sabato 13 ottobre 2012

DEL IV CONCILIO ECUMENICO

DEL IV CONCILIO ECUMENICO
 
 
SANTI NAZARIO, GERVASO, PROTASIO E CELSO mm. di Milano
 
 
LETTURA DELLA DOMENICA
 
14/10/2012
 
 
 
APOSTOLO

Tito 3, 8-15

Fratelli...... certa è quest'affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose, perché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di dedicarsi a opere buone. Queste cose sono buone e utili agli uomini.  Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, evitale, perché sono inutili e vane. Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo;  sapendo che un tal uomo è traviato e pecca, condannandosi da sé.
 Quando ti avrò mandato Artemas o Tichico, fa' il possibile per venire da me a Nicopoli, perché ho deciso di passarci l'inverno.  Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista, e di Apollo, perché non manchi loro niente.  Imparino anche i nostri a dedicarsi a opere buone per provvedere alle necessità, affinché non stiano senza portar frutto.
  Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano nella fede.
La grazia sia con tutti voi!


 
 
VANGELO

Luca 8, 5-15

 «Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono.  Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità.  Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono.  Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!» I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola.  Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano.
  Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio.  Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati.  Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro.  Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità.  E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza

 


 

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