mercoledì 25 luglio 2012

SANT'ANNA, MADRE DELLA TUTTASANTA


SANT'ANNA, 

MADRE DELLA TUTTASANTA

25/07/2012









Sant' Anna, madre della Theotokos  . 

Nella Sacra Scrittura non c'è il minimo accenno alla madre della Madre di Dio; notizie invece sono fornite dall'apocrifo Protovangelo di san Giacomo, risalente al sec. II e diffusissimo in particolar modo in Oriente. Quali siano gli elementi storici in tale narrazione non è facile determinare. Stando al Protovangelo, Sant' Anna (dall'ebraico Hannah, «grazia») era figlia del sacerdote betlemita Mathan. Le due sorelle maggiori di Sant' Anna, Maria e Sove, presero marito a Betlemme, dove la prima generò Maria di Salome e la seconda generò Elisabetta, la madre del Precursore.  Sant'Anna si sposò con Gioacchino in Galilea e generò Maria, la  Madre di Dio. Elisabetta e Maria sono dunque figlie di sorelle. Dopo reiterate preghiere ebbe la gioia della maternità in età assai avanzata. La Madre di Dio fu poi a tre anni consacrata al servizio del tempio di Gerusalemme. 


Sant'Anna visse per 69 anni, e suo marito Gioacchino per ottant'anni, ma Gioacchino morì due anni prima della moglie. La Theotokos rimase orfana di entrambi i genitori dopo la sua presentazione al Tempio, all'età di dodici anni (vedi 21 novembre).

La prima manifestazione del culto in Oriente risale al tempo di Giustiniano che fece costruire in Costantinopoli una chiesa in onore di Sant'Anna (550 ca.). Poi l'imperatore Giustiniano II (685-695, 705-711) la restaurò, dal momento che Sant'Anna era apparsa a sua moglie incinta. I greci celebravano la sua festa tre volte all'anno (25 luglio, 9 settembre, 9 dicembre). In Occidente (festa al 26 luglio) il culto si manifestò più tardi; se ne trova un cenno nell'affresco di S. Maria Antiqua (sec. VII), ma solo nel tardo Medioevo la festa liturgica cominciò a manifestarsi più diffusamente (sec. X a Napoli; sec. XII in varie altre località). 
Numerosissimi sono i patronati di  Sant'Anna, la cui protezione viene particolarmente invocata dalle partorienti e dalle donne desiderose di maternità. La onorano le madri di famiglia: ricamatrici e lavandaie si astenevano, nel giorno della sua festa, dal loro lavoro (che Sant'Anna stessa aveva, secondo la leggenda, esercitato), ritenendo che non avrebbe avuto successo.
Meno chiaro il motivo per cui la madre della Madre di Dio fu scelta a protettrice da numerose categorie di lavoratori come gli orefici, i falegnami, gli ebanisti, i minatori. Il patronato su questi ultimi, dai quali era particolarmente venerata in Germania ai tempi di Lutero (molti centri minerari si chiamano Annberg) sorse forse (così, almeno, si è voluto spiegarlo) in quanto i minatori portavano in luce le ricchezze nascoste nel seno della terra, come Sant'Anna diede al mondo il suo tesoro più prezioso,  la Madre di Dio.

Sant'Anna era ed è invocata per ottenere una buona morte, perché, sempre secondo la tradizione, la sua sarebbe stata addolcita dalla presenza del Bambino Gesù, che le risparmiò gli spasimi della agonia.
Nell'Europa settentrionale, dove il culto di Sant'Anna raggiunse, nei secc. XIV e XV, la massima diffusione, fu molto usata l'acqua di sant'Anna per curare le febbri e gli ossessi. A lei era consacrato il martedì, giorno in cui, secondo la tradizione, sarebbe nata e morta.


Sant'Anna è invocata per il concepimento dei bambini e per l'aiuto nei parti difficili.

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