Domenica III di Quaresima della
Venerazione della Santa Croce
San Ipazio, vescovo di Gangra ieromartire
Lettura della Domenica
31 marzo 2019-
Apostolo
Eb 4,14 - 5,6
Fratelli, avendo un sommo sacerdote grande, che ha
attraversato i cieli - Gesù, il Figlio di Dio –, rimaniamo
fermi nella fede che professiamo! Non abbiamo, infatti, un
sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre
infermità, essendo stato provato come noi in ogni cosa,
senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con
fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e
trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.
Infatti, ogni sommo sacerdote, scelto tra gli uomini, viene
costituito per il bene degli uomini nelle cose che
riguardano Dio, perché offra doni e sacrifici per i peccati.
Poiché anch’egli è soggetto a debolezza, a motivo di essa
deve – per sé e per il popolo- offrire sacrifici per i peccati.
Nessuno può attribuirsi da sé questo onore, ma lo riceve
quando sia chiamato da Dio, come Aronne. Allo stesso
modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote,
ma gliela conferì colui che gli disse: Tu sei mio Figlio, io oggi
ti ho generato. Altrove egli dice anche: Tu sei sacerdote in
eterno, secondo l’ordine di Melchisedek.
Vangelo
Mc 8,34 - 9,1
In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol
venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la
sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la
propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria
vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che
giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero
se poi perde la propria anima? Che potrebbe mai
dare un uomo in cambio della propria anima?
Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie
parole in questa generazione adultera e peccatrice,
anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui,
quando verrà nella gloria del Padre suo con gli
angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi
sono alcuni qui presenti, che non gusteranno la
morte senza aver visto il regno di Dio venire con
potenza".
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