sabato 24 dicembre 2022

25/12/2022 - Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo

 Natività del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo 


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Lettura della Festa
25 dicembre 2022

Apostolo
Gal 4, 4-7

 Fratelli, quando giunse la pienezza del tempo, Dio inviò il Figlio suo, fatto da donna, fatto sotto la legge, per riscattare quelli che sono sotto la legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. Poiché siete figli, Dio ha inviato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori, il quale grida Abbà, Padre! Così non sei più schiavo ma figlio; e se figlio, anche erede di Dio per grazia di Cristo. 

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Vangelo 
Mt 2, 1-12

Nato Gesù a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, ecco giungere a Gerusalemme dall’oriente dei magi, i quali domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo”. All’udire ciò il re Erode fu turbato, e con lui tutta Gerusalemme. Convocò tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo e si informava da loro dove dovesse nascere il Cristo. Essi gli dissero: “A Betlemme di Giudea. Infatti così è stato scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la più piccola tra i capoluoghi di Giuda; da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. Allora Erode chiamò di nascosto i magi e chiese loro informazioni sul tempo esatto dell’apparizione della stella; quindi li inviò a Betlemme dicendo: Andate e fate accurata ricerca del bambino; quando poi lo trovate, fatemelo sapere, in modo che anch’io possa andare ad adorarlo”. Essi, dopo avere ascoltato il re, si misero in cammino. Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva finché non andò a fermarsi sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella si rallegrarono assai di gioia grande; ed entrati in casa videro il bambino con Maria sua madre e caddero a terra per adorarlo. Poi aprirono i loro tesori e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno di non tornare da Erode, si allontanarono verso il loro paese.


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dal Sinassario: 
25 dicembre
Natività del Salvatore 

Dio amorevolissimo, avendo visto il genere umano sotto il potere tirannico del diavolo, ebbe compassione e mandò il suo angelo Gabriele ad annunziare alla Madre di Dio: Salve, piena di grazia, il Signore è con te! E subito il Signore nostro e Dio fu concepito nel grembo incontaminato. Compiuti i nove mesi dal concepimento, uscì una disposizione di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l’universo e Quirino fu mandato da Gerusalemme a Betlemme per eseguire il censimento. Anche Giuseppe, il custode della Madre di Dio, discese con lei a Betlemme per farsi censire, ed ivi la Vergine stava per partorire e, non avendo trovato un’abitazione libera a causa della molta folla, si rifugiò in una povera spelonca, e diede alla luce incorruttibilmente il Signore nostro Gesù Cristo ed avvolse in fasce come bambino il Creatore dell’universo e lo depose nella mangiatoia di animali irrazionali, giacché avrebbe liberato noi dall’irrazionalità. *** *** In quei giorni vi fu un indovino chiamato Balaam, nella regione dei Persiani; egli fra le altre cose, predisse anche questo: Sorgerà una stella da Giacobbe, che disperderà i figli di Moab. Pertanto gli altri indovini e maghi, avendo ricevuto una siffatta profezia, la tramandarono a loro volta a tutti gli indovini persiani e così raggiunse quei magi e re dei Persiani, che erano tre, e vigilavano con cura, qualora avessero visto questo astro. Come astronomi, appena videro la stella di Cristo, che non faceva il corso come tutti gli altri astri da oriente a occidente, ma verso mezzogiorno, conobbero che manifestava la nascita del Grande Re. E seguirono la stella e trovarono Cristo il Signore e prostratisi lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. E così, al comando dell’Angelo, se ne tornarono con gioia alla loro regione.

sabato 17 dicembre 2022

Domenica prima di Natale - 18/12/2022 - San Sebastiano

                 Domenica prima del Natale



San Sebastiano


Lettura della Domenica

18 dicembre 2022

 

Apostolo

Eb 11, 9 - 10; 32 - 40

 

Fratelli, per fede Abramo soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla ricompensa. E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per mezzo della fede hanno conquistato regni, hanno esercitato la giustizia, hanno conseguito le promesse, hanno chiuso le fauci dei leoni, hanno spento la violenza del fuoco, sono sfuggiti al taglio della spada, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono divenuti forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere degli stranieri, alcune donne riebbero per risurrezione i loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una risurrezione migliore. Altri subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, vagarono coperti di pelli di pecore e capre, bisognosi, tribolati, maltrattati –m di loro il mondo non era degno! - errando nei deserti e sui monti, tra le grotte e le spelonche della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa, avendo Dio predisposto qualcosa di meglio per noi, perché non ottenessero la perfezione senza di noi.

