: "Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!" Ed egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono".


sabato 1 settembre 2018

Domenica XIV di Matteo - 2 settembre 2018 - San Mamas martire , San Giovanni di C.poli, il Digiunatore

 Domenica XIV di Matteo

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San  Mamas martire 

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San Giovanni di C.poli, il Digiunatore  

Lettura della Domenica
2 settembre 2018


Apostolo 
II Cor 1,21 – 2,4

 Fratelli, Dio stesso ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione e impresso il sigillo e ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori. Io però chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi rimproveri non sono venuto più a Corinto. Noi non comandiamo sulla vostra fede, ma siamo invece i collaboratori della vostra gioia; perché nella fede voi siete già saldi. Ritenni opportuno non venire di nuovo tra voi con tristezza. Perché se io rattristo voi, chi potrà rallegrarmi, se non colui che da me viene rattristato? Perciò vi ho scritto in quei termini che voi sapete per non dover poi essere rattristato, alla mia venuta, da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a tutti voi, che la mia gioia è quella di tutti voi. Vi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, non perché vi rattristiate, ma perché conosciate il grande amore che nutro per voi. 

Vangelo 
Mt 22, 2-14

Il Signore ha detto questa parabola: "Il regno dei cieli è come un uomo, un re, che fece un banchetto nuziale per suo figlio e inviò i suoi servi a chiamare gli invitati al banchetto delle nozze, ma non volevano venire. Inviò di nuovo altri servi, dicendo: Dite agli invitati: ecco che ho preparato il mio pranzo, sono stati macellati i miei buoi e sono stati uccisi gli animali ingrassati; tutto è pronto. Venite al pranzo di nozze! Essi invece, incuranti, andarono uno nella propria campagna, un altro per gli affari suoi, e gli altri presero i suoi servi, li maltrattarono e li uccisero. Allora il re si adirò e inviate le sue truppe, uccise quegli omicidi e incendiò la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto di nozze è pronto ma gli invitati non erano degni; andate dunque agli incroci delle strade e quanti trovate, chiamate al banchetto di nozze. I suoi servi uscirono per le strade e radunarono tutti coloro che trovarono, cattivi e buoni, e fu piena di commensali la sala delle nozze. Essendo entrato allora il re per vedere i commensali, vide un uomo non vestito con l'abito da nozze e gli disse: Amico, come sei entrato qui senza avere l'abito da nozze? Ma egli tacque. Allora il re disse ai servi: Legatelo piedi e mani e gettatelo nella tenebra di fuori; là sarà pianto e stridore di denti. Molti infatti sono chiamati e pochi eletti".