sabato 26 ottobre 2024

DOMENICA VI DI LUCA - 27/10/2024 - SAN DEMETRIO di Tessalonica, San Nestore e Santa Procla


 DOMENICA VI DI LUCA


         SAN DEMETRIO di Tessalonica

SAN NESTORE



SANTA PROCLA


LETTURA DELLA DOMENICA

27 OTTOBRE 2024


APOSTOLO

2Corinzi 9,6-11

Fratelli.... tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene,  come sta scritto:
ha largheggiato, ha dato ai poveri;
la sua giustizia dura in eterno.
 Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia.  Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro.

VANGELO

Luca 8:41-56

 Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua,  perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.  Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire,  gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò.  Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia».  Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me».  Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita.  Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!».
 Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro».  Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla.  Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme».  Essi lo deridevano, sapendo che era morta,  ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!».  Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare.  I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto


sabato 19 ottobre 2024

DOMENICA V DI LUCA - 20/10/2024 - SAN ARTEMIO MEGALOMARTIRE, SAN GERASIMO di CEFALONIA

                                      

                    DOMENICA V DI LUCA


SAN ARTEMIO MEGALOMARTIRE


SAN GERASIMO DI CEFALONIA

LETTURA DELLA DOMENICA
20 OTTOBRE 2024

Apostolo
Gal. 5, 22-26

 Fratelli..... il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;  contro queste cose non c'è legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.  Se viviamo dello Spirito, camminiamo altresì guidati dallo Spirito. Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Vangelo
Lc 8, 27-39

 Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri.  Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».  Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti.  Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui.  E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.
 Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise.  I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò.  Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi.  La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento.  Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito.  Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro.  L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo:  «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.

venerdì 4 ottobre 2024

II DOMENICA DI LUCA - SAN TOMMASO APOSTOLO


III DOMENICA  DI LUCA



San Tommaso Apostolo

Lettura della Domenica
6 Ottobre 2024


Apostolo

2 Corinzi 4, 6-15

Fratelli ...  Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.  Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;  perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,  portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.  Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.  Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,  convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.  Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.

Vangelo
Lc 7, 11-16

 In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Naìn e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla sepoltura un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova, e molta gente della città era con lei. Appena il Signore la vide, si commosse per lei e le disse: “Non piangere!” Si avvicinò, toccò la bara e i portatori si fermarono. Egli disse: “Ragazzo, dico a te: alzati!” Il morto si mise seduto e cominciò a parlare, ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto in mezzo noi” e “Dio ha visitato il suo popolo!”