Vangelo

Mt 1, 1-25 

Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Farès e Zara da Tamar, Farès generò Esrom, Esrom generò Aràm, Aràm generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Boòz da Racàb, Boòz generò Obed da Ruth, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboàmo, Roboàmo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafàt, Giosafàt generò Ioràm, Ioràm generò Ozia, Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliakìm, Eliakim generò Azòr, Azòr generò Sadòk, Sadòk generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattàn, Mattàn generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale fu generato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni,da Abramo a David è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo è, infine, di quattordici. Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe il suo sposo era giusto e non voleva ripudiarla, e così decise di rimandarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei è dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele”, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio. E gli diede nome Gesù.

 

sabato 10 dicembre 2022

DOMENICA XI DI LUCA - 11 DICEMBRE 2022 - SAN DANIELE LO STILITA E SAN LUCA LO STILITA

                                         Domenica XI di Luca

 

San Daniele lo stilita

 


Santa Luca l0 stilita


 

Lettura della Domenica

11 dicembre 2022

 

Apostolo

Col 3, 4-11

Fratelli, quando Cristo, la nostra vita, apparirà, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Fate dunque morire ciò che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passione, desideri sfrenati e quell’avidità di guadagno che è idolatria; a motivo di questi vizi l’ira di Dio viene sui figli della disobbedienza. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora però deponete anche voi tutte queste cose: ira, sdegno, malizia, maldicenza, parole oltraggiose che escono dalla bocca. Non mentitevi gli uni gli altri, poiché vi siete spogliati dell’uomo vecchio e del suo modo di agire e vi siete rivestiti del nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, a immagine del suo Creatore: in questa condizione non c’è più Greco o Giudeo, circonciso o incirconciso, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

 

Vangelo

 Lc 14, 16-24. 

Mt 22,14

Il Signore ha detto questa parabola: "Un uomo diede un grande banchetto, e fece molti inviti. All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, tutto è pronto. Ma essi, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: Ho comprato un campo e ho necessità di andare a 
vederlo; ti prego di scusarmi. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi. Un altro disse: Ho preso moglie, e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa, pieno di sdegno, disse al suo servo: Esci subito per le piazze e le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi .Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto.  Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare perché la mia casa sia piena. Vi dico infatti: nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gusterà la mia cena, perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.

 

sabato 3 dicembre 2022

DOMENICA X DI LUCA - 4 Dicembre 2022 - Santa Barbara megalomartire e San Giovanni Damasceno

DOMENICA X DI LUCA


Santa Barbara Megalomartire

San Giovanni Damasceno



Lettura della Domenica

4 Dicembre 2022



Apostolo

Galati 3, 23-4,5

Fratelli ..... prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata.  Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo.  Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù,  poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.  Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.  E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.  Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto;  ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo.  Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli.



                                                                  Vangelo

Lc 13, 10-17

 

In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che da diciotto anni uno spirito teneva inferma. Era curva e non poteva in alcun modo stare diritta. Quando Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei liberata dalla tua malattia. Impose le mani su di lei e quella subito si raddrizzò e glorificava Dio. Intervenne allora il capo della sinagoga, indignato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, e disse alla folla: Sono sei i giorni in cui si deve lavorare: venite dunque a farvi curare in quelli e non di sabato!Il Signore allora rispose: Ipocriti! Ognuno di voi non scioglie forse di sabato il suo bue o l’asino dalla mangiatoia per portarlo ad abbeverarsi? E costei, figlia di Abramo, che satana teneva legata da diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame anche se era di sabato? Quando diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla si rallegrava per tutte le meraviglie da lui compiute.

