sabato 2 novembre 2019

Domenica V di Luca -3 novembre 2019- San Acepsima, San Giuseppe, San Aitala, martiri - SanLibertino di Agrigento

Domenica V di Luca

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San Acepsima,  San Giuseppe, San  Aitala, martiri 

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San Libertino di Agrigento 

Lettura della Domenica
3 novembre 2019

Apostolo
Gal 1, 11-19
 Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunciato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo la maggior parte dei coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei padri. Quando poi piacque a Dio - che mi aveva scelto fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia- di rivelare in me il Figlio suo affinché lo annunciassi ai pagani, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Pietro e rimasi presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi nessun altro se non Giacomo, il fratello del Signore. 

Vangelo
Lc 16, 19-31

 Il Signore ha detto: "C'era un uomo ricco, che indossava vesti di porpora e di lino finissimo e ogni giorno teneva splendide feste. Un povero, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, tutto coperto di piaghe, e desiderava sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco, ma anche i cani venivano a leccargli le ferite. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel grembo di Abramo. Poi morì anche il ricco, e fu sepolto; e alzando negli inferi i suoi occhi, trovandosi tra tormenti, vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: ‘Padre Abramo! Abbi pietà di me e manda Lazzaro perché immerga la punta del suo dito nell'acqua e mi rinfreschi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma!’. Ma Abramo rispose: ‘Figlio! Ricordati che in vita tu hai ricevuto i tuoi beni, e parimenti Lazzaro i suoi mali. Ma ora lui qui è consolato e tu invece sei tormentato. Per di più, tra noi e voi è stato posto un grande abisso; coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, e chi da voi vuole venire di qua, non può’. E quello replicò: ‘Ti prego, padre! Manda Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli: li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento!’. Abramo rispose: ‘Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro!’. Egli replicò: ‘No, padre Abramo! Ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si convertiranno’. Abramo rispose: ‘Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non si lascerebbero convincere neppure se qualcuno risorgesse dai morti’.

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