sabato 11 aprile 2015

Pasqua 2015 Messaggio di Sua Em.nza il Metropolita


Pasqua 2015

Messaggio di Sua Em.nza il Metropolita

MESSAGGIO DI SUA EMINENZA REVERENDISSIMA IL

METROPOLITA D’ITALIA E MALTA GENNADIOS
IN OCCASIONE DELLA SANTA PASQUA 2015



+ GENNADIOS
PER GRAZIA DI DIO
METROPOLITA D’ ITALIA E MALTA
ED ESARCA PER L’EUROPA MERIDIONALE
A TUTTO IL SACRO CLERO ED AL PLEROMA FEDELE
DELLA NOSTRA SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA

Dilettissimo e amatissimo Popolo di Dio,
I giorni della creazione del mondo, i giorni del Provvidenziale Piano dell’Incarnazione, il giorno di Betlemme, il giorno del Battesimo nel Giordano, i giorni del Tabor e del Golgota sono stati creati da parte del Signore per la nostra salvezza.
Tuttavia, tutto ciò non avrebbe “Nessun” significato e importanza, come anche influenza, capacità persuasiva, prestigio e diffusione, se non seguisse il giorno della Resurrezione, la “Solennità delle Solennità”. Ecco, quindi, la pietra di copertura Apostolica: (I Cor. 15,14). Ma è certo e a tutti noto che Cristo “è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione“(Rom. 4, 25). Occorre, inoltre, ricordare che pegno della nostra giustificazione e redenzione è la Resurrezione del Signore per mezzo del Suo sacrificio.
Nel corso di questo periodo festivo pasquale, Eletti Figli della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico, la nostra Madre Chiesa Ortodossa festeggerà il Santo Megalomartire Giorgio il Tropeoforo, Patrono e Protettore della stessa Arcidiocesi e della Storica Comunità dei Greci Ortodossi di Venezia. Durante questo Primaverile santissimo “giorno della Resurrezione, rallegriamoci, popoli”, come canta l’Innografo della Santa Pasqua, San Giovanni Damasceno, “gioiamo ed esultiamo in esso”.
Il Santo Megalomartire Giorgio il Tropeforo, che commemoriamo “come difensore dei fedeli nei pericoli” e “con la corazza della fede, con lo scudo della grazia e con la lancia della Croce“ (Grande Vespro) ha gareggiato con la fede e lo spirito della Resurrezione. Fedele sino alla morte, ricevette la corona eterna e indistruttibile della santità immortale e della vita celeste.
La luminosa e ricca memoria del Santo Megalomartire Giorgio il Tropeoforo, la quale ha brillato con gloria e grazia, offre splendidi e indelebili Messaggi perenni, come la fede, l’amore, la speranza, l’unità, la dedizione e il sacrificio. Sono i fiori vivificanti e sempre freschi, bellissimi e incomparabili per la forza dell’aroma e della delizia e costituiscono un Mazzo di fiori, non casuale, che non è in vendita, non ha prezzo, è inestimabile e motivo di salvezza. Sono fiori, che emanano un eterno Myron, sono un tesoro divino, unto con la benedizione e la forza di Dio, guidano l’uomo verso la felicità e la divina eternità della salvezza dell’uomo e della benevolenza di Dio sulla terra.
Diletti figli nel Signore della nostra Arcidiocesi Ortodossa, malgrado che l’odierna crisi, che, in sostanza, è un duro e spietato nemico dell’umanità, contrario al suo progresso e sviluppo, e che, senza misericordia, col momentaneo e miserabile avanzamento della mondanizzazione e dell’indifferenza nei confronti del prossimo, uccide ingiustamente e illegalmente, noi tutti, Clero e Popolo di Dio, col divino soffio del Myron e la forza invincibile dei Fiori della Grazia, dei Messaggi eterni, che ci dona il Santo Patrono e Protettore della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico, e della Storica Comunità dei Greci Ortodossi di Venezia, che tra pochi giorni festeggeremo, e con i quali possiamo compiere «le cose impossibili agli uomini, ma possibili a Dio», come a gran voce esclama l’Evangelista, per liberarci da questa terribile crisi e percorrere vittoriosamente e con forza la strada della libertà, la strada della luce, la strada della verità, che in pratica è “Sola e Unica”. E’ la strada di Gesù Cristo, che guida alla Resurrezione, guida al Regno di Dio, alla Vita Eterna, per cui è stato creato l’uomo, a motivo del quale è nato, è stato crocifisso, è stato sepolto ed è risorto il nostro Salvatore Gesù Cristo.
In conclusione di questo Solenne Messaggio Pasquale, cantiamo insieme a San Giovanni Crisostomo, Arcivescovo di Costantinopoli, con una sola bocca e un solo cuore: ”Tutti assaporate il banchetto della fede, tutti assaporate la ricchezza della bontà… Cristo, infatti, risorto dai morti, è divenuto primizia di quanti erano morti”.

Cristo è risorto!
E’ veramente risorto!


Il Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta

                                                                       

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