sabato 12 novembre 2022

DOMENICA VIII DI LUCA -13/11/2022- SAN GIOVANNI CRISOSTOMO

                                        Domenica VIII di Luca

 


San  Giovanni Crisostomo


Lettura della Domenica

13 novembre 2022


Apostolo

 Ebrei 7, 26 -28, - 8, 1-2

Fratelli ....infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli;  il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto se stesso.  La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge costituisce il Figlio, che è stato reso perfetto in eterno.
Ora, il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: abbiamo un sommo sacerdote tale che si è seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli,  ministro del santuario e del vero tabernacolo, che il Signore, e non un uomo, ha eretto.
 

Vangelo

Lc 10, 25-37 

In quel tempo un dottore della legge, volendo mettere Gesù alla prova, si alzò e gli chiese: "Maestro, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?" Gesù (allora) gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Cosa vi leggi?" Egli rispose: "Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso". Gesù gli disse: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". Ma quello, volendo giustificare se stesso, disse a Gesù: "Ma chi è il mio prossimo?" Gesù rispose: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, quando incappò nei briganti che gli portarono via tutto, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso scendeva per quella stessa strada un sacerdote, lo vide e passò dall'altra parte della strada. Allo stesso modo anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò dall'altra parte. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Si avvicinò e gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino. Poi lo caricò sul suo giumento, lo portò in una locanda e si prese cura di lui. L'indomani, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: ‘‘Prenditi cura di lui, e ciò che spenderai in più te lo renderò al mio ritorno’. Quale di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che si era imbattuto nei briganti?" Quello rispose: "Chi ha avuto misericordia di lui". Gesù allora gli disse: "Va', e anche tu fa' lo stesso".

sabato 5 novembre 2022

DOMENICA VII DI LUCA - 06/11/2022 - SAN PAOLO DI COSTANTINOPOLI IL CONFESSORE

 


 DOMENICA VII DI LUCA


San Paolo di Costantinopoli il confessore


Lettura della  Domenica

6 Novembre 2022


Apostolo

Galati 2, 16-20

Fratelli.... sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge, ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.  Ma se nel cercare di essere giustificati in Cristo, siamo anche noi trovati peccatori, vuol dire che Cristo è un servitore del peccato? No di certo!  Infatti, se riedifico quello che ho demolito, mi dimostro trasgressore.  Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio.  Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.


Vangelo 

Lc 8,41-56

 

In quel tempo venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della  Sinagoga Gettatosi ai piedi di Gesù, lo supplicava di andare a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire. Mentre Gesù si recava in quel luogo, la folla lo premeva da ogni parte. E una donna, che soffriva di continue perdite di sangue da dodici anni e che aveva speso l’intero suo patrimonio con i medici, senza che nessuno fosse riuscito a guarirla, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello: subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: Chi mi ha toccato? Tutti negavano.Pietro e quelli che erano con lui dissero: Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia, e dici: “Chi mi ha toccato”? Ma Gesù disse:  Qualcuno mi ha toccato: so che una forza è uscita da me. Allora la donna, rendendosi conto che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando, si gettò ai suoi piedi e dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l’aveva toccato e come era stata subito guarita. Egli le disse: Figlia, la tua fede ti hasalvata. Va’ in pace. Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga a dire: Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro. Ma Gesù, avendo udito, rispose: Non temere; soltanto abbi fede e sarà salvata. Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e si battevano il petto per lei. Ma egli disse: Non piangete: non è morta, ma dorme. Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta. Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, alzati! Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. E ordinò di darle da mangiare. I genitori rimasero sbalorditi, ma egli comandò loro di non raccontare a nessuno dell’accaduto

sabato 29 ottobre 2022

Domenica VI DI LUCA -30/10/2022- SANTI ZENOBIO E ZENOBIA, SAN CLEOPA

DOMENICA VI DI LUCA

Santi Zenobio e Zenobia

San Cleopa  


LETTURA DELLA DOMENICA
30/10/2022

Apostolo
2 Corinzi 11,31 - 12,9

Fratelli.... Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco.  A Damasco, il governatore del re Areta montava la guardia alla città dei Damasceni per catturarmi,  ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e così sfuggii dalle sue mani. 
 Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore.  Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo.  E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare.  Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle mie debolezze.  Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché direi solo la verità; ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me.
Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me.  Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.

