sabato 25 settembre 2021

I DOMENICA DI LUCA - 26/09/2021 - TRANSITO DI GIOVANNI TEOLOGO E SAN NILO ROSSANO

 I DOMENICA DI LUCA

TRANSITO DI GIOVANNI TEOLOGO

SAN NILO ROSSANO BEATO


Lettura della domenica

26 Settembre 2021


Apostolo 

1Giovanni 4,12-19

Fratelli.... Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi.  Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito.  E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.  Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo.  Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.
 Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.

Vangelo

Giovanni 19, 25-27  -  21, 24-25 

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.  Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».  Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

sabato 18 settembre 2021

DOMENICA DOPO L ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - 19 SETTEBRE 2021 - SS. TROFIMO, SABBAZIO E DORIMONTE MARTIRI

 DOMENICA DOPO L ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE


SS. TROFIMO, SABBAZIO E DORIMONTE MARTIRI


LETTURA DELLA DOMENICA

19 SETTEMBRE 2021



APOSTOLO

Galati 2, 16-20

Fratelli... sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».
 Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore.  In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.  Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me

VANGELO

Marco 8,34-9,1

 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.  Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?  E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?  Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

sabato 11 settembre 2021

DOMENICA PRIMA DELL' ESALTAZIONE - 12/09/2021 - SAN AUTONOMO E SAN GIULIANO PRESBITERO

 DOMENICA PRIMA DELL' ESALTAZIONE



SAN AUTONOMO

SAN GIULIANO PRESBITERO


LETTURA DELLA DOMENICA

12 SETTEMBRE 2021


APOSTOLO

GAL 6, 11-18

Fratelli.. guardate con che grossi caratteri vi ho scritto di mia propria mano! Tutti coloro che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo.  Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne.  Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo.  Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura.  Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull'Israele di Dio.
 Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio di Gesù.
 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

VANGELO

Giovanni 3,13-17

 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.  E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,  perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.



sabato 4 settembre 2021

DOMENICA XI di MATTEO - 5 SETTEMBRE 2021 - SAN ZACCARIA PROFETA E SANTA ELISABETTA GENITORI DEL PRECURSORE

DOMENICA XI di MATTEO 

 Ζαχαρίας και Ελισάβετ - Βιογραφία - Σαν Σήμερα .gr

SAN ZACCARIA PROFETA  E SANTA ELISABETTA GENITORI DEL PRECURSORE 

 Προφήτης Ζαχαρίας και η σύζυγος του Ελισάβετ: Τι γιορτάζουμε στις 5  Σεπτεμβρίου - ΕΚΚΛΗΣΙΑ ONLINE

LETTURA DELLA DOMENICA 

APOSTOLO

 I CORINZI 9, 2-12

 Fratelli …..se per altri non sono apostolo, lo sono almeno per voi; perché il sigillo del mio apostolato siete voi, nel Signore. Questa è la mia difesa di fronte a quelli che mi sottopongono a inchiesta. Non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? Non abbiamo il diritto di condurre con noi una moglie, sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? Chi mai fa il soldato a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pascola un gregge e non si ciba del latte del gregge? Dico forse queste cose da un punto di vista umano? Non le dice anche la legge? 9 Difatti, nella legge di Mosè è scritto: «Non mettere la museruola al bue che trebbia il grano». Forse che Dio si dà pensiero dei buoi? O non dice così proprio per noi? Certo, per noi fu scritto così; perché chi ara deve arare con speranza e chi trebbia il grano deve trebbiarlo con la speranza di averne la sua parte. Se abbiamo seminato per voi i beni spirituali, è forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali? Se altri hanno questo diritto su di voi, non lo abbiamo noi molto di più? Ma non abbiamo fatto uso di questo diritto; anzi sopportiamo ogni cosa, per non creare alcun ostacolo al vangelo di Cristo. 

VANGELO 

MATTEO 18, 23-35 

Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello».