martedì 1 maggio 2012

IV Domenica di Pasqua: del Paralitico

    IV Domenica di Pasqua: 
    del Paralitico  


LETTURA DELLE DOMENICA
06/05/2012

APOSTOLO
Dagli ATTI 9, 32 -42

Fratelli .... avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che dimoravano a Lidda.  Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su un lettuccio ed era paralitico.  Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto». E subito si alzò.  Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
 A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità, nome che significa «Gazzella», la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine.  Proprio in quei giorni si ammalò e morì. La lavarono e la deposero in una stanza al piano superiore.  E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: «Vieni subito da noi!».  E Pietro subito andò con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro.  Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: «Tabità, alzati!». Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere.  Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva.
 La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

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Vangelo di Giovanni 5:1-15


 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.  V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici,  sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. [Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.]  Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.  Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?».  Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me».  Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina».  E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare.

Quel giorno però era un sabato.  Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: «È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio».  Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina».  Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?».  Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo.  Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio».  Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.

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