domenica 1 maggio 2016

Pasqua 2016 data: 01-05-2016 - Messaggio di Sua Em.nza il Metropolita MESSAGGIO DI SUA EMINENZA REVERENDISSIMA IL METROPOLITA D’ITALIA E MALTA GENNADIOS IN OCCASIONE DELLA SANTA PASQUA 2016


Pasqua 2016

data: 01-05-2016 - Messaggio di Sua Em.nza il Metropolita

MESSAGGIO DI SUA EMINENZA REVERENDISSIMA
IL METROPOLITA D’ITALIA E MALTA GENNADIOS
IN OCCASIONE DELLA SANTA PASQUA 2016






+ GENNADIOS
PER MISERICORDIA DI DIO
METROPOLITA D’ITALIA E MALTA
ED ESARCA PER L’EUROPA MERIDIONALE
A TUTTO IL CLERO E AL DEVOTO POPOLO
DELLA NOSTRA SACRA ARCIDIOCESI

Dilettissimi e amatissimi fratelli nel nome del nostro Dio Risorto,

                  Ricordiamo le parole meravigliose e di festa pronunciate dal salmista e riprese con spiritualità ed esultanza dall’Innografo San Giovanni Damasceno, il quale canta: “Questo è il giorno che il Signore ha creato, rallegriamoci ed esultiamo in esso”.
         Sappiamo molto bene che, secondo Mosè, tutti i giorni della Creazione di Dio portarono sul proscenio della vita tutta la materia: furono giorni importanti e gloriosi. E’ un fatto indubitabile che il giorno santissimo e storico della Nascita in Betlemme da parte di nostro Signore Gesù e ad essa seguì “un pianto e un grande lamento”, a motivo della strage degli innocenti ordinata da Erode. Gloria a Dio, anche la prosecuzione dell’atmosfera celeste della Natività, che fu modificata in una situazione di assassinio, disumana e anomala, la spietata spada di Erode non tocca il cuore materno della Santissima Madre di Dio, poiché essa è avvertita profeticamente da San Simeone (Lc 2, 35).  Naturalmente la Passione del suo Figlio Unigenito riempirà il suo dolcissimo cuore, come anche lo rallegrerà e lo riempirà di esultanza ineffabile l’insuperabile e gioioso evento della sua Resurrezione. “Ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia”(Gv 16, 22).
E’ una chiara verità che con “questo giorno, che il Signore ha creato”, abbiamo la“Nuova Creazione”, che ha portato la salvezza degli uomini e la nostra fraterna parentela in Cristo, la nostra divina adozione nel nostro cammino per la realizzazione della Volontà di Dio. Con la luce della Resurrezione sono stati illuminati i Santi della Chiesa, i Beati e i Giusti, come il Santo Megalomartire Giorgio il Tropeoforo e Taumaturgo, che festeggiamo durante il gioioso periodo della Santa Pasqua, come esempio di fede, di testimone e di sacrificio. Col passare del tempo, tutta la materia sarà cancellata perché le succeda una “Nuova Creazione”. Lasciamo parlare l’Apostolo Pietro nelle sue lettere: “Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt 3, 14-15) “perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito” (1 Pt 3, 18), “Soprattutto conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una moltitudine di peccati” (1 Pt 4, 7), “Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo tempo” (1 Pt 1, 3-5).
Per mezzo della Grazia di Cristo Risorto, come “Nuovi uomini” creeremo una  “Nuova Creazione”. Immersi nel Mistero del Piano Divino del nostro Salvatore Gesù Cristo, ammiriamo ugualmente anche questi giorni, come quelli in Betlemme, nel Fiume Giordano, sul Tabor, creati per la nostra salvezza. Nonostante il significato sacro e l’importanza mistagogica, tutti questi splendidi momenti della nostra pura Fede, che hanno una strettissima relazione spirituale, teologica ed ecclesiastica con la nostra fede, tutti questi magnifici eventi divini non avrebbero il dovuto onore e sacralità, sarebbero, dunque, vani, se non seguisse la gloriosa Resurrezione di Cristo. Aggiungiamo inoltre anche ciò: “Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede”. (1 Cor 15, 14) Non dimentichiamo, amati Fratelli in Cristo, che per noi che “crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.”(Rm 4, 24-25).
Con la Resurrezione del Salvatore Gesù Cristo, da un lato è stata ristabilita l’immortalità dell’uomo: “Cristo è risorto dai morti, è divenuto primizia di coloro che erano morti” (1 Cor 15, 20), “dall’altro è stata assicurata la vita eterna: La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov'è, omortelatuavittoriaDov'è, o morte, il tuo pungiglione?” (1 Cor 15, 54-55) La vita di tutti coloro che “hanno collaborato con Cristo” continua ed essi “camminano in una vita nuova”, ma anche gli altri che“considerano se stessi morti al peccato, ma vivi per Dio in Cristo Gesù” (Col 3,1, Rom 6. 4, 11).  Dall’altra parte “coloro che hanno  agito male” e non si sono purificati in Cristo Risorto, attendono la “resurrezione per il giudizio”, come scrive in modo meraviglioso l’amato discepolo, apostolo ed evangelista San Giovanni il Teologo (Gv 5, 29). Perché si avverta pienamente la presenza di Cristo Risorto l’uomo fedele deve purificare il proprio cuore: “Beati i puri di cuore, poiché essi vedranno Dio”.
E’ richiesta la purezza del cuore perché l’uomo viva e riceva i beni della Resurrezione del Signore. Vita senza macchia, piena di amore e dedizione a lui, per sentirsi vicino a lui e dentro di lui, Cristo Risorto.
I fedeli puri di cuore sentono la voce della Resurrezione, i segni più sensibili della Resurrezione di Dio, hanno la Grazia, ricevono i beni della Resurrezione, l’Immortalità e la Vita Eterna. Insieme all’Altissimo cantiamo, amati fratelli con tutta l’assemblea di Pasqua: “Purifichiamo i sensi e vedremo nella luce inaccessibile della risurrezione il Cristo sfolgorante che ci dice: rallegratevi! Lo udremo chiaramente, cantando l’inno di vittoria”.

Venezia, Campo dei Greci, Santa Pasqua 2016


† Il Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta
ed Esarca per l’Europa Meridionale


Il Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta


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