VANGELO
Luca 16,19-31

C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.  Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe,  bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.  Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.  Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.  Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.  Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.  E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,  perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.  Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.  E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.  Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».

sabato 22 ottobre 2022

DOMENICA V DI LUCA -23/10/2022 - San Giacomo fratello di Dio e Sant'Ignazio di Costantinopoli

                                         DOMENICA V DI LUCA

San Giacomo fratello di Dio


San Ignazio di Costantinopoli


LETTURA DELLA DOMENICA
23 OTTOBRE 2022

APOSTOLO

Galati 1, 11-19

Fratelli .... vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo;  infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.  Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque  di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo,  senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni;  degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.


VANGELO
Luca 8,26-39

 Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea.  Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».  Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti.  Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui.  E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise.  I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò.  Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento.  Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro.  L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo:  «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.

sabato 15 ottobre 2022

Domenica IV di Luca - 16 Ottobre 2022 - Santi Padri del VII Concilio Ecumenico (Nicea, 787)

Domenica IV di Luca


      

                  Santi Padri del VII Concilio 

                   Ecumenico (Nicea, 787) 


                  Lettura della Domenica

                         16 ottobre 2022

 
Apostolo
 
Tt 3, 8-15
 

Diletto figlio Tito, questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu sia fermo su tali cose, affinché quelli che credono in Dio si sforzino di eccellere nelle opere buone. Ciò è bello e utile agli uomini. Evita invece sciocche controversie, le genealogie, le dispute e le polemiche intorno alla Legge, perché sono inutili e vane. Dopo un primo e un secondo ammonimento evita l’uomo fazioso: sai bene che tali persone sono fuori strada e continueranno a peccare, condannandosi da sé. Quando ti avrò mandato Artema o Tìchico, affrèttati a raggiungermi a Nicopoli, perché ho deciso di passare lì l’inverno. Provvedi con cura  a Zena, il giurista, e ad Apollo, perché non manchi loro nulla. Imparino così anche inostri a distinguersi nel fare il bene per le necessità urgenti, affinché non rimangano infruttuosi. Ti salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede. La grazia sia con tutti voi! Amin.

 
Vangelo
(Lc 8, 5-15)
 

Il Signore ha detto questa parabola: "Uscì il seminatore a seminare i suoi semi. Mentre seminava, uno cadde lungo la  strada, fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Un altro cadde sulla roccia, germogliò e si seccò perché non aveva umidità. Un altro cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti  insieme ad esso, lo soffocarono. Un altro cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto". E detto questo,  esclamò: "Chi ha orecchi per intendere, intenda!" Allora i suoi discepoli gli domandarono il significato di questa parabola. Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio; agli altri parlo in parabole affinché guardando non vedano e ascoltando non comprendano Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. Quelli caduti lungo la strada sono quelli che hanno ascoltato, ma poi viene il diavolo e toglie la parola dal loro cuore perché, non avendo creduto, non siano salvati. Quelli caduti sulla roccia sono quelli che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola ma non hanno radici: credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto tra i rovi, sono quelli che hanno ascoltato, ma strada facendo si lasciano sopraffare da preoccupazioni, ricchezze, e dai piaceri della vita, e così non giungono a maturazione. Quello caduto sulla terra buona, sono quelli che, dopo aver ascoltato la parola con cuore nobile e buono, la custodiscono e producono frutto con la perseveranza".

 
 

sabato 8 ottobre 2022

Domenica III di Luca - 9/10/2022 - San Giacomo di Alfeo apostolo

DOMENICA III DI LUCA



San Giacomo di Alfeo Apostolo

Lettura della Domenica
9 Ottobre 2022


Apostolo

2Corinzi 6,16-7,1

Fratelli ..... quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto:

Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.
Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro.
E io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente.  

In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.

