sabato 24 dicembre 2016


Natale 2016


data: 25-12-2016 - Messaggio di Sua Em.nza il Metropolita

Messaggio di Sua Eminenza il Metropolita Gennadios Zervos, Arcivescovo Ortodosso d'Italia e Malta in occasione della Festa di Natale 2016




GENNADIOS
PER MISERICORDIA DI DIO METROPOLITA D’ITALIA E MALTA
ED ESARCA PER L’EUROPA MERIDIONALE
A TUTTO IL SACRO CLERO E AL PIO POPOLO
DELLA NOSTRA SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA


Dilettissimi fratelli in Cristo,

Ringraziamo e glorifichiamo la Santissima Trinità, che ci ha resi degni di giungere anche quest’anno al grande e gioioso giorno, alla “Madre delle feste”, l’Incarnazione del Figlio e Logos di Dio. Partecipando tutti gli ortodossi a questa ineffabile gioia della nostra Santissima Chiesa, che esulta di gioia, dal momento che “tutte le cose oggi sono piene di gioia, poiché Cristo è stato generato dalla Vergine”, avviciniamoci alla santissima e umilissima Grotta della piccola Betlemme, per apprendere cosa sia l’amore, e l’umiltà, per apprendere quale è la pace e la benevolenza di Dio.
Celebrando insieme tutti gli ortodossi della Sacra Arcidiocesi con compunzione e decoro, avviamoci verso il grande mistero dell’Incarnazione di Gesù Cristo, il Quale ci ha visitato dall’alto, e“rafforzati nella (Sua) Grazia”, accostiamoci all’unica speranza del mondo, a Cristo, al Salvatore dell’Umanità, il Quale ci offre il Suo amore per una nuova vita, autentica e di salvezza. Realmente, Dio Senza principio e Al di là del tempo viene nel mondo per fondare la Sua Chiesa, che non mira “a giudicare e condannare il mondo”, ma a offrire al mondo il vangelo del regno di Dio, la speranza, il Suo amore con la Sua Incarnazione.
Tale mistero soprannaturale della Nascita di Cristo è contenuto nel magnifico e melodico Kontakion di questa luminosissima Festa: “Per noi è nato un nuovo bambino, Dio che è prima dei secoli…”.
Gli inni della nostra Santissima Chiesa, degni della nostra Fede, carissimi fratelli, pieni dello Spirito Divino e pensiero sovrumano, illuminano e spiegano con cuori purissimi, come anche rivelano agli uomini, da un lato Dio Logos come bambino e il bambino come Dio. Ecco perché il bambino è un tesoro, ecco perché il bambino è verità, ecco perché il bambino è una benedizione e un dono di Dio. Secondo l’Evangelista San Matteo “Vi assicuro che se non cambiate e non diventate come bambini non entrerete nel regno di Dio“ (18, 3-4).
Questo grande e inesplicabile evento, che è coronato con l’inno angelico:“Gloria a Dio in cielo e sulla terra pace per quelli che egli ama” (Lc 2,14), fa eco alle altissime dimore del cielo, come anche a tutta la terra, che è scossa, tormentata, senza speranza e sventurata, persa e indifferente, affondata nella distruzione e nel male.
Tuttavia, la salvezza del genere umano, la Quale è amore di Dio nei confronti dell’uomo, è portata a termine affinché costui diventi “figlio e coerede del suo Regno” e, soprattutto, con altri fatti ed eventi, che chiudonole bocche degli eretici.
San Nicodemo l’Aghiorita riporta: “Se il Signore non fosse fuggito e fosse stato ucciso da Erode, sarebbe stata, comunque, ostacolata la salvezza degli uomini. Qualora, inoltre, fosse stato catturato e non fosse stato ucciso, allora gli eretici avrebbero sostenuto che non rivestiva la carne umana, ma solo in apparenza”. Dunque, nessuno può vanificare i piani di Dio e basta la famosissima parola del Capo della Chiesa: “Le porte dell’Ade non prevarranno su di essa”, poiché Cristo e la sua Chiesa sono eterni e immortali.
L’ininterrotta catena aurea dei Padri e dei Maestri della nostra pura Fede, ciò, precisamente, insegna, come anche illuminano e rivelano a tutti noi con la loro enorme opera spirituale e teologica, che in sostanza mostra questi valori e verità soprannaturali e immutabili della nostra Madre Chiesa Ortodossa.
 “Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera”, come scrive molto chiaramente l’Apostolo delle Genti Paolo nella Lettera ai Romani (12,12), la nostra Fede incrollabile ci conduca all’unica speranza del mondo, a Cristo, al Bambino, che ha salvato l’umanità e ci riempia la vita di gioia, forza, pazienza, come anche di costanza nella preghiera, che costituisce il più importante aiuto nelle situazioni difficili. Tali straordinari beni, che presuppongono l’amore e la pace, accompagnino il nostro percorso nella Chiesa Militante, in cui viviamo, ci muoviamo, agiamo, mentre ci dirigiamo verso quella Trionfante.
 “Che il Nuovo Anno 2017 sia benedetto da parte del Signore, pacifico e felice in tutto”!

Venezia, 25 Dicembre 2016
  
† Il Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta
ed Esarca per l’Europa Meridionale



Il Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta


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