sabato 6 luglio 2019

Domenica III di Matteo - 7 luglio 2019 - Santa Ciriaca megalomartire

 Domenica III di Matteo 
Santa Ciriaca megalomartire 

Risultati immagini per Αγία Κυριακή η Μεγαλομάρτυς



Lettura della Domenica
7 luglio 2019

Immagine correlata
Apostolo
Gal 3,23-4,5

 Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che sarebbe stata rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo verso Cristo, perché fossimo giustificati dalla fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi rivestiste di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio o femmina: voi tutti siete uno, in Cristo Gesù. Se voi siete di Cristo, allora siete seme di Abramo, eredi secondo la promessa. Ora io dico: per tutto il tempo in cui l’erede è bambino, in niente differisce da uno schiavo; è padrone di tutto, ma è soggetto a tutori e amministratori, fino al tempo stabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo schiavi degli elementi del mondo. Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio ha inviato il Figlio suo, fatto da donna, fatto sotto la Legge, per riscattare quelli che sono sotto la Legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli. 


Vangelo
Mt 6, 22-33

 Il Signore ha detto: "Lampada del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanta tenebra! Nessuno può servire due padroni: o odierà uno e amerà l'altro, o si attaccherà a uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mamonà. Perciò vi dico: non affannatevi per la vostra vita, cosa mangiare o cosa bere, e neanche per il vostro corpo, cosa indossare; la vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Voi non contate più di loro? E chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un solo cubito alla sua statura? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, quanto più voi, gente di poca fede! Non affannatevi dunque dicendo: Che mangiamo? Che beviamo? Che indossiamo? Tutte queste cose le cercano i gentili; il Padre vostro celeste infatti sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate invece prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno messe davanti".

Nessun commento:

Posta un commento