Vangelo
Lc 7, 11-16

 In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Naìn e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla sepoltura un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova, e molta gente della città era con lei. Appena il Signore la vide, si commosse per lei e le disse: “Non piangere!” Si avvicinò, toccò la bara e i portatori si fermarono. Egli disse: “Ragazzo, dico a te: alzati!” Il morto si mise seduto e cominciò a parlare, ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto in mezzo noi” e “Dio ha visitato il suo popolo!” 

sabato 1 ottobre 2022

II DOMENICA DI LUCA - 2 OTTOBRE 2022 - SAN CIPRIANO E GIUSTINA MARTIRI

                           II DOMENICA DI LUCA



SAN CIPRIANO E GIUSTINA MARTIRI



LETTURA DELLA DOMENICA

 02/10/2022


APOSTOLO

2 Corinzi 6, 1-10

Fratelli ....  E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.  Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
 Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero;  ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce,  nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni;  con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero;  con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;  nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri;  sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte;  afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!


VANGELO

Luca 6, 31-36

 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.  Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.  E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.  E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.  Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.

sabato 24 settembre 2022

Domenica I di Luca -25/09/2022 - Eufrosina beata e San Pafnuzio suo padre

                                         Domenica I di Luca


 Eufrosina beata

 e San Pafnuzio suo padre


 

Lettura della Domenica

25 settembre 2022

 

Apostolo

2 Corinzi 4, 6-15

 Fratelli ..... E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.  Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;  perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,  portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.  Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,  convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.  Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio

 

Vangelo

Lc 5, 1 -11

 

In quel tempo Gesù stava presso il lago di Genèsaret e vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì su una barca, che era di Simone, e lo pregò di allontanarsi un po' da terra. Si sedette e ammaestrava le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato per l'intera notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una gran quantità di pesci, e le loro reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono entrambe le barche, a tal punto che esse quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù dicendo: "Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore!" Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme a lui, per la pesca che avevano fatto. Lo stesso capitò anche a Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: "Non temere: d’ora in poi sarai pescatore di uomini". E tirate le barche a terra, abbandonarono tutto e lo seguirono.

sabato 17 settembre 2022

Domenica dopo l’Esaltazione della Santa Croce -18/09/2022 - Sant'Eumenio taumaturgo, vescovo di Gortino e Sant'Arianna

                             Domenica dopo l’Esaltazione 

                         della Santa Croce 



Sant'Eumenio taumaturgo,

vescovo di Gortino



Sant'Arianna

Lettura della Domenica

18 settembre 2022


Apostolo

Gal 2, 16-20

 Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma solo in forza della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo, per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge, poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno. Se poi, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati peccatori anche noi, Cristo sarebbe ministro del peccato? No davvero! Se infatti io riedifico ciò che ho demolito, mi dimostro trasgressore. Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso insieme con Cristo, e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. La vita che ora io vivo nella carne, la vivo nella fede, quella nel Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me. 


Vangelo

Mc 8, 34- 9, 1

 In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti, che cosa giova all'uomo se guadagna il mondo intero e perde la propria anima? Che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non subiranno la morte senza aver visto il regno di Dio venire con potenza".

sabato 10 settembre 2022

DOMENICA PRIMA DELL' ESALTAZIONE DELLA CROCE - 11 SETTEMBRE 2022 - SANTA TEODORA DI ALESSANDRIA

                                   DOMENICA PRIMA 

                   DELL' ESALTAZIONE  DELLA CROCE





SANTA TEODORA DI ALESSANDRIA



LETTURA DELLA DOMENICA

11 SETTEMBRE 2022


APOSTOLO

GAL 3, 13-17

Fratelli...Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno,  perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
 Fratelli, ecco, vi faccio un esempio comune: un testamento legittimo, pur essendo solo un atto umano, nessuno lo dichiara nullo o vi aggiunge qualche cosa.  Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furon fatte le promesse. Non dice la Scrittura: «e ai tuoi discendenti», come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo. 17 Ora io dico: un testamento stabilito in precedenza da Dio stesso, non può dichiararlo nullo una legge che è venuta quattrocentotrenta anni dopo, annullando così la promessa.  

                               VANGELO
                          GIOVANNI 3,13-17

 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.  E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,  perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.