sabato 24 novembre 2018

- Domenica XIII di Luca - 25 novembre 2018 - Santa Caterina megalomartire (313); San Mercurio megalomartire

 Domenica XIII di Luca 

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Santa Caterina megalomartire (313); 

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San Mercurio megalomartire 

Lettura della Domenica
25 novembre 2018


Apostolo
Gal 3,23 – 4,5

Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo verso Cristo, perché fossimo giustificati dalla fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco, non c’è schiavo né libero, non c’è uomo o donna: voi tutti siete uno, in Cristo Gesù. E se voi appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Dico ancora: per tutto il tempo in cui l’erede è bambino, non è per nulla differente da uno schiavo; è padrone di tutto, ma è soggetto a tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il Figlio suo, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. 

Vangelo 
Lc 18, 18-27

 In quel tempo un uomo, per metterlo alla prova, chiese a Gesù: "Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?" Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre". Quello allora disse: "Tutte queste cose le ho osservate fin dalla giovinezza". Udito ciò, Gesù gli disse: "Una cosa ancora ti manca: vendi tutti quel che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi". Ma quello, udite queste parole, divenne assai triste perché era molto ricco. Quando Gesù lo vide così triste, disse: "Quant'è difficile per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio! E' più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!". Quelli che ascoltavano dissero: "Ma allora chi può essere salvato?" Egli allora disse: "Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio".

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