venerdì 1 giugno 2012

DOMENICA DELLA PENTECOSTE










Fratelli ..... mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.  Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano.  Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro;  ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
 Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo.  Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.  Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei?  E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?  Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia,  della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma,  Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio».



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VANGELO



 Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva  chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno».  Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
 All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!».  Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea?  Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?».  E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.
 Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso.  Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?».  Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!».  Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati ingannare anche voi?  Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei?  Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».  Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù:  «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?».  Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea».
Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

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